Nel 1944 le esigenze dei giovani studenti portarono alla fondazione del bollettino “Granum Sinapis” come palestra del liceo filosofico e in seguito anche dell’istituto di teologia. Il 10 gennaio la fraternità di S. Matteo, riunita nella stanza del p. Guardiano, p. Tarcisio Castriotta di Manfredonia, discusse e approvò la “fondazione del bollettino Granum Sinapis”. Il primo numero della nuova rivista uscì il 18 febbraio 1944. Che si fosse ancora in piena crisi e che le risorse fossero ridotte al lumicino non sembrava a quei coraggiosi giovanotti motivo valido per non tentare l’impresa. Si tirarono fuori tutte le potenzialità della loro fervida fantasia, insieme a tutto ciò che si potesse ricavare dall’esercizio del verbo arrangiarsi.
Per la stampa si usava una monumentale Remington con la quale si moltiplicavano con carta carbone le singole copie da inviare ai corrispondenti. I disegni erano appannaggio di fra Paolo Manocchio, tutti fatti rigorosamente a mano, copia per copia. I soldi per compiere l’impresa furono riscossi dal Banco della Provvidenza che non lascia mai solo chi confida in lei.
In seguito la “Redazione” si aprì a una tecnologia che dati i tempi appariva all’avanguardia: un ciclostile a spirito. Sul rullo si montava la matrice costituita da un foglio di carta patinata su cui gli articoli erano battuti con la mitica Remington.
Poi si scoprì il modo di moltiplicare con lo stesso trabiccolo a spirito anche i disegni.
Il 1 novembre 1944 la Redazione del bollettino “Granum Sinapis” ebbe una sede tutta sua benedetta dal p. Guardiano p. Tarcisio Castriotta alla presenza dei frati e degli studenti.
L’entusiasmo era alle stelle, soprattutto quando dagli altri Studentati Francescani arrivavano le lettere di ringraziamento insieme ai bollettini editi dagli altri giovani frati studenti che avevano avuto la stessa pensata. Nei primi anni la rivista era inviata ai soli studentati italiani. In seguito, passata la guerra, fu mandataanche ai giovani frati studenti delle nazioni europee e perfino in America e in Giappone. Da ogni parte del mondo arrivavano bollettini francescani nelle più diverse e strane lingue: tutti conservati nell’attuale biblioteca. L’iniziativa fu molto apprezzata dai superiori, locali e generali. Nel 1951 la redazione fu incaricata di stampare la seconda edizione del Necrologio della Provincia francescana. Per questo lavoro la redazione di Granum Sinapis venne allo scoperto sotto la pomposa denominazione di “Poligrafia francescana di S. Matteo”. La rivista durò con alterne vicende fino al 1973.
Costituzione del Circolo Missionario intitolato al Beato Giovanni da Montecorvino, primo missionario in Cina e vescovo di Kambalec, attuale Pechino. Fu pubblicato anche l’Inno del circolo composto da p. Settimio Zimarino su testi di fra Roberto Calzone. Il circolo ebbe anche il suo Statuto del Circolo Missionario, Studio Teologico, Biccari, 1949. I soci si riunivano ogni mese. Cantato l’inno, il presidente faceva una breve introduzione, seguiva la conferenza tenuta da uno dei circolini su temi riguardanti le missioni. Si leggevano le notizie della rivista
Le Missioni Francescane, si scriveva ai missionari.