I pellegrini antichi nei sistemi santuariali della Daunia: S. Michele e l’Incoronata di Foggia

Convento di San Matteo a San Marco in Lamis
Convento di San Matteo a San Marco in Lamis
Scendendo al dettaglio, tra il Gargano e il resto della Capitanata si distinguono due sistemi di santuari, ognuno con la sua storia e le sue specificità spirituali, ma fra loro fortemente coordinati e integrati.
Il primo sistema è quello di San Michele. Come si sa, alla fine del sec. V sugli alti dirupi del Gargano meridionale iniziò in occidente il culto di San Michele Arcangelo. Intorno alla grotta dell’apparizione si è sviluppata una devozione che ben presto ha scavalcato la barriera delle Alpi interessando anche le plaghe più lontane dell’Europa. Il sistema di San Michele è costituito dai santuari storici del Gargano meridionale: Santa Maria di Stignano, San Matteo, ex abbazia di San Giovanni in Lamis, Santa Maria di Pulsano, San Leonardo di Siponto, l’Incoronata
di Foggia. È rilevante il fatto che a livello strettamente religioso questi santuari non sono considerati come separati e indipendenti, ma costituenti una realtà religiosa unica che, nella distinzione dei vari momenti e nella specificità dei vari richiami storici e spirituali, esprime una progressione di tappe il cui punto culminante è la Grotta di San Michele. Gli antichi rituali di pellegrinaggio, in gran parte in uso ancora oggi, presentano l’intero percorso come unico grande pellegrinaggio diretto al Gargano inteso come unico grande santuario.
L’altro sistema santuariale è quello dell’Incoronata di Foggia, centro degli antichissimi percorsi della transumanza. I pastori, poi, di ritorno ai paesi di origine, portavano il ricordo della Madonna Nera apparsa sull’albero al conte di Ariano e all’umile Strazzacappa l’ultimo sabato di aprile del 1001. Molti tratturi sono costellati di cappelle dedicate alla Madonna Incoronata come quella di Ascoli Satriano, Torremaggiore; altre cappelle furono costruite al termine dei vari tracciati come nel caso di Pescasseroli, L’Aquila, Minervino Murge, Bisceglie e altri luoghi.
Questi due complessi di santuari sono fortemente correlati fra loro pur conservando ognuno la propria specifica spiritualità. I percorsi che hanno come centro la Grotta di San Michele sono caratterizzati da una forte intenzione penitenziale, mentre quelli diretti all’Incoronata si presentano con una fisionomia di tipo contemplativo, dotati di espressione particolarmente gioiosa e serena.