I pellegrini antichi a piedi
sulla tomba della regina Ansa, moglie del re longobardo Desiderio. Si ricorda che la regina ha reso sicure le strade che portano a Roma e alla Grotta di San Michele sul Gargano:
Mettiti tranquillo in via, o pellegrino, che dall’estremo occidente vuoi venirtene all’eccelso tempio di Pietro e al venerato antro del Gargano.
Fino agli anni ’50 il pellegrino era ancora l’Externus peregre adveniens: il forestiero, l’estraneo che arriva a piedi camminando per agros per la campagna. La maggior parte dei pellegrini, infatti, arrivava a piedi camminando per strade e sentieri impervi, si riposava quando e dove poteva. L’espressione ha la sua origine nell’antichità latina classica e delineava lo stato anagrafico e la psicologia dell’Externus, l’estraneo, il cui punto geografico da cui comincia il viaggio è la città, il luogo
sicuro e conosciuto dove con i suoi concittadini ha sempre organizzato la vita scandendola rigidamente in ore e minuti. Il luogo dove il tragitto si compie è la campagna con i suoi colori e la sua fantasia; luogo sconfinato e senza mura, dove i passi seguono i ritmi delle stagioni e il giro eterno del sole.
La categoria sociale del pellegrino è l’estraneità. Una volta raggiunta la meta, lontano dai suoi, dipende per tutte le sue necessità dagli abitanti del luogo di cui non è ancora domestico. La sua esistenza dipende dal loro buon cuore. Lontano dalla sua casa, il pellegrino ha solo Dio per padre.
Perciò nel medioevo sulla strada nacque un notevole numero di strutture a servizio dei pellegrini. Punti di soste, ospedali, cappelle costellano in modo uniforme il percorso. Alcuni di questi punti col tempo sono diventati strutture ecclesiastiche importanti come San Giovanni in Lamis, Stignano. Altri hanno dato impulso ad agglomerati, come San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo. In qualche caso il servizio ai pellegrini è stato sviluppato in strutture appositamente progettate e gestite da famiglie religiose dotate di una specifica spiritualità. È il caso di San Leonardo di Siponto fondato nel sec. XII dai Canonici Regolari di Sant’Agostino, specialisti nell’accoglienza e assistenza dei pellegrini avendo creato adeguate strutture in tutta Europa. Anche oggi gestiscono ospizi importanti come quello del Gran San Bernardo e del Sempione. Nel sec. XII gestivano la maggior parte dei santuari cristiani di Terra Santa.