La biblioteca di S. Matteo e il giubileo del 2000. Collaborazione con l’amministrazione provinciale e con la diocesi di Foggia

Convento di San Matteo-Foto del 2013
Convento di San Matteo-Foto del 2013
Il 18 febbraio 1997 segnò l’inizio del coinvolgimento della Biblioteca di S. Matteo nella preparazione del Giubileo. Convocati dall’arcivescovo dei Foggia, i vescovi della Capitanata, i rettori dei santuari, i sindaci in cui operano i maggiori santuari discutevano sul prossimo Giubileo proponendo vari progetti. Il rappresentante della regione Puglia gelò i presenti dicendo che la Capitanata e il Gargano non erano presenti nella bozza di progetto di legge sui finanziamenti giubilari per le regioni fuori del Lazio essendo stati considerati S. Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, ma solo come punti isolati. Niente, quindi, che riguardi altre zone del Gargano e della Capitanata. Quando uno dei presenti nominò la famosa Via Sacra Langobardorum, il rappresentante della Regione Puglia rispose che anch’essa era fuori per il semplice motivo che nessuno degli estensori della Bozza e dei loro consiglieri la conosceva. L’assemblea si sciolse sconsolata per non aver combinato nulla. P. Mario era presente alla discussione, ma solo per aver accompagnato il padre Mariano, rettore del santuario di S. Matteo.
La sera tardi p. Mario ricevette una telefonata dal dott. Antonio Lapollo, assessore al turismo della provincia di Foggia, e dal prof. Identi incaricato dell’ufficio pellegrinaggi dell’archidiocesi, che lo incaricò di compilare una scheda storica sulla cosiddetta Via Sacra dei Longobardi da esibire al ministero competente.
P. Mario riunì il gruppo di studio della biblioteca e, dopo alcuni giorni, la scheda fu pronta. Si parlava soprattutto dell’antichità del santuario di S. Michele, dei pellegrini e delle vie che hanno utilizzato lungo i secoli, degli ospizi, delle opere d’arte da essi lasciate. Una scheda semplice dal linguaggio immediato e completo.
Fatto sta che l’assessore Lapollo con questa scheda riuscì a convincere gli addetti del ministero e i componenti della commissione incaricata. Dopo qualche giorno dal Salento arrivò a p. Mario una telefonata di richiesta di analoga scheda per quelle terre. Ma p. Mario declinò non avendo sufficiente conoscenza di quelle problematiche.
La scheda sui percorsi dei pellegrini al Gargano fu acquisita nella bozza di programma del governo. Gli amici dell’amministrazione Provinciale di Foggia e il sindaco di Monte Sant’Angelo, Giuseppe Totaro, comunicarono che i finanziamenti giubilari per le realtà extra Lazio erano disponibili anche per l’intero percorso della cosiddetta Via Sacra Langobardorum. P. Mario il 1 luglio 1997, giunto a Sepino per il capitolo provinciale, comunicò la notizia al provinciale il quale si premurò di dare disposizioni per preparare i necessari progetti riguardanti i conventi di Stignano e di S. Matteo. Il 25 marzo 1998 arrivò la notizia che i nostri due conventi erano stati inseriti, in modo esplicito, nella bozza per i finanziamenti giubilari.
Il 1998 è stato particolarmente impegnativo per le varie riunioni del comitato paritetico di Foggia e per far fronte alle richieste di sindaci e organizzazioni varie desiderose di conoscere i vari aspetti dei pellegrinaggi che potevano essere inseriti con efficacia nei loro progetti. In tutto questo lavoro l’impegno del Gruppo di Studio della biblioteca è stato essenziale.