Un’altra fonte importante per l’economia del convento fu la raccolta delle offerte per scopi particolari. Nella cronaca proposta nelle pagine precedenti si è fatto accenno ad alcune operazioni molto costose eseguite con il contributo di famiglie e singoli fedeli. Con i benefattori si sviluppò un intenso rapporto epistolare per rispondere alle loro richieste, ringraziare, comunicare le iniziative e le notizie sulla vita del santuario. A tutti nel mese di ottobre si inviava il calendario dell’anno seguente.
Altre risorse derivavano dagli accompagnamenti funebri. Spesso i frati erano chiamati a pregare in casa dei defunti prima delle esequie e partecipare al corteo funebre.
Anche i corsi di predicazione aiutavano l’economia del convento. A quei tempi la predicazione era intesa come cosa molto seria. Si predicavano le quaresime, si preparavano le feste dei santi, le Quarant’Ore ecc. Spesso i nostri predicatori venivano mandati in regioni lontanissime come la Calabria, la Sicilia, la Lombardia ecc.