Non Mollare (1925), a cura di Mimmo Franzinelli, Bollati Boringhieri 2005

10 Non Mollare
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Profili biografici dei promotori e diffusori del Non Mollare
Giovanni Becciolini (Firenze 1899-1925), studente liceale di sentimenti repubblicani, nel 1917 si arruola come volontario; promosso ufficiale, e decorato al valore militare; nel 1919-21 è in Libia col contingente d’occupazione italiano. Dopo il congedo trova lavoro a Firenze presso le Ferrovie dello Stato. Coniuga l’impegno antifascista con l’impegno nella massoneria; a causa delle sue posizioni antimonarchiche è costretto a rinunziare al grado di ufficiale dell’esercito. Nel giugno 1924, subito dopo il sequestro dell’onorevole Giacomo Matteotti, é tra i promotori del movimento Italia Libera e assume l’incarico di capozona. La sera del 3 ottobre 1924 viene catturato dagli squadristi nel corso dell’azione contro il massone Napoleone Bandinelli, culminata in una colluttazione nel corso della quale muore per un revolverata il fascista Gambacciani; Becciolini, percosso in modo selvaggio, è finito a colpi di pugnale.
Piero Calamandrei (Firenze 1889-1956), laureato in legge nel 1912 a Pisa, nel 1915 vince una cattedra all’Università di Messina. Di sentimenti repubblicani, interventista e volontario di guerra. Nel 1918 è trasferito all’ateneo di Modena, quindi a Siena e nel 1924 alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Firenze. Nel 1919 collabora con Salvemini all’Unità. Nel 1923 è tra i promotori del Circolo di Cultura, partecipa al movimento Italia Libera e nel I924 aderisce all’Unione nazionale patrocinata da Giovanni Amendola. Nello stesso anno è trasferito nell’ateneo di Firenze. Nel 1925 collabora al Non Mollare e aderisce al manifesto degli intellettuali antifascisti elaborato da Benedetto Croce. Consolidatasi la dittatura, si dedica agli studi giuridici e all’insegnamento universitario; è tra gli ispiratori del Codice di procedura civile emanato nel 1940. Nel 1943 è tra i promotori del Partito d’Azione; dopo la liberazione di Firenze assume la carica di rettore dell’Università. Fondatore del periodico Il Ponte, deputato per il Partito d’Azione alla Costituente e per i socialdemocratici nelle prime due legislature repubblicane.
Gustavo Console (Firenze 1890-1925), laureato in giurisprudenza, e titolare con gli avvocati Dino Lattes e Giuseppe Viggiani di un affermato studio legale fiorentino. Arrestato il 29 aprile 1925 insieme ai due colleghi dopo il sequestro di pacchi del Non Mollare in un locale dello studio, il 9 giugno è processato e prosciolto per insufficienza di prove. La notte tra il 3 e il 4 ottobre 1925 una squadra di camicie nere accerchia la sua abitazione, dove egli si trova con moglie e figli; Console telefona alla polizia ma il suo appello resta senza effetto e i fascisti irrompono nell’appartamento: individuato il nascondiglio del loro avversario lo uccidono a revolverate. Il suo funerale, come quello del deputato socialista Gaetano Pilati, deve svolgersi in segreto, alla sola presenza dei familiari, su disposizione delle squadre d’azio ne fasciste.
Gaetano Pilati (San Lazzaro di Savena 1881 - Firenze 1925), nato in una famiglia di contadini bolognesi, portati a termine gli studi tecnici trova lavoro a Firenze in un’impresa di edilizia popolare. Iscrittosi al Partito socialista nel 1906, e mobilitato nella grande guerra nel corso della quale subisce la mutilazione dell’avambraccio sinistro; decorato con medaglia d’argento al valor militare. Promotore dell’Associazione proletaria dei reduci di guerra, alle elezioni politiche generali dell’Ottobre 1919 è eletto alla Camera nelle liste socialiste. Consigliere comunale di Firenze, dopo la presa del potere da parte dei fascisti entra nel mirino degli squadristi, che la notte dal 3 al 4 ottobre 192 5 assaltano la sua abitazione, entrano da una finestra nella camera da letto e lo feriscono mortalmente. Il deputato si spegne pochi giorni più tardi all’Ospedale cittadino.
11 Non Mollare
11 Non Mollare
Giovanni Poggi
(Firenze 1895), imbianchino, nel primo dopoguerra svolge intensa attività politica nell’ambiente fiorentino, propugnando tesi di sinistra; schedato dalla questura come “scaltro e influente propagandista sovversivo”, il 10 agosto 1925 è arrestato con l’imputazione di essere un diffusore del Non Mollare; negata ogni imputazione, dopo due mesi di reclusione viene processato e prosciolto per insufficienza di prove. Nel novembre 1926 è arrestato e assegnato al confino a Favignana per attività sovversiva. Durante il regime rimane sottoposto a vigilanza di polizia.
Tommaso Ramorino (Firenze 1896), socialista, legato ai fratelli Rosselli e a Salvemini da una forte amicizia, nel 1924, mentre studia all’Università di Firenze, assume la mansione di capozona del movimento Italia Libera. Il 3 novembre 1924 è tra gli organizzatori di un omaggio alla memoria di Giacomo Matteotti, la cui effigie viene collocata in una cappella funeraria del cimitero fiorentino delle Porte Sante, contornata da garofani rossi; l’episodio desta sensazione e le camicie nere della Milizia fascista arrestano Ramorino insieme ad altri cinque giovani dell’Unione goliardica per la libertà. Nel novembre 1926 è ammonito per attività socialista e nel marzo 1927 viene prosciolto dall’imputazione di attività sovversiva. Trasferitosi a Roma, sino al 1940 compare nell’elenco degli oppositori da sottoporre a vigilanza di polizia.
Ottone Rosai (Firenze 1895 - Ivrea 1957), amico d’infanzia di Ernesto Rossi, col quale sogna un’esistenza randagia legata al teatrino delle marionette. Iscrittosi all’Accademia di Belle Arti nel 1910, abbandona gli studi per divergenze di vedute con i docenti e prosegue l’attività artistica come autodidatta. Esponente del futurismo, è volontario e pluridecorato di guerra. Nel 1919 è tra i fondatori del fascio di combattimento di Firenze. Staccatosi dal fascismo dopo il sequestro dell’onorevole Matteotti, collabora con Rossi al movimento Italia Libera e poi nella distribuzione clandestina del Non Mollare. Dal 1926 suoi scritti e disegni compaiono sul foglio Il Selvaggio di Mino Maccari.
Carlo Rosselli (Roma 1899 - Bagnoles-de-l’Orne 1937), laureato in scienze sociali e in giurisprudenza; partecipa alla guerra con gli alpini; insegna alla Bocconi e all’Istituto superiore di scienze economiche di Genova. Aderisce al movimento Italia Libera e collabora con Ernesto Rossi al Circolo di Cultura e al Non Mollare.
Arrestato più volte e confinato a Lipari, evade il 27 luglio 1929 e a Parigi è tra i fondatori di Giustizia e Libertà. Costituisce una formazione di volontari in difesa della Repubblica spagnola. Assassinato in Francia da estremisti di destra su mandato di Ciano e del Servizio informazioni militari.
Nello Rosselli (Roma 1900 - Bagnoles-de-l’Orne 1937), allievo di Salvemini, studioso del Risorgimento e autore di monografie su Mazzini e Pisacane, è lui a scegliere il titolo Non Mollare per il foglio clandestino. Esonerato dall’insegnamento per antifascismo, viene arrestato a Firenze nel giugno 1927 e confinato a Ustica; liberato il 27 gennaio 1928, e nuovamente assegnato al confino il 31 luglio 1929 per ritorsione contro1’evasione di Carlo da Lipari. Liberato nel novembre 1929, sarà assassinato col fratello da sicari francesi armati dai fascisti.
12 Non Mollare
12 Non Mollare
Ernesto Rossi
(Caserta 1897 - Roma 1967), volontario di guerra a diciott’anni, rimane ferito gravemente ed è decorato al valore militare. Smobilitato alla fine del conflitto, si lega a Salvemini e ai fratelli Rosselli in un vincolo di amicizia e di azione politico-culturale sfociata nella fondazione del Circolo di Cultura di Firenze, nel1’attività del movimento Italia Libera e nella stampa del Non Mollare. Nel maggio 1925 si sottrae rocambolescamente all’arresto e si rifugia in Francia. Rimpatriato dopo cinque mesi, riprende1’azione clandestina finché il 30 ottobre 1930 è arrestato. Rimane imprigionato sino al 1939, quando viene assegnato al confino politico. Riacquistata la libertà a fine luglio 1943, torna all’impegno politico nelle file del Partito d’Azione. Nel settembre, ricercato dalla polizia, ripara in Svizzera, dove sviluppa un intenso impegno federalista. Il 20 aprile 1945 rimpatria e si stabilisce clandestinamente a Milano. Dopo la liberazione riprende una fervida attività pubblicistica ed è nominato da Parri sottosegretario alla Ricostruzione.
Nel 1949 è tra i promotori del settimanale Il Mondo e nel 1964 del periodico L’Astrolabio; nel 1955 è tra i fondatori del Partito radicale.
Gaetano Salvemini (Molfetta 1873 - Sorrento 1957), storico e docente universitario.
Conosciuto Ernesto Rossi nel 1919, ne diviene maestro e amico, cementando il rapporto di stima nella comune azione antifascista. Nel giugno 1925 viene arrestato in quanto promotore del Non Mollare; rilasciato in libertà provvisoria e ricercato dagli squadristi, ripara a Parigi dove fonda il movimento Giustizia e Libertà. Impegnato in un’intensissima attività antifascista, nei primi anni trenta si stabilisce negli Stati Uniti e insegna storia della civiltà italiana alla Harvard University. Nel 1949 rientrerà in Italia.
Nello Traquandi (Firenze 1898-1966), impiegato ferroviario; iscritto al Partito repubblicano dal 1913 al 1925; partecipa alla prima guerra mondiale e rimane ferito in combattimento; membro di Italia Libera e impegnato nel Non Mollare, alla fine degli anni Venti diviene responsabile della rete clandestina toscana di Giustizia e Libertà. Arrestato il 30 ottobre 1930, e condannato a sette anni. Detenuto a Spoleto e quindi a Regina Coeli sino all’ottobre 1934, quando viene amnistiato e inviato al confino a Ponza e poi a Ventotene. Liberato nell’agosto 1943, partecipa alla Resistenza ed è tra i promotori del Partito d’Azione.
Dino Vannucci (Firenze 1895 - San Paolo 1937), volontario di guerra con gli alpini, ferito alla gamba e mutilato alla mano destra; primario di anatomia patologica all’ospedale fiorentino Santa Maria Nuova; animatore di Italia Libera e del Non Mollare, costretto alla clandestinità nel 1925 e attivamente ricercato dagli squadristi, si trasferisce a Padova. Emigrato in Brasile con la moglie e le due figlie, diviene direttore dell’ospedale italiano di San Paolo. Muore di setticemia, contratta durante un’operazione chirurgica.