Tiziano Terzani

Tiziano Terzani, scrittore capace con le sue opere di avere grande risonanza nel mondo culturale italiano e mondiale, nasce a Firenze il 14 settembre 1938. Laureatosi con lode in Giurisprudenza nel 1962 presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, frequentata grazie a una borsa di studio, tre anni dopo viene inviato in Giappone dall'azienda Olivetti per tenere alcuni corsi aziendali.
Consegue poi un Master in Affari Internazionali alla Columbia University di New York, seguendo corsi di storia e lingua cinese. Dai primi anni '70 è corrispondente dall'Asia per il settimanale tedesco Der Spiegel. Esce nel 1973 il suo libro Pelle di Leopardo, dedicato alla guerra in Vietnam.
Durante il 1975 è uno dei pochissimi giornalisti che resta a Saigon, in Vietnam, assistendo alla presa di potere da parte dei comunisti: sulla base di questa esperienza Tiziano Terzani scriverà Giai Phong! La liberazione di Saigon, lavoro che troverà traduzione in varie lingue.
Nel 1979, dopo quattro anni passati ad Hong Kong, si trasferisce con la famiglia a Pechino: per comprendere meglio la realtà cinese viaggia visitando città e paesi chiusi agli stranieri, facendo frequentare ai suoi figli la scuola pubblica cinese.
Il suo libro successivo è Holocaust in Kambodsch (1981) dove Terzani racconta il suo viaggio in Cambogia, a Phnom Penh, dopo l'intervento vietnamita.
Viene espulso dalla Cina nel 1984 per "attività controrivoluzionarie": racconta il suo dissenso in La porta proibita.
Durante il 1985 risiede ad Hong Kong, poi si trasferisce a Tokyo dove rimane fino al 1990.
Intanto collabora con diversi quotidiani e riviste italiane (Corriere della Sera, La Repubblica, L'Espresso, Alisei) e con la radio e tv svizzera in lingua italiana insieme a Leandro Manfrini.
Sul crollo dell'impero sovietico pubblica nel 1992 Buonanotte, Signor Lenin: il libro viene selezionato per il Thomas Cook Award, il premio inglese per la letteratura di viaggio.
Nel 1994 si stabilisce in India assieme alla moglie Angela Staude, scrittrice, e ai due figli.
Nel 1995 viene pubblicato Un indovino mi disse, cronaca di corrispondente in Asia che per un anno ha vissuto senza mai prendere aerei: questo lavoro diventa un vero e proprio bestseller. A quest'ultimo fa seguito il libro In Asia (1998), a metà tra reportage e racconto autobiografico.
Nel 2002 pubblica Lettere contro la guerra, sull'intervento militare degli Stati Uniti in Afghanistan e sul terrorismo. Il libro, per i suoi contenuti decisamente forti, viene rifiutato da tutti gli editori di lingua anglosassone.
Inizia poi un "pellegrinaggio" che lo porta a intervenire in diverse scuole e incontri pubblici, appoggiando Gino Strada ed Emergency nella causa Fuori l'Italia dalla guerra.
Nel 2004 esce Un altro giro di giostra, viaggio nel bene e nel male del nostro tempo, alla ricerca di una cura contro il cancro di cui Terzani è affetto dal 2002. Il libro tratta del suo modo di reagire alla malattia - un tumore all'intestino - cioè quello di viaggiare per il mondo e osservare con lo stesso spirito giornalistico di sempre, le tecniche della più moderna medicina occidentale come quelle delle medicine alternative. Si tratta del viaggio più difficile da lui affrontato, alla ricerca di una pace interiore che lo porterà ad accettare serenamente la morte.
Tiziano Terzani muore a Orsigna (Pistoia) il 28 luglio 2004.
Il figlio Fosco Terzani pubblicherà poi nel 2006 una lunga intervista al padre dal titolo La fine è il mio inizio. Altra opera postuma sarà Fantasmi - Dispacci dalla Cambogia, pubblicata nel 2008.
Da biofrgrafieonline.it

Da www.ibs.it
In America - Cronache di un mondo in rivolta (2018)
Il libro inedito di un grande autore amato da oltre 5 milioni di lettori italiani
"Terzani ha vissuto e raccontato con quella generosità che è forse la principale chiave del suo successo ancora vivo e crescente". - la Repubblica
Nel 1966, un giovanissimo Tiziano Terzani ha già messo le prime basi della sua eccezionale avventura di giornalista e viaggiatore: un lavoro per l’Olivetti che gli permette di girare il mondo e la possibilità di scrivere i primi articoli per l’Astrolabio, settimanale della sinistra indipendente diretto da Ferruccio Parri. Inquieto per temperamento, Terzani vuole però realizzare il suo sogno di ragazzo e fare il reporter a tempo pieno. Così, l’anno successivo, coglie al volo l’occasione di una borsa di studio per un master alla Columbia University, si dimette dall’Olivetti e s’imbarca a Genova con la moglie Angela, per scoprire gli Stati Uniti e poterli finalmente raccontare nei suoi articoli. Come scoprirà il lettore nella densa prefazione di Angela Terzani Staude, saranno due anni molto intensi, vissuti prima a New York, poi in California, dove Tiziano comincia a studiare il cinese alla Stanford University, e per il resto del tempo in un fondamentale viaggio attraverso "la pancia dell’America" - come Tiziano chiamava gli stati interni del Midwest e del Deep South. Ma sarà anche un periodo in cui, in un continuo alternarsi di entusiasmi e delusioni, si riveleranno in tutta la loro forza i conflitti generazionali e politici del ’68 destinati di lì a poco a travolgere l’intero Occidente. Come racconterà in seguito ne La fine è il mio inizio: "Quando partii per l’America Parri mi disse ’Ti prego, scrivi, ne sarò felicissimo’. E io per due anni ogni settimana ho scritto sull’America, sulle elezioni, sui negri, sulla protesta contro la guerra in Vietnam, la marcia su Washington e gli assassinii di Robert Kennedy e Martin Luther King". Proprio questi sorprendenti reportage inediti, corredati di fotografie dell’archivio familiare, vengono qui raccolti da Àlen Loreti. Sono cronache da un mondo in rivolta, in cui Terzani dà prova per la prima volta del suo straordinario istinto da grande reporter, che gli permette di individuare e di raccontare gli eventi più importanti ed emozionanti della Storia.

 
  • 1967 - Tiziano Terzani - Rapporto sulla Thailandia

    1967 - Tiziano Terzani - Rapporto sulla Thailandia

    Domenica, 14 Febbraio 2021 - 353.78 Kb - pdf - a90c6b2cf32b0c4692c5304dce73dfa8 - Tiziano Terzani, L'Astrolabio, n. 15 del 9 aprile e n. 16 del 16 aprile 1967Due anni fa la Thailandia era un posto di transito per la gente che evacuava il Vietnam del Sud, in seguito al progredire dell'escalation: l'abbondanza delle risorse naturali, insieme ai milioni di dollari spesi dai soldati U.S.A. che vi trascorrono i loro giorni di festa, hanno trasformato ora il paese in una specie di Bengodi asiatica. Ma, se la paura è passata, restano tuttavia per i Thailandesi molti gravi problemi da risolvere. I facili guadagni realizzati a spese dell'immenso apparato bellico americano non possono durare naturalmente per tutta l'eternità. [...]

  • 1967 - Tiziano Terzani - Rapporto dall'Australia

    1967 - Tiziano Terzani - Rapporto dall'Australia  In evidenza

    Lunedì, 08 Marzo 2021 - 421.79 Kb - pdf - 902e2caa1eabb74082f0f75c973f8281 - Tiziano Terzani, L'Astrolabio, n. 29, 30, 31 del 16, 23, 30 luglio 1967Sydney, luglio 1967Anche gli australiani vanno ad ammazzare e a morire in Vietnam. Dal molo di Garden Island sulla Sydney, una vecchia portaerei trasformata in nave-trasporto, s'imbarcano i fanti del V battaglione mentre la banda suona valzer e marcette: le solite tristi scene della partenza in guerra: abbracci lagrime, bambini che sventolano bandierine di carta; poi la nave si stacca dal molo e si spezzano le centinaia di stelle filanti che legano i soldati schierati sul ponte con la folla immobile lungo la banchina di cemento. Pochi giorni dopo allo stesso molo attracca un convoglio americano in licenza dalle acque del mar della Cina.Più di tremla G.I.'s sfrottano a turno dalle navi e vanno a ruba fra le centinaia di ragazze australiane che li stanno ad aspettare fuori dai cancelli. Ognuno ha ricevuto più di dieci inviti in case private per cena e per pranzo. Ce n'è per tutti, perché altri 24.000 G. I, sono attesi nei prossimi mesi. Sydney è con Banjkok, Singapore, Hong-Kong, Penang e Manila uno dei centri concordati per l'operazione R.R. (rest and recreation) delle truppe americane in licenza dal Vietnam (alcuni l'hanno invece definita operazione I. I. (intercourse and infection). Contando che ogni soldato spenderà in media 20$ al giorno per 8 giorni, sono circa 2 miliardi e mezzo di lire che entrano nelle casse australiane; ed anche se poi alcuni soldi dovranno essere spesi per curare le aumentate malattie veneree e per assistere le ragazze madri, l'affare conviene sempre.Siamo lontani miglia e miglia dalle coste vietnamite, e le navi impiegano giorni per arrivare qua, eppure questi sono i risvolti della “guerra dei trenta anni” che gli americani hanno intrapreso in Asia; e questo è il nuovo corso dell'Australia. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - Bilancio Usa

    1968 - Tiziano Terzani - Bilancio Usa

    Martedì, 10 Agosto 2021 - 205.88 Kb - pdf - 574452ee21ff193a1297fb654aa98882 - Tiziano Terzani, L'Astrolabio, n. 7 del 18 febbraio 1968Edward Kennedy, di ritorno da una prolungata visita in Vietnam, ha fatto insistenti dichiarazioni sulla "aumentata corruzione ad ogni livello nel governo di Saigon", ha parlato del 75% degli aiuti americani destinati ai profughi e che mai arrivano ai destinatari; ha chiesto una confrontation fra Saigon e Washington; ha suggerito che si convinca o altrimenti si imponga al governo di Saigon una fondamentale ristrutturazione in mancanza della quale "il popolo americano dovrebbe domandare una riconsiderazione e una rivalutazione della nostra posizione per quanto riguarda il Vietnam".Ma muovere l'opinione pubblica con argomenti come quello relativo al regime di Saigon presuppone innanzitutto presentare la posizione dell'Amministrazione Johnson in termini più flessibili e far passare per accettabili soluzioni diverse da quelle fino ad ora ricercate e che Johnson almeno a questo momento non pare avere minimamente l'intenzione di mutare. Occorre rivedere gli obiettivi finali, ridimensionarli; solo allora sarà possibile convincere l'opinione pubblica americana che è conciliabile con la propria lealtà agli ideali cosiddetti americani l’accettazione di un compromesso. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - Rapporto dagli Usa

    1968 - Tiziano Terzani - Rapporto dagli Usa

    Martedì, 10 Agosto 2021 - 242.37 Kb - pdf - 4f14ab8560b06d4931cf4e958d6ef0c1 - Tiziano Terzani, L'Astrolabio, n. 12 del 26 marzo 1968“Votate. votate per me; io finirò la guerra e vincerò la pace”. “Ma come, come farà?”.“Beh, questo non posso proprio dirlo, altrimenti cosa rimane poi da negoziare?”.“Scegliete pure; scusi lei cosa vuole una Ford o una Chevrolet?”“Come lo vuole lei il Presidente, falco, colomba, una via di mezzo?”.“Ognuno è libero di scegliere; questa è la democrazia; scegliete pure o Nixon o Johnson, o Kennedy o Rockefeller… pace, prosperità, giustizia, diritti, stabilità, sviluppo economico… ce n'è per tutti”.“Come, anche per i comunisti?”. “Beh insomma certo no, per i comunisti no... “. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - La rinuncia di Johnson

    1968 - Tiziano Terzani - La rinuncia di Johnson

    Martedì, 10 Agosto 2021 - 171.13 Kb - pdf - 7173c604ae54d199f4e9d4223206723e - Tiziano Terzani, Astrolabio, n. 14, 7 aprile 1968Rinunciando alla candidatura, Johnson si prende un margine di cinque mesi in cui, inattaccabile, può perseguire la politica asiatica secondo due diverse ipotesi: fare la pace o scalare definitivamente la guerra dimostrando che i negoziati sono "impossibili". Se ad agosto la pace fosse fatta Johnson potrebbe presentarsi alla Convenzione di Chicago con l'aureola dell'eroe; se si imboccasse la via della guerra a oltranza ci sarebbero uguali e contrari motivi per un appello all'unità del popolo americano giustificato dalla situazione di emergenza.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Dopo Luther King

    1968 - Tiziano Terzani - Dopo Luther King

    Mercoledì, 11 Agosto 2021 - 148.45 Kb - pdf - d3adebdeff196335b15686d51b88d395 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 15 del 14 aprile 1968La morte di Luther King segna forse la fine della strategia nonviolenta nella lotta per i diritti civili: alla trasformazione e radicalizzazione del Movimento negro che anche Luther King aveva avvertito la "Società bianca" risponde con l’impiego di forze speciali.

  • 1968 - Tiziano Terzani - L'autodifesa del Sistema

    1968 - Tiziano Terzani - L'autodifesa del Sistema

    Mercoledì, 11 Agosto 2021 - 235.17 Kb - pdf - 5ab7754403b14803d8f1346ae609d210 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 17 del 28aprile 1968[...] L'Opinione pubblica americana rimpinzata di messaggi, manipolata da una quantità incontrollabile di informazioni immagazzinate in una memoria cui tutto pare si debba chiedere tranne che ricordare, sembra si rifiuti di trasmettere imperativi di azione.E’ successo prima con la guerra in Vietnam. L'annuncio di Johnson sulla cessazione dei bombardamenti è stato preso come l'annuncio della fine della guerra e davvero ora la guerra è sentita come un fatto lontano, qualcosa che non pare più così bruciante come qualche settimana fa, nonostante le missioni sul Nord Vietnam siano aumentate e nella scorsa settimana la quantità di bombe sganciate per abitante sia stata superiore ad ogni record precedente dall'inizio delle ostilità. La guerra pare avviata ad una conclusione e pochi si fanno un problema del fatto che i negoziati, che (era stato promesso) avrebbero potuto cominciare “in ogni momento ed in ogni luogo”, sono ancora di là da venire. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - La ronda presidenziale

    1968 - Tiziano Terzani - La ronda presidenziale

    Mercoledì, 11 Agosto 2021 - 201.93 Kb - pdf - 6add7700d87f68694d42239d791b8bdb - Tiziano Terzani, L'Astrolabio, n. 19 del 12 maggio1968Ora che Rockefeller ha smesso di fare il non-candidato ed ha lasciato questo ruolo a Reagan, senza che anche in questo caso nessuno ci creda, ora che Humphrey ha preso il posto di Johnson, o almeno si è messo nello spazio politico rappresentato dal johnsonismo, pare proprio che nella campagna elettorale USA non manchi nessuno. Eppure più sono i candidati, meno sembrano essere le scelte.Qualche mese fa, quando il pubblico americano sembrava irrimediabilmente costretto nell'ingranaggio di una scelta elettorale limitata alla contrapposizione Nixon-Johnson, l'esigenza di una vera alternativa fu il tema di tutti i dissidenti. E nacque McCarthy. La sua campagna attirò i delusi e frustrati della situazione e fu condotta all'insegna dello slogan “Finalmente il popolo americano ha una speranza”.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Il benestante alle urne

    1968 - Tiziano Terzani - Il benestante alle urne

    Mercoledì, 11 Agosto 2021 - 216.32 Kb - pdf - 26d2fe58b439eac27b62c9b542baae71 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 22 del 2 giugno 1968“La politica della felicità, la politica dei propositi e della gioia, questo è ciò che l'America dovrebbe avere. Questa è la politica che prevarrà d'ora innanzi”. E' Humphrey che parla e questo è il suo stile: “Io gioisco di essere cittadino americano; è meraviglioso; ci sono milioni di persone che vogliono avere questa gioia e oggi non l'hanno. Io credo che bisognerebbe essere felici del fatto che noi questa gioia l'abbiamo”.A New York erano alcune migliaia i sostenitori venuti ad applaudirlo; quelli che avrebbero dimostrato contro di lui non c'erano perché stavano preparando alla Columbia University le barricate per il secondo attacco della polizia che sarebbe avvenuto alle tre di notte con i soliti arresti e le solite teste rotte. Degli studenti e delle loro ribellioni Humphrey ha detto: “Il solo pensiero mi rivolta lo stomaco”. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - La violenza dell'America

    1968 - Tiziano Terzani - La violenza dell'America

    Giovedì, 12 Agosto 2021 - 243.04 Kb - pdf - 514ab4bea3f9068a20d1695df5b21d0f - Tiziano Terzani, L'Astrolabio n. 24 del 16 giugno 1968“In America si sta legalizzando l'assassinio. Si va formando nella comunità bianca l'idea che l'elemento fuorilegge è sempre il nero, e si prospetta la soluzione che se la polizia non è disposta ad intervenire per eliminare radicalmente questo male, allora il gioco deve passare ai privati cittadini. Sarà solo quando questi scenderanno nelle strade con i loro fucili contro la gente nera che la polizia interverrà in massa “per prevenire una guerra razziale” e potrà ricorrere a mezzi veramente estremi per annientarci”. Questo diceva Rap Brown, il leader dei Black Power, pochi giorni prima che l'uccisione di Bob Kennedy precipitasse la società americana in una gravissima crisi. Di lì a poco Johnson avrebbe lanciato l'appello “contro la violenza” il cui bersaglio non è il terrorismo di destra ma il movimento nero. Una legittimazione preventiva alla repressione programmata per l'estate nera.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Happening per un Presidente

    1968 - Tiziano Terzani - Happening per un Presidente

    Giovedì, 12 Agosto 2021 - 187.31 Kb - pdf - 30124193fb41019f00e243022fab6ef3 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 27 del 7 luglio 1968Chicago, luglio. Ora che le elezioni primarie si sono svolte nei quindici Stati che costituzionalmente le prevedevano, è conclusa anche la parziale e sostanzialmente irrilevante partecipazione dell'elettorato alla determinazione delle scelte politiche da cui uscirà il prossimo presidente degli Stati Uniti.Con i cittadini messi in disparte come elettori e solo tenuti da conto come “opinione pubblica” attentamente misurata e seguita dai vari istituti specializzati, il processo elettorale è entrato ormai nella sua fase più informale, quella delle trattative e delle confabulazioni di gruppo e di corrente all'interno dei due partiti. Questa fase si concluderà qui a Chicago, fra meno di due mesi, quando i democratici, riuniti nell'Anfiteatro Internazionale attorno al quale già sta sorgendo una vigilata rete di protezione, nomineranno il loro candidato; prima di loro i repubblicani avranno intanto chiuso la Convenzione di Miami prevista per il 5 agosto. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - L'elettore frustrato

    1968 - Tiziano Terzani - L'elettore frustrato

    Venerdì, 13 Agosto 2021 - 193.73 Kb - pdf - 642ba437711b1661b92e750ba4ad8e0a - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 29 del 21 luglio 1968[...] Eleggere il Presidente degli Stati Uniti è un affar serio, non solo perché rappresenta la continuità e la stabilità del sistema americano, ma anche perché oggi il suo ufficio è il centro del più accumulato potere sulla faccia della terra e la designazione di chi lo debba ricoprire diventa un fatto di estremo interesse non solo per il popolo americano. La scelta del Presidente degli Stati Uniti è sempre stata considerata il simbolo della funzionalità e della democraticità delle loro istituzioni politiche. Walt Whitman scrisse: “Non conosco niente di più grandioso, nessun risultato più trionfale della fede nell'umanità, che una ben combattuta campagna elettorale americana”, e Hamilton, un altro profeta tanto caro agli americani, scriveva “Non è lontano il tempo in cui ogni questione vitale dello Stato convergerà sulla domanda: Chi sarà il prossimo Presidente”. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - Il test di Cleveland

    1968 - Tiziano Terzani - Il test di Cleveland

    Venerdì, 13 Agosto 2021 - 187.45 Kb - pdf - 75d34e3686b37b906d91fac29d896fe0 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 31 del 4 agosto 1968San Francisco, luglio 1968. Nel calendario 1968 edito da SNCC, la organizzazione militante negra di Stokeley Carmichacl e Rap Brown, i giorni non sono segnati con le ricorrenze delle feste nazionali o religiose, ma con le date delle varie ribellioni negre nelle città d'America. A parte gli episodi relativi al secolo scorso e ai primi decenni di questo, la situazione per gli ultimi anni è la seguente.1965: 9 casi di ribellione; 1966: 38 casi; 1967: 128 casi. Quest’anno in seguito all'assassinio di Martin L. King e prima della seconda fase che si è aperta con i fatti di Cleveland, si sono avuti 130 casi di riots, l'estate è solo agli inizi e non è detto che tutto finisca con l'arrivo dell'autunno. Non è comunque nell'impressionante crescendo del numero degli incidenti che è il punto fondamentale dell'evolversi della situazione nei ghetti americani, ma piuttosto nella diversa modalità che i riots hanno oggi assunto.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Il Lazzaro americano

    1968 - Tiziano Terzani - Il Lazzaro americano

    Sabato, 14 Agosto 2021 - 169.98 Kb - pdf - 411903df49b776cc9042b24c4d384c46 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 33 del 25 agosto 1968Lo squallido carnevale politico della Convenzione Repubblicana si è chiuso. Si apre ora quello democratico.A Chicago, grazie alle disgustate reazioni di molta stampa per i lati poco edificanti di tutto questo spettacolo, è probabile che la Convenzione tenti di evitare tutti quegli aspetti folkloristici, incomprensibili ad un osservatore europeo ma che ancor oggi molti insistono nel definire tipici di questo sistema politico e dell'American way of life. E' probabile perciò che a Chicago avremo meno palloncini, meno bande, meno “dimostrazioni spontanee” e discorsi inutili, e meno annunci pubblicitari al momento delvoto, come quello: “Il grande Stato X, produttore delle più belle patate d'America, dà i suoi 19 voti al nostro grande prossimo Presidente degli Stati Uniti, signor Y”. I risultati comunque non saranno più confortanti, se la nomina di Hubert Humphrey è, come oggi pare, assicurata.La nomina di Nixon a Miami ha confermato le previsioni fatte più d'un anno fa, ed il fatto di questa conferma è il simbolo di una profonda sfida a tutto ciò che si è verificato in America e nel mondo da un anno a questa parte. Nixon-Agnew è il binomio di questa nuova sfida repubblicana. La sfida non è solo contro i Democratici; la nomina di Nixon è la sfida alla nuova generazione di americani che cerca una via d'uscita dagli incredibili problemi che questa società, venduta in passato come un impareggiabile modello da imitare, si trova oggi ad affrontare. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - Ossigeno per Johnson

    1968 - Tiziano Terzani - Ossigeno per Johnson

    Sabato, 14 Agosto 2021 - 135.92 Kb - pdf - aa3e01ec344a9296695437615e0a0c2a - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 34 del 1 settembre 1968San Francisco, agosto. Qualcosa ad aiutare Johnson doveva per forza succedere. Molti si aspettavano che fosse lui a provocare questo qualcosa, magari in Vietnam con la guerra o a Parigi con i negoziati. Son stati i Russi invece ad aiutarlo ed è stato a Praga. La CIA sapeva che l'URSS aveva pronti i piani per una invasione della Cecoslovacchia, ma non potendo immaginare che essa avrebbe influenzato a proprio sfavore la campagna elettorale americana in corso, aveva previsto l'eventualità di questa mossa nel prossimo autunno, e l'Amministrazione aveva già preso la decisione di non intervenire.L'invasione invece è avvenuta ad una settimana dalla Convenzione Democratica e se c'era una cosa che Johnson si poteva augurare per ridare quota alla sua politica (che al momento in cui scriviamo potrebbe ancora significare la sua candidatura alla Presidenza), certo era qualcosa di questo genere che tagliasse l'erba sotto i piedi dei suoi avversari politici, qualcosa di cui non doveva essere responsabile e per cui non avrebbe dovuto affrontare alcun costo.Krusciov disse a Kennedy durante il loro incontro a Vienna che se era stato eletto Presidente lo doveva a lui che non aveva risposto all'appello di Nixon per il rilascio di Powel, il pilota dell’aereo spia U-2 abbattuto, per non far guadagnare a Nixon quei voti di differenza con i quali in ultima analisi JFK vinse le elezioni del 1960. Oggi, Brezhnev e compagni possono già vantarsi d'aver ridato fiato al johnsonismo.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Usa: La mafia di Chicago

    1968 - Tiziano Terzani - Usa: La mafia di Chicago

    Sabato, 14 Agosto 2021 - 185.10 Kb - pdf - ad56b97839e32ed47fadc1715d0723bf - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 35 dell’8 settembre 1968Chicago, agosto 1968. La cosa più scoraggiante è pensare che dopo tutto quello che è successo qui a Chicago nelle due Convenzioni che si sono tenute, una di partito nell'Anfiteatro Internazionale, ed una di popolo nelle strade e nei parchi della città, qualcuno, e non solo in America, avrà ancora il coraggio di sfidare il buon senso di tutti tentando di dimostrare che questo americano è un processo democratico, che il “sistema”, così com'è, esprime la volontà della base. A Chicago l'America degli stretti circoli di potere ha avuto la meglio sui gruppi dei delegati venuti qui a difendere una causa che credevano moralmente giusta; l'America della violenza, dei fucili, dei gas lacrimogeni e del Mace (gas) paralizzante ha avuto la meglio sulle folle dei ragazzi arrivati da ogni parte del paese solo armati di cartelli, di voce e di rabbia. L'America di base, rappresentata da centinaia di delegati selezionati nelle elezioni primarie è stata sconfitta dalle oscure macchinazioni, dalle intimidazioni, dal terrorismo di una struttura di partito guidata dallo spudorato gangsterismo di un boss come Daley, sindaco di Chicago, appoggiato compiacentemente da chi avrebbe profittato dei suoi risultati. Il clima di Chicago nei giorni della convenzione è diventato di per sé un'unità di misura cui si potranno paragonare occasioni future.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Wallace: se divento Presidente

    1968 - Tiziano Terzani - Wallace: se divento Presidente

    Lunedì, 16 Agosto 2021 - 140.65 Kb - pdf - b72335744a412e5cda639f68c65109e9 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 37 del 22 settembre 1968New Orleans, settembre 1968. Nel resto dell'America gli stati del Sud come l'Alabama, la Georgia, la Louisiana e il Mississipi sono considerati un mondo a sé. Capita di essere sconsigliati dal visitarli perché è facile averci dei guai con la polizia e la gente del luogo; molti si contentano di dire che quella del sud è gente all'antica che non s'è mossa con i tempi ed è rimasta con la mentalità della Guerra Civile. Anche politicamente gli stati del sud sono ormai considerati una causa persa e la vittoria a novembre di Wallace in questa parte del paese è data quasi unanimemente per scontata.Arrivandoci, non è che le cose abbiano un aspetto diverso o che quelle considerazioni si dimostrino false. Solo, la realtà è più impressionante di quanto appaia nelle constatazioni sull'arretratezza culturale del Sud e nella matematica elettorale secondo la quale i due maggiori partiti scrivono ormai gli stati della Confederazione nella colonna delle perdite. Non sono le fìle di macchine sulle autostrade con la targhetta "Wallace alla presidenza nel 1968"; o i grandi cartelli all'ingresso delle varie città con la scritta "la verità è la nostra unica arma", firmati dalla John Birch Society; o la visione degli affari nazionali cd internazionali che viene dagli editoriali dei giornali locali; o le storie sempre più circostanziate delle varie organizzazioni fasciste. come il Ku Klux Klan o i Minutemen, gli uni intesi ad impedire l'integrazione razziale. Gli altri armati, addestrati e indottrinati a fare un colpo di mano al momento in cui la pretesa congiura comunista tenterà dì sovvertire il paese.

  • 1968 - Tiziano Terzani - L'ora di Nixon

    1968 - Tiziano Terzani - L'ora di Nixon

    Lunedì, 16 Agosto 2021 - 167.39 Kb - pdf - 3d899af131fe802bcaabbd5ae4607f63 - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 41 del 20 ottobre 1968New York, ottobre. Se il cinque novembre prossimo sarà una bella giornata di sole e molti americani saranno tentati di andare a pescare invece di mettersi in coda dinanzi alle macchine elettorali, Richard Nixon diventerà il trentasettesimo presidente degli Stati Uniti. Ai democratici non rimane molto da sperare. Teoricamente il 46 per cento della popolazione votante si identifica col loro partito (contro il 27 per cento che si identifica col Partito Repubblicano), ma il problema è convincere tutti che vale ancora la pena votare, che c'è differenza fra Humphrey e Nixon, che l'elezione non è persa, che non è questo il momento di far delle storie sulla maniera con cui il candidato è stato scelto etc. etc. [...]

  • 1968 - Tiziano Terzani - Nixon ha vinto!

    1968 - Tiziano Terzani - Nixon ha vinto!

    Martedì, 17 Agosto 2021 - 121.35 Kb - pdf - ad3ec1f9d0d83337062e468cd2d5743f - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 44 del 10 novembre 1968L’America ha imboccato la via della reazione, ma lo ha fatto chiaramente, senza adottare coperture ideologiche…“Ho tutto il mondo nelle mie mani: ho tutti gli Stati Uniti nelle mie mani", cantavano i sostenitori di Nixon nella sala da ballo del quartier generale repubblicano qui a New York quando sono arrivati i risultati dell'Illinois.L'uomo che già otto anni fa rappresentava una vecchia e sorpassa la concezione del potere politico, l'uomo che, sconfitto nel tentativo di diventare capo della nazione, veniva poi umiliato da una nuova sconfitta nel tentativo di diventare governatore dcl suo Stato d'origine, l'uomo messo da allora in disparte e spazzato via da un nuovo stile, da una nuova fìlosofia politica, rigurgita ora paurosamente dal passato e diventa il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Una campagna elettorale drammatica fino all'ultimo momento ma squallida e senza entusiasmo si chiude con la risurrezione di questo grigio personaggio a cui saranno legati non solo i destini di 200 milioni di americani ma in parte anche quelli del mondo. Per quattro, forse per otto anni. Per i democratici è una disfatta disastrosa.Non li ha salvati la cessazione dei bombardamenti sul Nord Vietnam, annunciata all'ultimo momento pur sapendo (si è ora rivelato) che il governo del Sud Vietnam non avrebbe accettato di andare a Parigi. Non li ha aiutati lo sforzo effettuato all'ultima ora per mandare la popolazione negra a votare per Humphrey sventolando lo spauracchio che un voto "no" sarebbe stato un voto per Wallace. Non li hanno aiutati le strane e sospette manovre che hanno tenuto sospesi per ore i voti di alcuni seggi nella città di Chicago, dove ormai si è imparato che tutto è possibile (nel 1960 ci furono contestazioni secondo cui Daley sarebbe riuscito a manipolare una serie dli seggi che furono definitivi per la vittoria di J. F. Kennedy). Non li ha aiutati l’unità del partito, riunificato in modo fittizio all'ultimo momento da una tiepida dichiarazione di McCarthy in appoggio al vice-presidente.

  • 1968 - Tiziano Terzani - Nixon tira la corsa

    1968 - Tiziano Terzani - Nixon tira la corsa

    Martedì, 17 Agosto 2021 - 142.93 Kb - pdf - 77cad7415e7af2d15ce5e1b0a539c26b - Tiziano Terzani, L’Astrolabio, n. 47 del 1 dicembre 1968New York, Novembre. In uno degli ultimi giorni della Amministrazione repubblicana, alla fine del 1960, qualcuno chiese ad Eisenhower, che lasciava la Casa Bianca dopo otto anni di governo affiancato da Nixon, quali erano state le importanti idee del vicepresidente che avevano, in quegli anni, contribuito al formarsi di una politica o si erano trasformate in effettivi programmi, Eisenhower si guardò attorno imbarazzato e rispose: "Non lo. Mi ci vuole una settimana per pensarci; ora non mi ricordo".Eisenhower non era ironico; la verità era che non solo le idee di Nixon non divennero mai politica durante l'amministrazione repubblicana, ma neppure le teorie di Foster Dulles, come quella dello "equilibrio sull'orlo della guerra", ebbero mai modo di essere condotte alle logiche conseguenze di azione, perché Eisenhower lo impedì sempre e funzionò come un efficientissimo filtro per tutto quello che si elaborava e succedeva sotto di lui.
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