Giovedì, 23 Dicembre 2021 - 173.92 Kb - pdf - 96995ad17dbff7a1ff1937c850a49865 - Luciano Vasconi, l’Astrolabio, n. 44 del 10 novembre 1968I Vietcong sono arrivati finalmente a Parigi, dopo una guerra ma diciamo ancora durante una guerra, perché per loro non è finita, che si perde indietro nel conto degli anni. Per arrivare fin lì dalle risaie del Delta del Mekong, dove conquistarono le loro prime basi contadine, hanno combattuto non solo contro gli americani, ma prima contro giapponesi, poi contro i francesi. E' quasi una guerra dei trent'anni, se non vogliamo contare il movimento clandestino di Ho Ci-minh di Pearl Harbor, cioè prima del secondo conflitto mondiale. Adesso è una donna di 41 anni. Nguyen Thi Binh, a trattare con gli americani per conto del fronte nazionale di liberazione del Sud. Nata nel 1927, nel 1944 (a 17 anni) Nguyen Thi Binh era già nella resistenza anti-nipponica. Poi tornarono i francesi e ricominciò daccapo: nel 1950, con Nguyen Huu Tho, ora presidente del Fronte, organizzava a Saigon la prima manifestazione anti-americana, quando, con la guerra di Corea, la presenza USA in Asia cominciava ad allargarsi al Vietnam. Poi, nel '51, la galera sotto i francesi, e la scarcerazione nel '54, dopo gli accordi di Ginevra. Poi di nuovo la attività clandestina contro i regimi fantoccio imposti e sostenuti dagli americani, e, dal 1960, Nguien Thi Bin h a 33 anni, è, alla nascita del Fronte la donna che organizza i reparti femminili, e tutta quella rete clandestina che si rivelerà essenziale, nelle città, per i colpi di mano dei Vietcong in armi. [...]