Mercoledì, 17 Febbraio 2021 - 291.00 Kb - doc - 9907373a3046004b6044afd443108f29 - Luigi Rodelli, Ettore Graziadei, L'Astrolabio, n. 19, 7 maggio 1967Pietro Trombi, procuratore generale della repubblica di Milano, ha riposto nel fodero per raggiunti limiti di età la spada della moralizzazione. L'aveva agitata negli anni scorsi nei più disparati campi della vita sociale, dal diritto di sciopero alla espressione artistica, dalla propaganda antimilitarista ai giornali studenteschi. L'arresto di un gruppo di operai della Pirelli nel '63, gli “oscuramenti” imposti a Rocco e i suoi fratelli, il sequestro dell'Arialda, di Viridiana, dei Dolci inganni, la montatura della Zanzara, l'arresto di un gruppo dì giovani antimilitaristi milanesi: sono questi gli episodi più clamorosi di una giustizia che, al di ià delle responsabilità di un Trombi, appare abbarbicata agli schemi più retrivi dell'ordinamento giuridico, sensibile alle esigenze dei padroni del vapore e del clero.