Michele Pantaleone

FB del 30 gennaio 2022
Michele Pantaleone (Villalba, 1911 – Palermo, 12 febbraio 2002) è stato uno scrittore, giornalista e politico italiano.
Era esperto sulle dinamiche mafiose nella Sicilia a cavallo della seconda guerra mondiale. Tra le sue opere più note i libri, Mafia e Politica e Antimafia: occasione mancata, testi di grande importanza per avere una chiara definizione di cosa è la mafia. Pantaleone visse nel suo paese Villalba, piccolo comune nel cuore poverissimo della Sicilia, i cui abitanti malpagati vivevano di stenti, lavorando le terre dei latifondisti locali protetti dalla Mafia, che in quel paese aveva il volto di Calogero Vizzini, detto Don Calò, considerato fino alla sua morte il capo effettivo della mafia siciliana. Nel piccolo centro nisseno Pantaleone fu segretario della sezione del PSI, attaccando pubblicamente Vizzini e gli altri mafiosi.
Con la pubblicazione del suo primo libro Mafia e politica, nel 1962, inizia la coraggiosa battaglia civile di Pantaleone contro la mafia; la sua opera rappresenta la prima ed esuriente analisi del fenomeno e delle sue cause storiche e sociologiche. Successivamente ha estese le sue ricerche pubblicando altri due volumi: Mafia e droga" nel 1966 e Antimafia:occasione mancata nel 1969, anch'essi a cura della casa editrice Einaudi. Scrisse un altro libro dal titolo Il Sasso in bocca dal quale fu tratto, con la regia di Giuseppe Ferrara, un film-documentario sulla Mafia, con lo stesso titolo, uscito nel 1970. Pantaleone partecipò attivamente al movimento contadino e dal 1947 al 1951 fu deputato al Parlamento regionale siciliano.

 
  • 1967 - Michele Pantaleone - Il partito dei mammasantissima

    1967 - Michele Pantaleone - Il partito dei mammasantissima

    Sabato, 06 Marzo 2021 - 162.08 Kb - pdf - 5fb25ffc3de3d7c2872d5209c1e9a446 - Michele Pantaleone, L'Astrolabio, n. 27, pp. 26-30, 2 luglio 1967[...] E' possibile provare giudiziariamente la esistenza di legami tra uomini politici e capi mafia, se questi legami sono rimasti a livello di “amicizia”, parentela, comparatico, senza provare la esistenza di comune reità.Il tandem elettorale a due o tre candidati, ritenuti “amici degli amici”, presente puntualmente in tutte le campagne elettorali nei paesi ove i capi elettorali sono stati uomini di mafia, oggi al confino o in galera (vedi Mussomeli, Villalba, Vallelunga, Valledolmo. Lercara, Caccamo, Corleone, Alcamo, Salemi), può ritenersi indizio di legame con i capi mafia o comunque solidarietà con il loro “spirito di mafiosità”? [...]

  • 1969 - Michele Pantaleone - Gigante dal braccio d'oro

    1969 - Michele Pantaleone - Gigante dal braccio d'oro

    Domenica, 30 Gennaio 2022 - 181.76 Kb - pdf - 1e6c36505134bdeb8ceaa96c7097518a - Michele Pantaleone, L'Astrolabio n. 29 del 20 luglio 1969Palermo. Venerdì, il luglio, la città è stata paralizzata da uno sciopero generale al quale hanno partecipato anche i bancari, i giornalisti e gli avvocati. La città è rimasta priva di notizie perché le edicole sono rimaste chiuse ed i giornali del nord non sono stati posti in vendita, mentre il notiziario radiofonico regionale ha sospeso le trasmissioni.Mentre i giudici si ritiravano in camera di consiglio per giudicare gli imputati per i fatti del Banco di Sicilia, circa 10 mila persone - appartenenti a tutte le categorie del mondo del lavoro sfilavano per le principali vie della città per convergere sulla Piazza Massimo ove gli oratori delle tre maggiori organizzazioni sindacali in pubblico comizio esprimevano critiche ed accuse contro la classe dominante nazionale e regionale, includendo in essa anche i 23 imputati del Banco di Sicilia.Scopo dello sciopero la disoccupazione, la chiusura di molte delle industrie sorte negli ultimi 15 anni, lo scarso impegno per i problemi del Mezzogiorno e della Sicilia da parte dei governi nazionali e regionali, il grave disagio economico che grava su tutta l'economia dell'isola.Alle ore 12, finito il comizio, una massa di circa 1.000 persone si riversava nell'immensa sala-corridoio del Tribunale in attesa dell'esito del giudizio contro Bazan e compagni, che si trascinava da 61 udienze.La tensione sindacale prevaleva sull'attesa, ed ai commenti al processo si intrecciavano critiche e accuse per l'allegra politica del Banco, per le incentivazioni ed i finanziamenti accordati dal Banco e dalla Regione ad un tipo di industria nata male e finita peggio.Molto commentata la testimonianza del dott. Guido Carli, governatore della Banca d'Italia, secondo cui “il Cavaliere del Lavoro Carlo Bazan aveva operato in un ambiente difficile” e tuttavia bisognava riconoscergli “il merito di avere sostenuto da solo il processo di industrializzazione dell'isola”. [...]

  • 1969 - Michele Pantaleone - Il partito dell'immondizia.

    1969 - Michele Pantaleone - Il partito dell'immondizia.

    Venerdì, 04 Febbraio 2022 - 173.20 Kb - pdf - 2d48758c8b260db4b8977761e3221370 - Michele Pantaleone, l’Astrolabio, n. 34 del 31 agosto 1969Palermo, agosto. Una tragedia tutta palermitana quella che la sera del 10 agosto è costata la vita ad una bimba di 4 anni, stritolata da un autobus che transitava contromano. La via Perpignano, ove è avvenuta la disgrazia, come la stragrande maggioranza delle strade dei quattro mandamenti della vecchia città, ove vivono circa 250 mila persone, è un budello di strada i cui strettissimi marciapiedi servono soltanto ad impedire all'acqua piovana di entrare nei "bassi".Come tutte le vie di Palermo, la via Perpignano, per il disservizio di nettezza urbana, è sommersa dalle immondizie che i palermitani buttano sulle strade sotto gli occhi indifferenti degli amministratori comunali, delle guardie municipali, dei vigili urbani e delle autorità sanitarie.Da quasi due anni, nei quartieri popolari ed in quelli cosiddetti "alti", a tutte le ore del giorno e della notte, uomini e donne escono di casa con il "coppo" della spazzatura e gli avanzi di cucina per andarlo a depositare nella strada ove gatti, grossi topi e cani, sazi e pasciuti, in perfetta pace - perché la sazietà e l'abbondanza fanno amicizia, mentre la miseria e la carestia sono causa di liti e disordine - , rovistano tra i rifiuti alla ricerca di lische di pesce, residui di fritture o altre pietanze.Una ventina di giorni fa, un gruppo di studenti tedeschi, ospiti della chiesa valdese, venuti in Sicilia per studiare, di fronte a tanta sporcizia, di notte hanno spazzato le vie Angiò e Monte Pellegrino. Il gesto ha scioccato gli abitanti della zona e, giorni dopo, studenti tedeschi e popolazione del quartiere hanno dato luogo ad una manifestazione pubblica nel corso della quale è stato lanciato un appello agli studenti palermitani a farsi promotori e protagonisti di una campagna per la pulizia della città; l'appello, purtroppo, è rimasto senza eco.La piccola Michelina Scannaliato, figlia di un disoccupato che per mantenere moglie e figlie si "industria" come facchino abusivo presso una stazione secondaria di Palermo, la sera del 18 agosto si era nascosta per gioco entro uno dei tanti scatoloni di cartone abbandonati sulla strada, per farsi cercare dai suoi coetanei. [...]

  • 1970 - Michele Pantaleone - Palermo: la protesta dei senza acqua

    1970 - Michele Pantaleone - Palermo: la protesta dei senza acqua

    Venerdì, 15 Aprile 2022 - 223.04 Kb - pdf - d1d4daa61b0e8bd099750a08dcac2f2f - Michele Pantaleone, L'Astrolabio, n. 10 dell’8 marzo 1970Sei donne e un uomo imputati di furto aggravato perché non volevano morir di sete. E intanto l'azienda municipale dell'acquedotto di Palermo sperpera allegramente i soldi dei contribuenti.Una mano la DC, l'altra la mafiaVenerdì, 26 febbraio, è stata chiamata avanti la prima sezione del Tribunale penale di Palermo la causa contro sei donne ed un uomo imputati di furto aggravato continuato e tentato furto aggravato di acqua a danno dell'Azienda Municipale dell'Acquedotto di Palermo (AMAP). [...]

  • 1971 - Michele Pantaleone - La mafia

    1971 - Michele Pantaleone - La mafia

    Domenica, 09 Aprile 2023 - 103.65 Kb - pdf - 0ff92fd5ed6be4934c77e48c72e44133 - Astrolabio, n. 11 del 1971Dopo l'assassinio di ScaglioneI mandanti sono a Romadi Michele PantaleoneL'assassinio del procuratore della repubblica di Palermo, Pietro Scaglione, è l'ultima sfida della nuova mafia: l’industria del potere, che ha preso il posto della vecchia industria del delitto. Una lunga serie di prepotenze, di scandali di sottogoverno, di complicità ormai palesi, sulle quali si profilava, da tempo, l'ombra di Scaglione, consente di tracciare i precisi collegamenti tra delinquenza organizzata e centrali di potere. Presentiamo, su questi temi, un articolo dello scrittore siciliano Michele Pantaleone, ed un bilancio dell'attività della commissione antimafia. [...]
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