Eric Rouleau

Il Cairo, 1º luglio 1926 – Uzès, 25 febbraio 2015) è stato un giornalista, scrittore e diplomatico francese.  È stato ambasciatore francese in Tunisia dal 1985 al 1986 e in Turchia dal 1988 al 1991.

 
  • 1969 - Eric Rouleau - Perché hanno vinto i moderati

    1969 - Eric Rouleau - Perché hanno vinto i moderati

    Venerdì, 11 Febbraio 2022 - 238.86 Kb - pdf - 398c61a119d58c12525df7960cf56414 - Eric Rouleau, l’Astrolabio, n. 40 del 12 ottobre 1969Parigi, ottobre. Fin dalla conclusione della conferenza panislamica, tenutasi a Rabat dal 22 al 25 settembre, è incominciata nel mondo musulmano una delicata partita a scacchi. Ventiquattro paesi, rappresentanti di mezzo miliardo d'uomini, vi prendono parte sia direttamente che come "sostenitori" dell'uno o dell'altro campo. Le poste sono molteplici e d'importanza ineguale, ma grosso modo il confronto mette di fronte “progressisti” e “conservatori”, tutti appartenenti al Terzo Mondo.Per il testimone degli incontri di Rabat, convocati all'inizio per discutere dell'avvenire di Gerusalemme e dei luoghi santi la conferenza è apparsa più come un pretesto per suscitare il confronto che un'occasione per dibattere un problema religioso specifico. L'incendio del 21 agosto della moschea di El Aksa uno dei luoghi santi dell'Islam, aveva dato l'occasione ad alcune monarchie arabe di prendere l'iniziativa per una assise che speravano di dominare. L'Islam non fa distinzioni tra spirituale e temporale, per cui è stato loro facile trasformare il concilio in arena politica. [...]

  • 1969 - Eric Rouleau - Chi ha paura di Arafat

    1969 - Eric Rouleau - Chi ha paura di Arafat

    Mercoledì, 16 Febbraio 2022 - 248.22 Kb - pdf - 0ba03a9c4614bfbf6821f0089b79878c - Eric Rouleau, l’Astrolabio, n. 43 del 2 novembre 1969Parigi, ottobre. Il dramma libanese è il ritratto del conflitto arabo-israeliano: le posizioni dei protagonisti sono apparentemente inconciliabili.Il movimento di resistenza palestinese esige che gli venga riconosciuto il diritto assoluto di utilizzare il territorio libanese per le operazioni di guerriglia contro Israele, il governo di Beirut, invece, vuole conservare un controllo sovrano sulle attività dei fedayin.Nessuna delle due parti può cedere all'altra senza mettere in giuoco, alla lunga, il proprio avvenire, cioè la propria esistenza. Se le organizzazioni palestinesi accettassero di dipendere dalla buona volontà dei governi arabi, perderebbero progressivamente la loro autonomia d'azione e rischierebbero probabilmente di essere messe al bando. In Giordania, per esempio, è mancato poco che nel novembre scorso fossero liquidate fisicamente. [...]
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