Sabato, 25 Marzo 2023 - 169.30 Kb - pdf - 24aa74419a1661c98277d0460743bc8e - Il Crédit Suisse era già fallito, almeno una volta. Lo apprendiamo dal seguente articolo, apparso sull’Astrolabio del maggio 1977 (46 anni fa …). L’autore, Aldo Rosselli, è figlio di Nello Rosselli, grande storico antifascista, ucciso dai fascisti nel 1937 insieme a suo fratello Carlo.L’Astrolabio, n. 9 del 14 maggio 1977La svizzera dopo il fallimento del Crédit SuisseUn obsoleto colonialismo tecnologicodi Aldo RosselliLa Svizzera, per noi italiani, è, tra le altre cose, un comodo ricettacolo del nostro senso di colpa collettivo.Gli svizzeri sono gretti, la loro etica è quella del capitalismo pre-weberiano, non hanno fantasia, la loro politica di neutralità è arida e mantiene la Svizzera in una fumosa zona al di qua della storia e dell'impegno. Inoltre l'Italia ha vissuto, in varie fasi spesso tra loro contraddittorie, l'immigrazione italiana in terra elvetica, oggi, però, dopo molti decenni di accettazione più o meno paternalistica, la sinistra italiana considera la sorte dell'immigrante italiano come una realtà traumatica da estirpare al più presto. Ma in Svizzera affluiscono anche, come tutti sanno, i capitali illegittimi degli speculatori e di chiunque abbia lucrato profitti non confessabili al fisco.Ma oggi anche il mito più tenace, fra tutti quelli legati alla nostra immagine della Svizzera, cioè quello del segreto bancario e del concetto di “nazione” come aggregato occulto e potentissimo di multinazionali, sta entrando in crisi. È di pochi giorni fa il clamoroso caso del Crédit Suisse. [...]