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Il convento di s. Matteo dista da casa mia poche centinaia di metri: pare che il convento possa afferrarlo con le mani. Inoltre sono un "sammarchese", e perciò particolarmente affezionato a questo convento, al quale mi legano tanti bei ricordi...
Padre Mario Villani è stato spostato a Foggia. Il 29 ottobre ha voluto comunicare ufficialmente la decisione che i suoi Superiori avevano già preso da tempo. All'ingresso del salone (pieno) della Biblioteca di S. Marco in Lamis, veniva distribuito questo opuscolo di 15 pagine (scritto il 15 agosto di quest'anno), che io propongo per la lettura. La parte multimediale (foto, tooltips, musica e quant'altro, è del sottoscritto o comunque è nella sua disponibilità. Non voglio fare commenti. Posso soltanto dire che, incuriosito, ho visto quante volte sono stati letti gli scritti di P. Mario presenti e proposti su questo web: la cifra ha superato abbondantemente i centomila!  Lo scritto di p. Mario tratta di temi abbondantemente presenti su questo web, pur contenendo notizie, per me, inedite. Per la parte multimediale ho utilizzato in genere molte foto già presenti su questo sito, ma ne ho inserite tante di nuove, insieme a filmati, audio e tantissimi tooltips fotografici. Il testo, molto complesso ed abbracciante un periodo temporale molto vasto, sarà oggetto nel tempo di ulteriori arricchimenti.

Convento di S. Matteo
San Marco in Lamis (FG)

Dott. Michele MerlaMichele-Merla.jpg
Sindaco di San Marco in Lamis
e p.c.
Alessandro MastromatteoAlessandro-Mastromatteo.jpg
Provinciale dei Frati Minori di Puglia e Molise

Caro Signor Sindaco,

La locandina del convegno, stampata a cura del Comune di S. Marco in Lamis.
La locandina del convegno, stampata a cura del Comune di S. Marco in Lamis.
come lei sa, i superiori mi hanno trasferito a Foggia, convento di Gesù e Maria in Piazza Umberto Giordano.
Prima di lasciare definitivamente la mia amata San Marco, sento il dovere di ringraziare lei come rappresentante dei cittadini per quel che da essi ho ricevuto nell'esercizio dei ruoli che mi sono stati affidati.
La mia attività principale dal 1973 è stata la cura della Biblioteca di S. Matteo05-veduta-invernale-biblioteca.jpg.
p.Mario Villani (dx) con p. Agostino Campanozzi, in occasione dei 50 anni di sacerdozio.
p.Mario Villani (dx) con p. Agostino Campanozzi, in occasione dei 50 anni di sacerdozio.
L'ho ricevuta quando era appena nata. Negli anni della mia gestione ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno aiutato a farla crescere fino allo stato attuale. Oggi è una Biblioteca conosciuta e stimata, con un suo precipuo ruolo nell'ambito del panorama culturale della Capitanata, richiesta da studenti per tesi di laurea, ricercatori. Istituti culturali e Università. La maggior parte delle persone che mi hanno aiutato sono di San Marco in Lamis.

Mi è caro il ricordo del prof. Pasquale Socciopasquale_soccio.jpg, del prof. Tommaso Nardellatommaso_nardella.jpg e del prof. Angelo Ciavarellaangelo-ciavarella.jpg direttore della biblioteca Palatina di Parma. Mi hanno aiutato a comprendere il ruolo della biblioteca e, al di là degli aspetti tecnici, a farmi vivere in termini culturalmente ampi e costruttivi il rapporto della Biblioteca col territorio, con le diverse impostazioni ideali, a non aver paura del confronto. La biblioteca infatti, checché se ne pensi, è fatta di libri, ma soprattutto di persone.
Questi mi hanno aiutato
- ad impostare e gestire in modo fecondo il rapporto con studiosi sparsi per tutta Italia, con le altre biblioteche e con le Università.
- a pensare e organizzare i convegni di studio e le pubblicazioni.
- a proporre la Biblioteca come strumento culturale necessario nella gestione di compiti di competenza degli Enti pubblici e istituzioni amministrative.
- a superare l'impostazione culturale pesantemente clericale e autoreferenziale a cui con i miei colleghi eravamo stati allevati e acquisire una visione del mondo ampia ed ecumenica e dialogica.

Veduta del convento san Matteo con, sullo sfondo, la città di Sn Marco in Lamis.
Veduta del convento san Matteo con, sullo sfondo, la città di Sn Marco in Lamis.
Altri cittadini di San Marco mi hanno aiutato a costruire materialmente la biblioteca con la donazione di cospicui fondi librari e di beni culturali a cui accennerò in questa lettera.
Ringrazio Nicola PetruccelliNick-Petruccelli.jpg e Filippo PirroFilippo-Pirro.jpg che mi hanno aiutato nelle pubblicazioni iconografiche, nel recupero e gestione dei beni culturali. Essi, inoltre, hanno donato pregevoli opere.
Ringrazio Michele Colletta che ha dato gratuitamente la sua competenza nel campo della multimedialità con la redazione dei Siti della Biblioteca e del Santuario, l'allestimento del Catalogo delle Tavolette votive e relativo documentario, nella redazione di diversi progetti e per tutto l'aiuto che mi ha dato per molti anni.
Ringrazio Giuseppe Bonfitto e Pietro Saracino che con l'arte fotografica mi hanno aiutato per le pubblicazioni iconografiche e per gli inventari fotografici.
Ringrazio i proff. Giuseppe Soccio e Raffaele Fino che mi hanno aiutato nel difficile campo della comunicazione, della redazione dei progetti, dei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni e i vari Enti e negli studi.
Il Convento di s. Matteo a S. Marco in Lamis - da Beltramelli.
Il Convento di s. Matteo a S. Marco in Lamis - da Beltramelli.
Ringrazio le signore Tea Melchionda e Rachele Martino per tutto il lavoro, continuo, silenzioso, cortese ed efficace che hanno svolto a beneficio degli utenti, per la conduzione della Biblioteca e per i molti e faticosi servizi. Le ringrazio anche per tutto il lavoro intellettuale che hanno svolto (ricerche, scannerizzazione di una quantità enorme di libri, assistenza degli studiosi, studi pubblicati ecc.).
Ringrazio i ragazzi (ex ragazzi) di Borgo Celano, Michele Cursio, Guerrino, Giuseppe Cristino, Donato Accadia ecc. che per diversi anni mi hanno aiutato nella ricomposizione di vasi antichi frantumati in diverse centinaia di pezzi (la ricomposizione fu fatta su indicazioni di archeologi amici, e mai contestata), che mi hanno aiutato nei vari trasferimenti di libri e nell'allestimento del deposito inferiore. Li ringrazio anche per tutto il lavoro fatto per diversi anni nel trasferimento e allestimento delle varie edizioni della Mostra della BibbiaMostra-Bibbia.jpg esposta in molte città della Capitanata, del Molise e della provincia di Bari.
Ringrazio tutte le persone, le associazioni e gli Enti nominati in questa lettera, e molte altre non nominate che hanno composto la nostra Fraternità allargata, aperta a tutti senza distinzione come è giusto che sia in una Fraternità Francescana.
p. Nicola De Michele, in una foto del 1998.
p. Nicola De Michele, in una foto del 1998.
Naturalmente tutto ciò è stato possibile all'interno di una Fraternità Religiosa che, essendo tipicamente Francescana, è anche fortemente orientata al futuro, capace di progettare e rischiare, aperta al nuovo, non timorosa di affrontare i confronti con una società varia e spesso contraddittoria, capace di accettare e gestire un concetto difficile, quello della Fraternità allargata al mondo laico. Alcuni nomi eccellenti sono da tutti conosciuti: P. Nicola De Michelep-nicola-de-michele.jpg LEGGI, P. Gabriele Faniap-gabriele-fania.jpg LEGGI, P. Angelo MarracinoPadre-Marracino.jpg, P. Antonino Mariella, P. Francesco Taronna.
Il mio servizio a S. Matteo come direttore della Biblioteca, responsabile dei Beni Culturali e incaricato delle attività culturali è iniziato nel 1973. Ma tutto quel che è stato fatto dal 1973 al 19 giugno 2018 si lega ed emerge dalle scelte fatte già nella prima metà del sec. XX e tenacemente praticate fino ad oggi dalla Fraternità di S. Matteo insieme agli Amministratori e i cittadini di San Marco in Lamis. Alcune di queste linee di condotta sono succintamente narrate in questa lettera e nei tre Allegati. Visto che molti protagonisti di quegli anni non ci sono più, mi permetto di associare al mio anche il ringraziamento di tutti i Frati che dal 1905 sono vissuti in questo convento a servizio della comunità di San Marco.
E ora, un pò di storia. La storia pubblica della nostra biblioteca inizia nel 1942. La prima sede, posta all'ultimo piano del convento nell'ala settentrionale del convento, attualmente identificata come "ala Castrillo", era stata aperta nel 1942 dal P. Guardiano dell'epoca, P. Doroteo FortePadre-Doroteo-Forte.jpg che in seguito scrisse opere fondamentali sulla storia della nostra Provincia Monastica.
P. Doroteo Forte.
P. Doroteo Forte.
Doroteo aveva un eccellente consigliere, il prof. Pasquale Socciopasquale-soccio.jpg che fino alla morte è stato uno dei più efficienti e ascoltati numi tutelari di S. Matteo. Il prof. Soccio convinse la Fraternità di S. Matteo a riconsiderare in termini più moderni le prospettive di vita tracciate dallo stesso S. Francesco: non lavorare solo per il proprio bene spirituale, ma et aliis proficere, far del bene anche agli altri. Si giustificava così la decisione della Fraternità di mettere a disposizione di tutta la Comunità la biblioteca e tutte le proprie capacità culturali, che non erano piccole, né poche.
Una cartolina con autografo di P. Scaramuzzi.
Una cartolina con autografo di P. Scaramuzzi.
Per la prima volta nella vita dei Frati della nostra Provincia Monastica il consiglio di S. Francesco si sviluppava nell'ampia area di un umanesimo assetato di sapere le cose di Dio intrise di concretezza esistenziale. L'opera di misericordia istruire gli ignoranti, così cara a P. Michelangelo Maniconedottrina-pacifica-350.jpg, si articola certo con l'omelia e la catechesi, ma anche con l'adeguata conoscenza delle secolari stratificazioni culturali e delle prospettive derivanti.
Il discorso inaugurale fu tenuto da P. Diomede Scaramuzzipadre-diomede-scaramuzzi-03.jpg di San Giovanni Rotondo. P. Doroteo Forte, coinvolse anche l'Amministrazione comunale di Rignano Garganico, sua città natale, poiché la Biblioteca di S. Matteo sarebbe stata intitolata a P. Antonio Maria FaniaLibro-P.Antonio-Fania.jpg, pure di Rignano.
Nel 1944 i locali della biblioteca, insieme a buona parte del convento, furono devastati dallo scoppio delle bombe trasportate da una aereo inglese caduto nelle vicinanze. I lavori di riparazione, fra cui i vetri di tutto il convento, furono eseguiti col contributo del Comune e di molte famiglie sammarchesi. Contribuirono anche alcune centinaia di soldati americani e inglesi delle truppe di occupazione. Uno dei sammarchesi più attivi fu il sig. Biagio De Lullo [Su questo web è presente una sua testimonianza, LEGGI, NdR], chiamato Biasuccio, poi Frate Pasquale De Lullo, il quale raccolse 1.250 di Am-Lire da famiglie di San Marco.
Nel 1963 la nuova Fraternità composta da P. Angelo Marracino, P. Nicola De Michele e P. Antonino Mariella ristrutturò i locali, rinnovò la scaffalatura di legno e tutta l'attrezzatura necessaria. Per motivi di organizzazione interna il pubblico potè accedere solo su appuntamento. Ma il luogo era malsano e il reparto che ospitava la biblioteca verso il 1966 era già in condizioni pietose non avendo resistito alle tempeste invernali e alla poca manutenzione dovuta alla scarsa economia del convento.

Hai mai visto gli ex voto di san Matteo? Conosci Giovanni Gelsomino?