www.appenninoreggiano.it/it/scheda/cerreto-alpi del 7 marzo 2023 Cerreto Alpi CCerreto Alpierreto Alpi conserva un centro storico di grande interesse architettonico. L'abitato è articolato in tre grossi nuclei di abitazioni denominati rispettivamente la Piazza, Stette, Cà Furloni, che occupano la sommità di una stretta costa arenacea incuneata alla confluenza tra il canale Cerretano e il fiume Secchia. Il borgo è a breve distanza dalla Toscana, il cui idioma influenza il dialetto locale. A Stette una antica costruzione reca ancora il nome di "Casa del Capitano", in memoria forse della guarnigione ducale che vi era alloggiata per controllare il vicino passo. La particolare posizione geografica ha sempre condizionato la vita del paese e la memoria dell'antica strada per la Lunigiana rimane in mulattiere selciate, costellate di secolari maestà rupestri, che varcavano l'orrido degli "Schiocchi", ed in alcuni fabbricati del paese. Tra questi ultimi una secentesca taverna sul cui paramento si osserva un concio con incisa la dicitura:"gonfio v'aspetto e non però satollo, sazio vi rendo ma poi ben affamato". Il patrimonio architettonico di Cerreto Alpi consta di caratteristici edifici a due acque con manto di copertura in lastre, dette localmente "piagne". Numerose piccole corti selciate, con annesse logge, danno movimento agli edifici cui si accede attraversando sottopassi ad arco abbassato. Gli edifici sono raccolti, addossati e distribuiti in modo da opporsi efficacemente agli avversi elementi, con numerosi passaggi coperti e strette vie lastricate ai lati delle quali si innalzano numerosi tabernacoli con pregevoli bassorilievi in marmo. Abili artisti probabilmente toscani vi hanno raffigurato le immagini dei santi più venerati quali Sant'Antonio e la Beata Vergine e vi appare spesso una sigla familiare ed il millesimo. Dalle abitazioni che si affacciano lungo le vie spiccano numerosi portali con arco a tutto sesto, sormontati da cuspidi incise del secolo XVIII-XIX e finestre riquadrate in arenaria finemente zigrinata. Nei vasti boschi di castagno, vicini al paese, si innalzano ancora alcuni metati (essiccatoi per castagne) del sec. XVII. www.comune.ventasso.re Cerreto Alpi Veduta di Cerreto AlpiIl più antico borgo del comune si trova oltre gli “Schiocchi”, sulla sponda destra del Secchia. Risulta donato dalla regina Cunegonda nell’835 e nel secolo XI divenne proprietà dei Vallisneri. A lungo conteso con i Da Dallo, passò infine agli estensi nel XV secolo, rimanendo sotto il loro dominio sino all’Unità d’Italia. L’abitato è diviso in tre nuclei di fabbricati: il primo, certamente il più antico, è arroccato attorno alla chiesa parrocchiale; gli altri due sono invece situati alla destra idrografica del Canale Cerretano e sulla sommità del colle che sovrasta l’abitato. Le tecniche costruttive dell’alto appennino: manto di copertura che originariamente era costituito da lastre di pietra o paglia di segale, edifici di piccole dimensioni disposti su due livelli, piccole aie lastricate, murature eterogenee in pietra con rinforzi d’angolo in blocchi ben squadrati di arenaria, portali e finestre in arenaria appenninica, di pregevole qualità artistica; piccole finestre e numerose immagini sacre in marmo apuano situate in vari punti dell’abitato. Gli edifici sono infatti strettamente addossati in modo da assicurare una efficace protezione nei confronti delle avversità climatiche. All’interno sono notabili i sedili lapidei del coro, risalenti al 1664. Si segnala infine il vecchio mulino di Cerreto, risalente agli inizi del XIX secolo e oggetto di un recente pregevole recupero a cura del Parco del Gigante che ne ha fatto sede in un proprio centro visita.
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