V
Era la prima volta che potevo vederla a due passi, e io mi misi a osservarla ben bene.
Aveva pelle scura e rugosa, e capelli color grigiopassera e vene dure e sporgenti come neanche un uomo le ha. E se una pianta può in qualche modo servire a dar l’idea di un cristiano, bene, un vecchio ulivo di fosso è quel che ci vuole per lei. Aggiungeteci poi due orecchini di rame e un grembiule nero alla vita ed ai piedi qualcosa come i due zoccoli più curiosi del mondo. E aggiungeteci anche una cert’aria di bestia selvatica o di bambino viziato o magari di tutti e due insieme. Eccola qui in due parole. A vederla così, mi pareva che ormai né stanchezza né noia potessero più qualche cosa su lei: si lasciava vivere e basta, ecco tutto.
Le indicai con una mano la sedia. Ma lei sorrise in maniera selvatica e abbassò un po’ la testa e s’avvicinò allo scrittoio.
"Ecco" cominciò un po’ indecisa "intanto, lei non mi conosce neanche ..."
"Beh" l’interruppi io sorridendo. "Da un po’ di tempo non spira troppo buon’aria per noi, questo è un fatto. Ma a questo punto non siamo ancora arrivati, mi pare”.
E lo dissi in tono da farle capire che tutto quel che di un uomo un altr’uomo può venire a sapere, nome, strada, mestiere e altro ancora, io ero venuto a saperlo da un pezzo. Tutto il resto lo aspettavo proprio da lei.
"Dicevo" precisò ad occhi obliqui "che io non mi sono mai fatta vedere qui prima d’oggi ..."
Tutto sommato un bel tipo: tipo ostinazione mansueta, capite? e per un prete tutt’altro che facile.
Pensai che fare un poco il signore in questo caso non dovesse guastare per niente.
"Beh, l’inverno è all’uscio, e c’è un mucchio di cose da fare: e per voi peggio ancora, suppongo … Chi vi dice di venire in parrocchia? L’importante è non perdere il numero. Può sempre venir buono, ecco tutto".
"E io non l’ho perso" disse lei dopo un po’ sorridendo, come se usare le mie stesse parole fosse bere al mio stesso bicchiere. La confidenza le parve già troppo forte.
"E bene che avete fatto. Altroché. Voglio sperare che vi possa venir buono sul serio".
Neanche adesso si decise a parlare. Né più né meno un bambino, vi dico. E allora, per farle svuotar tutto il sacco, pensai che non c’era altro mezzo che fare come se lei nemmeno ci fosse. Lì, sullo scrittoio, c’era un lunario di cinque o sei anni passati, e io lo presi e mi misi a sfogliarlo e a guardare come fosse gran che.
"Ecco qui" mi dicevo "la vecchia non ha ancora parlato, e può darsi che si faccia ancora pregare e pregare e dica ancora di no per un anno. E più tarda a parlare, più è segno che la cosa è importante. Più è segno che la cosa è importante, lo so: fino a qui riesco ancora ad arrivarci. Ma ho gran paura sul serio di non poter servir più per un caso del genere. Tutto questo è un’altra lingua per me … Sagre, olii santi, un matrimonio alla buona, ecco il mio pane oramai".
E pensai a quel che ero a vent’anni, quando leggevo di tutto, e su una frase dei Padri riuscivo a parlare qualcosa come un’ora, due ore e anche più, e nel Seminario per giunta mi chiamavano il Doctor Ironicus; e intanto provavo quel che prova l’amico che si ferma con la sua mercanzia a una locanda di strada maestra, e lì viene a sapere che ha sbagliato paese e deve tornarsene indietro: ma ormai è tardi, già cala la sera, e la gente ritorna dai campi e gli avventori sotto la pergola cominciano allegramente col vino.
"Sono venuta per una domanda" si fece animo lei.
Neanche allora volli alzare la testa. Ma la vecchia non disse di più. Indugiava ancora: non scendeva dal ramo.
Per conto mio ripigliai a sfogliare il lunario e a guardare pesci e montoni e tutti quei consigli sui raccolti e le semine. "Che aspetti pure un altr’anno, se vuole. Un prete che ha fretta" pensavo "non vale più della sua tonaca vecchia".
"Ecco" aprì finalmente la bocca "io volevo domandare nient’altro che questo ..."
Io guardavo il lunario e tacevo. Per un poco ritacque anche lei. Dal sentiero di monte arrivò l’abbaiare di un cane. E poi di due o tre cani. E poi il rumore dei campanacci di bronzo. I primi greggi tornavan dai pascoli.
"È vero o no che anche voi … sì, la Chiesa … ammette che due che si sono sposati possono anche dividersi, e uno è libero poi di sposare chi vuole?"
Capitolo V
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