Piante arboree della Difesa
Pioppo canadese In evidenza
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Pinciara, luglio 93. Pioppo canadese
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Nome scientifico
Populus x canadensis Moench o Populus euroamericana (Dodie) Guinier (Salicaceae). In dialetto è detto "Piòppe"
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Albero
- alto sino a 30 m;
- chioma arrotondata, espansa e densa -
Corteccia
- grigiastra;
- screpolata profondamente nel senso della lunghezza da adulto -
Foglie
- triangolari o detoidi;
- picciuolo lungo 2/3 della foglia e non appiattito;
- più grandi di quelle dei pioppi europei: 8-15 cm;
- con 2 ghiandole ai lati del picciuolo nella pagina superiore;
- le giovanili spesso colorate in rosso;
- margine traslucido;
- glabre sulle due facce -
Gemme
- glabre;
- pelose e non vischiose nei P.P. bianco e tremulo;
- pelose e vischiose nel Pioppo nero -
Fiori
- Pianta dioica con fiori portati sul legno dell'anno precedente e apparenti prima delle foglie;
- fiori maschili: in amenti eretti, corti e tozzi;
- fiori femminili in amenti pendenti, lunghi e lassi;
- fecondazione anemofila -
Frutti
- Capsula contenente semi che maturano prima del completo sviluppo delle foglie e portanti un filamento che costituisce il cotone
Noce In evidenza
Caratteristiche
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Boschetto sotto il Convento di S. Matteo, luglio 93. Noce: foglie e frutti
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Nome scientifico
Juglans regia L. (Juglandaceae). In dialetto è detto "Nóce"
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Albero
- alto 20 mt.;
- fusto diritto ma non troppo alto perché presto diviso in branche principali;
- chioma arrotondata;
- longevo -
Corteccia
- liscia;
- grigio-chiara;
- negli adulti ha screpolature nel senso della lunghezza -
Foglie
- caduche;
- alterne;
- composte;
- impari/pennate;
- lunghe 30 cm;
- con lungo picciolo a base ingrossata e senza stipole;
- foglioline:
• 5-9,
• obovate o ovali,
• a margine intero,
• apice acuminato,
• vellutate da giovani,
• verde-scure di sopra, verde-chiare di sotto,
• quasi sessili eccetto la terminale, picciolata e più grande delle altre -
Gemme
- ramuli terminanti con 3 gemme, una centrale grossa, due laterali piccole;
- lanuginose -
Fiori
- Pianta monoica con:
• fiori maschili:
- in amenti lunghi 5-15 cm e larghi 1;
- sessili e penduli;
- verde-brunastri;
- portati sul legno dell'anno precedente prima delle foglie;
• fiori femminili:
- portati da 1 a 4 in cima ai germogli dell'anno contemporaneamente alle foglie;
• fecondazione anemofiia da aprile a maggio -
Frutti
- Noce:
- globosa, un po' allungata;
- lunga 2,5-4 cm, larga 2-3:
- esocarpo (mallo)carnoso e nero a maturità;
- endocarpo legnoso che si divide in due;
- seme (gheriglio) diviso in 4 lobi irregolari, commestibile e ricoperto di una sottile pellicola oleosa -
Aneddoto
Il Noce e il contadino
Una banda di ladri si riunì sotto un Noce per discutere delle prossime ruberie. 'Per prima cosa uccideremo il contadino e il figlio' propose quello che sembrava essere il più autorevole. 'Poi porteremo via tutti gli animali e, infine, faremo così, così e così'.
'Va bene!', risposero i ladri. 'Il capo sei tu'. 'Accidenti!', esclamò il Noce. 'Bisogna avvertire il padrone'.
Proprio in quel momento quest'ultimo, parlando alla consorte, stava dirigendosi verso l'albero.
'Moglie mia', le diceva, 'ormai nostro figlio ha quindici anni ed è tempo di pensare al suo futuro. Toglieremo il Noce, lo faremo stagionare e ne ricaveremo legname per i mobili, in tal modo potrà sposarsi'. Il Noce, a sentire quelle parole, inorridì. 'Bel ringraziamento per l'avvertimento che avrei dovuto darti!', pensò. 'Mi conviene starmene zitto: se i ladri ammazzano te, io riesco a farla franca, Mors tua, vita mea! (Morte tua, vita mia!)'.
Olmo montano In evidenza
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Foto tratta da Wikipedia
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Nome scientifico
Ulmus montana With o Ulmus glabra o Ulmus scabra Miller (Ulmaceae). In dialetto è detto "Ulme"
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Albero
- meno longevo del campestre;
- meno alto: 20 mt;
- non pollonante -
Ramuli
- disordinati e sparsi
- pubescenti -
Corteccia
- da giovane:
• grigia;
• liscia;
- da adullo:
• grigiastra,
• scura,
• poco screpolata, quasi liscia donde il nome di Ulmus glabra; -
Foglie
- semplici;
- caduche;
- alterne;
- più grandi del campestre (9x4 cm ea nche più);
- a base asimmetrica con orecchietta dal lato più lungo;
- picciuolo: 1 cm e peloso;
- doppiamente dentate;
- ovali o elittiche;
- acute all'estremità;
- pagina superiore molto ruvida (la più ruvida tra gli olmi);
- pagina inferiore ruvida e pubescente -
Gemme
- più grandi del campestre
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Fiori
- sessili;
- in fascetti ascellari (glomeruli);
- ermafroditi;
- rossastri;
- fioritura: marzo-aprile -
Frutti
- samara un po' allungata o rotonda;
- diametro: 2-3 cm;
- privi di peduncolo;
- seme al centro dell'ala;
- smarginatura che non arriva al seme
Olmo campestre In evidenza
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Lammia Nuova, ottobre 95. Olmi campestri
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Nome scientifico
Ulmus campestris L. o Ulmus carpinifolia Suckovo, Ulmus minor Miller (Ulmaceae). In dialetto è detto "Pane còtte"
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Albero
- longevo (anche 500 anni);
- alto 30 m e più;
- diametro sino a 2 mt. talora 3;
- fusto diritto con grossi rami che formano una chioma densa, rotonda e un po' allungata;
- emette polloni -
Corteccia
- da giovane: liscia,grigio-scura;
- da adulto:
• brunastra
• screpolata di più nel senso della lunghezza
• con macchie gialle e bianche date dai licheni
- ramuli:
• quasi distinti;
• pubescenti;
• talora con ali suberose -
Foglie
- semplici;
- caduche;
- alterne;
- 2-10 cm x 1.5-5 cm;
- a base asimmetrica con, dal lato più lungo, un'orecchietta che ricopre il peduncolo in parte;
- brevemente picciolate (1 cm non peloso);
- doppiamente dentate;
- ovali o elittiche;
- appuntite;
- pagina superiore scabra e lucida;
- pagina inferiore gialla con peli biancastri alle ascelle delle nervature -
Gemme
- pelose;
- ricoperte di aghi;
- appuntite;
- piccole -
Fiori
- sessili;
- in fascetti ascellari (glomeruli);
- ermafroditi;
- rossastri;
- fioritura: marzo-aprile -
Frutti
- samara un po' allungata o rotonda;
- diametro: 2-3 cm;
- privi di peduncolo;
- seme non al centro dell'ala;
- rottura del margine dell'ala che arriva sino al seme;
- fruttificazione metà maggio -
Aneddoto
Il destino dell'Olmo campestre
Al tempo in cui in Italia comandava ancora il re, i contadini dell'Emilia usavano dare la Vite in sposa all'Olmo campestre che si rivelava un ottimo marito perché, oltre a sostenere i tralci della moglie, ne migliorava la qualità dell'uva. Gli altri alberi, anch'essi innamorati della Vite e per niente rassegnati a rimanere scapoli in eterno, sapete cosa fecero? Si recarono sul Gargano, a S. Nicandro, da sempre terra di maghi e di streghe.
Il mago dell'epoca, interpellato, si rinchiuse nella sua caverna per una notte intera a preparare una potente fattura. All'alba del giorno dopo, col viso stralunato che lo faceva sembrare ancora più vecchio e sporco del solito, si avvicinò ai suoi visitatori porgendogli un piccolo insetto che aveva messo a contatto con le spore di uno strano fungo.
"Ecco!", gli disse. "Prendetelo e mettetelo su un ramo del vostro nemico. Quando lo vorrò, esigerò il mio compenso".
Gli altri alberi fecero come gli era stato detto: misero l'insetto su un ramo dell'Olmo e aspettarono. In breve quasi tutti gli Olmi campestri si ammalarono e morirono di grafiosi, una malattia che li colpisce anche adesso. Al loro posto i contadini maritarono la Vite con Aceri, Pioppi, Ciliegi e molte altre specie di alberi da frutto.
Robinia In evidenza
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Strada per il Convento di S. Matteo, luglio 93. Robinia
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Nome scientifico
Robinia pseudacacia L. (Leguminosae). In dialetto è detta 'Pane 'mpusse'
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Albero
- alto 20 m;
- rami dotati di robuste spine;
-molto pollonante;
- chioma espansa e arrotondata -
Corteccia
-da giovane grigia e compatta;
-da adulto: grigio-brunastra con fessurazioni longitudinali e cordoni a volte anastomosati tra loro -
Foglie
- caduche;
- composte;
- imparipennate;
- con stipole divenule aguzze spine di 2 cm;
- lunghe 20-30 cm;
- foglioline:
• 6-10 paia
• con breve picciuolo
• elissoidali
• lunghe 4 cm, larghe 2,5 cm
• a margine intero
• verde- pallide nella pagina superiore, più chiare in quella inferiore
• glabre -
Fiori
in racemi:
• penduli
• ascellari
• lunghi 10-20cm.
• a base fogliosa
- fortemente odorosi;
- bianchi;
- papilionacei;
- fioritura: maggio-luglio -
Frutti
- legumi;
- lunghi 5-10 cm;
- appiattiti;
- rossiccio-brunastri;
- con semi:
• 4-10;
• neri;
• a forma di rene
Ailanto In evidenza
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Scarpata sotto il Convento di S. Matteo, ottobre '95. Giovani fusticini di Ailanto; sulla destra, si nota un tronco più consistente
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Nome scientifico
Ailanthus glandulosa Desf o A. altissima Mill. (Simarubaceae). In dialetto è detto "Sckuppettòne"
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Albero
-alto 20-25 m;
-portamento elegante con chioma densa e ombrosa;
-emette molti polloni -
Corteccia
- liscia;
- grigio-chiara;
- presenza di strie nel senso della lunghezza -
Foglie
- caduche;
- alterne;
- impari/pennate;
- lunghe 20-100 cm;
- con 6-32 paia di foglioline picciolate e inserite sul rachide rosso con un angolo poco acuto, lunghe 5-7 cm, larghe 2-4;
- lamina:
• a base tronca
• con margine intero
• con apice acuminato
• verde-scura di sopra più chiara di sotto
• con 1-3 denti per ogni lato
• emanante odore fetido se stropicciata -
Gemme
- rosse
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Fiori
- poligami (maschili e ermafroditi);
- in ampie infiorescenze a pannocchia terminali;
- fioritura: maggio-luglio -
Frutti
-samara:
• dotata di 2 ali;
• lanceolata;
• con seme centrale, rotondo e schiacciato;
• rossastra o giallastra -
Aneddoto
L'Ailanto, il Pino e gli altri alberi
A un convegno dove partecipavano tutte le piante della Difesa, così dicevano gli altri alberi:
"Voi Ailanti siete come i Marocchini: quando arrivate in un posto, vi piazzate e non c'è verso di sradicarvi ".
"Tutte dicerie", rispose I'Ailanto. "Noi ci mettiamo nei posti che non vuole nessuno, quelli lungo le strade, brutti e pericolosi. La verità, invece, è che voi usate due pesi e due misure. Noi siamo stranieri e non lo possiamo negare, ma anche i Pini, che non appartengono al Castanetum, sono degli immigrati. Solo che essi sono trattati in modo diverso".
"Ma loro", disse un Pioppo tremolo guardando verso i due Pini presenti, "sono dei tecnici: vengono, ci preparano il terreno e, alla fine, si lasciano sostituire in buon ordine. E poi, hanno tutti il visto d'entrata. Non sono clandestini come voi". "Siamo tutti figli di Dio", disse con tono grave un Pino austriaco prendendo la parola, "e ci dobbiamo considerare come fratelli. Ognuno di noi ha il diritto di vivere, ma dobbiamo rispettare anche i diritti degli altri". "Bella scoperta!", obiettò l'Ailanto. "Qui si tratta di vedere le cose come sono. Voi Pini venite in massa, occupate metà bosco, siete protetti da recinti contro il pascolo e guardati d'estate contro gli incendi e venite a parlare a noi di diritti. A noi che non ci considera nessuno. Eppure, tra l'altro, siamo anche di origine nobile: non per niente, modestamente, ci chiamiamo Altissimi", aggiunse. Quindi, continuò:
"Noi non ci addentriamo mai nel bosco. Ci accontentiamo di spazi rifiutati da tutti e, quando li occupiamo, ce ne dicono di tutti i colori passando anche alle mani, cantonieri in testa. I quali, non appena spuntiamo su un ciglio della strada, fanno a gara a darcele di santa ragione".
Tiglio In evidenza
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Strada per il Convento di S. Matteo, settembre. Foglie di Tiglio comune con le infruttescenze che fuoriescono dalle brattee gialle
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Nome scientifico
Detto anche Tiglio Riccio (Tilia cordata Mill.). C'è anche il Tilia vulgaris che è un ibrido tra le due specie
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Albero
- alto 30-40m;
- longevo (fino a 500 anni);
- fusto slanciato e chioma allungata;
- tronco sino a 2 mt. di diametro -
Corteccia
- da giovane liscia e bruna;
- da adulto screpolala longitudinalmente ma non squamosa;
- nerastra -
Foglie
- caduche;
- alterne;
- semplici;
- picciuolo 2-5 cm;
- lamina:
• verde scura anche nella pagina inferiore dove è pubescente;
• lunga 10 cm, larga 8;
• con peli bianchi all'ascella delle nervature;
• nervi terziari paralleli -
Gemme
- pelose;
- con 3 squame delle quali la terza ricopre tutta la gemma -
Fiori
- gialli;
- odorosi;
- in fascetti ascellari di 2-5;
- più grandi del Tiglio selvatico;
- inseriti su di un peduncolo sul quale è attaccata per metà una brattea gialla e membranacea;
- 20-45 stami;
- fioritura verso la fine di giugno;
- fecondazione entomofila -
Frutti
- noce con un solo seme più o meno rotonda;
- più grande del Tiglio selvatico;
- con 5 costole sporgenti -
Aneddoto
Il Tiglio e l'innamorato
In un angolo appartato e riparato dai venti viveva un Tiglio, riparo egli stesso, di giorno, degli anziani dai raggi del sole e, di sera, riparo degli innamorati dagli sguardi indiscreti.
Tra i frequentatori di quel posto c'era un giovanotto, ladruncolo a tempo perso, però di recente tornato sulla retta via, convinto dalla sua bella. Questo aveva il vezzo di incidere sulla corteccia del Tiglio, sotto il nome suo e di colei per la quale spasimava, il giorno e l'ora degli incontri serali. Tutto filava liscio ma un giorno venne portato in prigione dai Carabinieri. Era accusato di furto e la risoluta testimonianza di un signore lo inchiodava ad una grave responsabilità.
A nulla valsero le proteste del giovane die, pertanto, fu portato davanti al giudice. Ormai si era rassegnato ad un'ingiusta condanna quando, udendo l'ora in cui era stato commesso il reato, si ricordò che, proprio a quell'ora, era stato con la sua ragazza sotto il Tiglio. Subito l'accusato informò della circostanza il giudice che, immediatamente, mandò le guardie a fare una verifica. Si capì allora che il ladro non era lui e venne scarcerato. Per riconoscenza, il giovane fece piantare nel suo paese cinque alberi di Tiglio.
Cipresso comune In evidenza
Caratteristiche
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Pinetina, luglio 93. Varie forme di Cipresso. Sulla sinistra quella fastigiata, sulla destra quella orizzontale e al centro forme intermedie
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Nome scientifico
Cupressus sempervirens L. (Cupressaceae). In dialetto è indicato con il nome generico di "Ciprèsse"
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Albero
- di grande longevità (sino ai 2000 anni);
- alto circa 30 m;
- portamento slanciato e tronco colonnare;
- forma piramidale, orizzontale o intermedia tra le due -
Corteccia
- di aspetto fibroso;
- grigio-bruna;
- molto fessurata longitudinalmente -
Foglie
- piccole, a squame e addossate le une alle altre;
- disposte su 4 file a due a due opposte;
- verde-scure;
- ottuse, un po' concresciute coi ramuli;
- con ghiandole resinose emananti un forte odore se strofinate -
Gemme
- lunghe circa 20 mm.;
- biancastre;
- ovali, tozze, appuntite;
- resinose -
Fiori
- maschili: riuniti in piccoli amenti gialli alle estremità di getti laterali;
- femminili: globosi, di color verde e tinti di rosa-violetto, portati su ramuli corti;
- fioritura: febbraio-maggio -
Frutti
Strobili o Coni
- solitari o a gruppetti;
- lunghi 4 cm larghi 2-3;
- grigiastri e, a maturazione, marrone-chiari;
- lucidi e formati da circa 12 squame a forma di scudo dotate al centro di un umbone con un mucrone;
- si formano nel 1. anno;
- i semi, che maturano al 2. anno, sono sotto le squame e in numero di circa 15. Sono di 0,5 cm. neri e con ala stretta -
Aneddoto
Il Cipresso e il Pioppo
Un Cipresso maschio passeggiava nervosamente davanti al bagno di casa sua. Ogni tanto, spazientito, bussando con foga alla porta, chiedeva ad alta voce. "Hai finito?"
Dall'altra parte sua sorella, un Cipresso femmina, stava preparandosi per l'occasione. Tra poco ci sarebbe stato un matrimonio e voleva fare la sua bella figura. Per calmare il fratello, a intervalli, rispondeva: "Un attimo!, ho finito!".
"Ho finito! ho finito!", borbottava il Cipresso maschio. "E' da stamattina che lo stai dicendo, ma intanto non ti decidi a uscire". In giro tirava aria di festa. Due giovani Pioppi stavano convolando a nozze e tutti gli abitanti del bosco erano invitati. Ognuno andava a fare gli auguri agli sposi, davvero ben combinati. Lui alto e slanciato, più minuta lei, ma benfatta.
Finalmente arrivò il turno dei due Cipressi. "Formate una bella coppia", disse il Cipresso maschio anche a nome della sorella. "La natura è stata generosa con voi". "Vi ringraziamo per le parole gentili", disse il Pioppo femmina, cortese, ma fredda. "Quanto alla natura", aggiunse, "Se con noi è stata generosa, con voi Cipressi è stata sovrabbondante. Infatti, noi Pioppi siamo piante dioiche e siamo veramente divisi in maschi e femmine. Per cui, per avere dei figli dobbiamo per forza essere in due, al contrario di voi Cipressi che potete fare figli da soli".
"Hai ragione", rispose il Cipresso femmina. "L'uomo ci ha divisi in Cipresso maschio e Cipresso femmina solo per errore. In realtà, noi siamo piante monoiche e ognuna di noi, avendo gli organi riproduttori sia maschili che femminili, può moltiplicarsi da sola. Tuttavia, di questo, voi Pioppi non vi dovete rammaricare: se la natura ha deciso così, avrà avuto i suoi buoni motivi".
Pino nero In evidenza
Caratteristiche
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Lammia nuova, luglio 93. Nell'esemplare a sinistra si notano benissimo i rami inseriti a palchi.
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Nome scientifico
Pinus nigra J.F.Arnold. In dialetto è indicato con il nome generico di "Pine"
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Albero
- longevo;
- alto sino a 30 m;
- tozzo;
- molto rastremato;
- rami grossi e nodosi, verticillati eorizzontali;
- ramuli prima verde-gialli, poi bruni e ruvidi per le grosse cicatrici fogliari;
- molto resinoso -
Corteccia
- grigio scura;
- mollo screpolata e spessa;
- con squame piccole -
Foglie
Aghi
- persistenti;
- riunite a due a due in ciuffi alle estremità dei ramuli;
- lunghe 10-15 cm;
- avvolte da una guaina;
- appuntite e con bordi seghettati;
- grosse e rigide;
- diritte;
- verde-cupe;
- con inserzione perpendicolare -
Gemme
- lunghe circa 20 mm;
- biancastre;
- ovali, tozze, appuntite;
- resinose -
Fiori
- maschili: riuniti in amenti gialli, cilindrici e sessili;
- femminili: verdi e tinti di viola-rosso;
- con breve peduncolo;
- fioritura: da maggio a luglio -
Frutti
Strobili o Coni
- da soli o in gruppi di 2-4;
- sessili;
- brunastro-chiari;
- lucenti e non resinosi;
- conici covali;
- lunghi 7-8 cm. larghi 3;
- con unghia nera;
- composti dì squam quasi piane con orlo rotondo e umbone al centro;
- carena non tagliente o ottusa;
- maturano nel 2° anno;
- semi grigio-scuri e con ala di 2,5 cm. -
Aneddoto
I Pini litigiosi
Un gruppo di pini neri, a forza di frequentare cattive compagnie, salutati amici e parenti, decisero di darsi alla bella vita rapinando e saccheggiando tutto quello che potevano.
Un giorno capitarono nella villa di un signorotto dove rubarono degli oggetti preziosi: un bracciale d'argento, una collana di perle e un anello d'oro.
"Questo lo prendo io", disse uno dei compari.
"No! lo prendo io ", lo contrastò un altro.
"Io voglio l'anello", disse un terzo.
"L'anello lo voglio io", ribatté un quarto.
Insomma, lo voglio io, no! lo prendo io, non riuscivano a mettersi d'accordo. Il capo, un individuo grande e grosso che metteva paura solo a guardarlo, spazientito, sparò un colpo in aria e, rivolta la canna del fucile verso i suoi accoliti, stringendo le pupille e digrignando i denti, sibilò lentamente:
"Giacché non riuscite a mettervi d'accordo, facciamo a modo mio: prendo tutto io. Chi ha qualcosa da obbiettare parli ora o mai più".
Nessuno aprì bocca e ogni questione venne risolta.
Altro...
Pino d'Aleppo In evidenza
Caratteristiche
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Didascalia foto
Pinetina, luglio 93. Pino d'Aleppo aghi e strobili
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Nome scientifico
Pinus halepensis Mill. (Pinaceae). In dialetto è indicato con il nome generico di "Pine"
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Albero
- arriva a 150-200 anni;
- alto circa 20 mt.;
- tronco spesso contorto;
- chioma rada e poco regolare;
- rami e ramuli prima fulvo-chiari, poi grigio argentei, quasi bianchi;
- mollo resinoso -
Corteccia
- da giovane: grigiastra;
- da adulto: bruno-rossiccia e a grosse placche contornate da profonde screpolature -
Foglie
Oppure aghi
- persistenti;
- riunite a due a due in ciuffi alle estremità;
- lunghe 7-8 cm;
- avvolte da una guaina;
- sottili, acute, verde-chiaro -
Gemme
- acute e lunghe 7-8 mm;
- bruno-rossicce;
- apice incurvato;
- non resinose -
Fiori
- maschili: riuniti in amenti gialli e cilindrici tinti di rosso;
- femminili: verdi con sfumature violacee, portati su ramuli corti;
- fioritura: da marzo a maggio -
Frutti
Detti strobili o Coni
- da soli o a coppie e rivolti spesso verso il basso;
- peduncolo breve;
- rossastri o giallastri scuri;
- lucenti e privi di resina;
- conici o ad uovo, lunghi circa 10 cm, larghi 4;
- composti da squame piane, poco rilevate, con l'orlo tondeggiante e con umbone;
- senza carena trasversale;
- maturano al 2° anno;
- prima di cadere restano aperti sui rami per diversi anni;
- semi piccoli, rossastro-neri;
- con un'ala di 1,5-2 cm. -
Aneddoto
Il Pino d'Aleppo
Un Pino d'Aleppo, piantato sotto il convento di S. Matteo per abbellire la Statale, discuteva animatamente con un suo parente, un Pino domestico. "E tu saresti quello che non sopporta il freddo?", gli diceva il Pino domestico. "Quello che non si spinge mai oltre certe altitudini?" "Certo!", rispondeva il Pino d'Aleppo. "E lo confermo. A me piace il caldo e per questo, di solito, me ne sto vicino al mare, dove la temperatura è più mite. Se io mi trovo in questo posto, è perché mi ci hanno portato. Come ben saprai, noi alberi non abbiamo le gambe per andare dove vogliamo!". "Buona questa delle gambe!", esclamò ironico il Pino domestico. "Tu sei solo un gran chiacchierone: dici di non amare il freddo e intanto, a salute, proprio qui dove il freddo non scherza, stai meglio di me". "Vedi, caro mio", rispose il pino d'Aleppo, "ognuno di noi ha una corteccia sola e cerca di tenersela addosso il più stretta possibile. Che io cerchi di resistere con tutte le mie forze non significa che qui mi trovi a meraviglia". "E poi, stai pur sicuro", continuò, "che io non creperò mai di mia spontanea volontà per farti ammettere che in fondo avevo ragione".
Il Ciavardello In evidenza
Caratteristiche
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Foto
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Foglie e frutti. Sono visibili anche alcune gemme verdi
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Nome scientifico
Sorbus torminalis Crantz (Rosaceae). In dialetto è detto "Suluastrédde"
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Albero
- di piccole dimensioni;
- longevo (sino a 300 anni) -
Corteccia
- scura;
- a piccole squame -
Foglie
- caduche;
- semplici;
- alterne;
- con lungo picciuòlo;
- a base cordata;
- con 3-4 paiadi lobi a bordo seghettato;
- con lobo apicale acuminato;
- verde-lucide -
Gemme
- arrotondate;
- verdi;
- con squame lucenti -
Fiori
Pianta monoica con fiori:
- ermafroditi;
- bianchi;
- in corimbi eretti -
Frutti
- pomo obovato e a forma di ellissi;
- di colore marrone a maturazione;
- con 4 semi
Il Sambuco In evidenza
Caratteristiche
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Foto
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Didascalia foto
Foglie e frutti (nella foto immaturi e di colore verde)
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Nome scientifico
Sambucus nigra L. (Caprifoliaceae)
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Albero
- poco longevo;
- alto 7-8 mt. -
Corteccia
- da giovane verde e con lenticelle;
- da adulto grigio-bruno, verrucosa -
Foglie
- caduche;
- opposte;
- imparipennate con 2-3 paia di foglioline ovali, di 5-6 cm., seghettate, con apice acuminato, base cuneata e breve picciuòlo -
Gemme
- ovali;
- tozze -
Fiori
Pianta monoica con fiori ermafroditi in infiorescenze a ombrella portate all'estremità dei germogli tra due foglie e dotata di un lungo picciuòlo
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Frutti
- piccole drupe nere portate in ampie infruttescenze
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Aneddoto
Il Nocciòlo e il Sambuco
Dalle parti di Cardinale c'era un contadino che aveva piantato nel suo orto un Nocciòlo e un Sambuco. Mai avrebbe potuto immaginare che i due alberi passassero il tempo a bisticciare tra di loro.
"L'uomo mi tiene in gran conto perché gli dò le nocciole", diceva il primo. E il Sambuco rispondeva:
"Anch'io gli dò i miei frutti che sono piccoli e neri, ma numerosi e pieni di succo".
"Però io ho un portamento cespuglioso e ho diversi fusti", continuava il Nocciòlo.
"E io dò molta ombra", ribatteva il Sambuco.
Mentre i due rivali così parlavano, arrivò il figlio del padrone. Il padre gli aveva ordinato di tagliare un po' di legna per il camino e di dare una sistematina agli ortaggi. Il ragazzo, senza pensarci due volte, zac!, tagliò un fusto di Nocciòlo per la legna e, zac!, un paio di rami di Sambuco che ombreggiavano troppo le verdure, forse proprio dove i due alberi avevano la lingua.
