Quando invece in un posto si introducono piante che provengono da altri orizzonti o piante che, pur appartenendo al medesimo orizzonte non sono indigene, ben presto a loro carico comincia a manifestarsi una serie di inconvenienti: crescita stentata, attacchi da insetti e funghi, eccetera. Dunque, a ciascuno il suo.
Quando invece per particolari motivi (rusticità, elevato ritmo di accrescimento, ecc.) vogliamo introdurre in una data zona delle piante che lì non si trovano, dobbiamo cercare di inserire specie che nelle zone di provenienza vivono in condizioni che si avvicinano a quelle da rimboschire.
Facciamo un esempio. Se ci troviamo in una zona del basso Castanetum e per di più esposta a Sud (Pinetina di fronte ai Santi Medici), volendo introdurre delle Conifere, pianteremo i Pini d'Aleppo che provengono dal Lauretum e non i Pini neri che, provenendo dal Fagetum, invece si troveranno meglio nelle parti alte del Castanetum, che sono più vicine al Fagetum (Antenne).
Alle Antenne invece il Pino d'Aleppo si troverà male mentre vegeterà meglio il Pino nero. Andarci per credere!
Viene da chiedersi: perché una data specie si è evoluta in un posto e non in un altro che pure presenta le stesse caratteristiche? La risposta è che una specie in un dato posto è il risultato di milioni di anni di evoluzione, cioè di lotte e di adattamenti successivi alle modificazioni intervenute nell'ambiente. Inoltre, due posti non sono mai perfettamente uguali: le variazioni ci sono e anche se sono minime, sono importanti. Esse manifestano la loro importanza non nelle situazioni normali, ma in quelle critiche quando cioè le piante sono sottoposte a stress, di qualsiasi genere. E' in situazioni simili che le piante dimostrano la loro capacità di resistenza. In ogni caso, se in una zona si è sviluppata una specie, non è facile che essa venga soppiantata da altre specie perché c'è una fortissima lotta per la sopravvivenza.
Tuttavia, ci sono delle specie che hanno una grande capacità di competere (magari derivatagli dal fatto che si accontentano di pochissimo e vivono dove altre soccomberebbero) e allora si affermano anche in zone non di origine. Altre specie, invece, per sopravvivere hanno bisogno di cure da parte dell'uomo. Non appena esse cessano, la vegetazione spontanea del posto in breve prende il sopravvento. In questo caso si tratta soprattutto di specie di interesse agronomico o ornamentale che vengono coltivate dall'uomo al fine di ricavare un aumento del reddito o un miglioramento di carattere estetico.
La resistenza all'ambiente
Un'attempata zitellona che veleggiava verso le cento primavere, si lamentava con la vecchia madre gravata da un'età piuttosto indefinita.
"Ah!, cara mammina!', diceva. "Purtroppo non abbiamo più la capacità di adattamento dei tempi antichi".
Domanda dell'autore alla zitellona: "Ma quanto vuoi campare?"