Riassumendo dunque ciò che ho detto, né i Re, né i ladri, né i derubati possono sentirsi offesi dalla mia predica, perché porta del bene a tutti. Fa bene ai derubati, perché riceveranno restituzione di quanto avevano perduto; fa bene ai Re, perché essi senza alcuna perdita, anzi con vantaggio dell'erario, scaricheranno le loro coscienze; e in fine i ladri, che sembrano essere i più pregiudicati, sono quelli che ne beneficeranno maggiormente.
O rubano con intenzione di restituire, oppure no. Se lo fecero con intenzione di restituire, lo facciano come ho detto io. Se lo fecero senza questa intenzione, potranno far subito conto di andare all'inferno, e non possono esser così ciechi da preferire l'inferno al paradiso. Forse l'unica cosa che li trattiene è il pensiero di esser spogliati, così come loro spogliarono gli altri; ma come le loro vittime furono obbligate a sopportare per forza, essi sopportino e se ne facciano un merito.
C'è forse qualcuno che salvatosi da un naufragio, a nuoto e senza neppur abiti addosso, non si consideri assai fortunato, tanto da far dipingere su una tavoletta la sua avventura e di metterla come ex-voto sopra un altare? L'uomo di buon senno - dice lo Spirito Santo - darà tutti i suoi averi per salvare la vita. Con quanto maggior entusiasmo darà i denari che non sono suoi, e per salvare non la vita temporale, ma addirittura la vita eterna? Uno che fosse condannato a morte o al rogo non si considererebbe fortunatissimo se gli venisse offerto di cambiare la sua pena dando invece in pagamento tutto quanto possiede? Si immagini ciascuno di essere prossimo a morte, con il fuoco dell'inferno a portata di mano, e vedrà se il mio non è un buon consiglio! Se sono le vostre mani o i vostri piedi a farvi peccare, tagliateli; se sono i vostri occhi, strappateli dall'orbita - dice Cristo - perché è meglio andare in paradiso monco, senza piedi o cieco, piuttosto che andare all'inferno con tutte le membra intere.
O Re dei Re, o Signore dei Signori, che siete morto in croce tra due ladri per redimere il furto del primo Adamo e per introdurre il Buon Ladrone in paradiso, ammaestrate col vostro esempio i Re e i ladri, affinché si salvino, e ispirate i Re con la vostra grazia, affinché non eleggano più ladri, non chiudano più gli occhi sulle malefatte dei ladri, non siano consenzienti alle loro ruberie, non continuino ad allevare i ladri accanto a sé; in modo che siano impedite le ruberie future e siano risarcite quelle passate con una doverosa restituzione; in modo che, invece di essere i ladri a portare i Re all'inferno - come ora purtroppo avviene - siano i Re a portare i ladri insieme con loro in paradiso, come voi avete fatto nell'episodio che oggi abbiamo meditato: Hodie mecum eris in paradiso.