Applausi al ladro Giuda Iscariota della Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia.
E chi lo chiamò cosi? Si fu dapprima un ex-deputato del Regno d'Italia, Petruccelli della Gattina, il quale scrisse in francese un volume di 479 pagine in 8 intitolato: Le Memorie di Giuda. E si fu di poi la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia in due appendici stampate nei numeri 89 e 90 dei 29 e 30 marzo 1868.
E poco dopo: "Il pensiero della servitù della patria non lascia tregua all'animo ardente e patriottico di Giuda... Egli si fa centro a tutte le aspirazioni dei suoi concittadini".
E la Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia osava dire che il libro del Petrucelli era una storia critica! Non ci mancherebbe altro che vedessimo Giuda Iscariota invocato come protettore dell'Italia redenta!...
O Dante, che pur sei tanto acclamato dagli Italianissimi, non fremi all'udir queste infamie? Ammirando tormenti, tormentati e tormentatori d'ogni maniera, tu scendesti nell'inferno fino alla Giudecca, luogo dove ha sede lo stesso Lucifero, e là trovasti Giuda, e cantasti:
Quell'anima lassù, che ha maggior pena,
È Giuda Iscariotto,
Che il capo ha dentro e fuor le gambe mena.
Ma sapete che cosa avverrà a coloro che lodano Giuda Iscariota? Tardi o tosto scendendo nell'inferno riceveranno da lui il bacio che ha ricevuto da Satana quando “gli rese il bacio che aveva dato a Cristo”.