C.Cattaneo-G.Visconti-Venosta
1904 - Carlo Cattaneo - Giovanni Visconti-Venosta
Giovanni Visconti Venosta, Ricordi di gioventù, Milano 1904
...] Il Cattaneo era certamente, a quei tempi, uno dei cittadini più cospicui di Milano. I suoi studi economici, studi non coltivati allora da molti a Milano, e il suo Politecnico, gli davano notorietà ed autorità; la sua casa era un centro di studiosi, filosofi, economisti, giuristi, della scuola del Romagnosi. Aveva il carattere altero e sdegnoso, e, per un certo orgoglio d'intelletto, si teneva lontano dalle opinioni dei più.
Pregato più volte di prender parte alle manifestazioni patriottiche che si andavano apparecchiando nei primi mesi del 1848, egli vi si era sempre rifiutato, considerandole quasi come ragazzate. Le sue opinioni lo conducevano per una strada affatto diversa, sulla quale, a dir vero, era pressoché solo.
Era repubblicano, federalista. Sognava un'Italia divisa in varie repubbliche, per arrivare alle quali era disposto ad intendersi coi Principi italiani, e anche forestieri, salvo a strappar poi loro a una a una tutte le libertà. Credeva possibile di accomodarsi a questo modo anche con l'Austria pel Lombardo-Veneto, e sognava un'autonomia, amministrativa e in parte militare, come esiste oggi in Ungheria. Seguendo questa utopia, egli aborriva soprattutto dall'idea di chiamare Carlo Alberto a farsi condottiero della guerra per l'indipendenza italiana, la cui conseguenza sarebbe stata la formazione di un forte stato monarchico nell'alta Italia. Repubblicano e democratico, non vedeva in tale concetto che una cospirazione di nobili e di conservatori. [...]
Data creazione | Giovedì, 07 Maggio 2020 |
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Categoria | Carlo Cattaneo |
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