1118

Fondazione dell'Ordine del Tempio (Templari).

Gli Ordini monastico-cavallereschi.
Gli Ordini monastico-cavallereschi.

1122

Concordato di Worms.
Accordo concluso nel sett. del 1122 tra l'imperatore Enrico V e papa Callisto II, che pose termine alla lotta per le investiture. L'imperatore rinunciava a ogni investitura dei vescovi con l'anello e con il pastorale, riservandosi tuttavia il diritto di essere presente (egli stesso o un suo legato) all'elezione medesima. L'investitura temporale dell'eletto da parte dell'imperatore doveva inoltre precedere la consacrazione ecclesiastica in Germania, mentre in Borgogna e in Italia doveva aver luogo entro sei mesi dalla consacrazione. Le disposizioni del concordato, apparentemente di compromesso, segnarono in realtà il riconoscimento dell'autonomia del papato.

Fine della lotta per le investiture: papa e imperatore si accordano sulla nomina dei vescovi riconoscendo in Germania il diritto imperiale a porre il veto o quello a decidere o meno l'eventuale investitura temporale dei vescovi.

1130

Viene riconosciuto il regno di Sicilia dei Normanni.
Ruggero II
Per il multiforme ingegno e il fascino della sua personalità Ruggero II è stato più volte accostato al suo più celebre discendente e successore Federico II. Nato nel 1095 da Ruggero I conte di Sicilia e da Adelaide di Monferrato, si trovò ad ereditare, nel 1127, anche il ducato di Puglia e di Calabria, e, a dispetto dei contrasti all'interno dell'aristocrazia, che giunsero fino all'aperta ribellione contro di lui, riuscì a prevalere e a farsi incoronare 're di Sicilia' nel 1130. Energia e determinazione anche superiori gli furono necessarie nel decennio successivo, di fronte all'ostilità di gran parte dei potenti d'Europa: papa Innocenzo II, l'imperatore Lotario di Supplimburgo, le città marinare di Venezia e Pisa, l'impero bizantino. Costruì intorno a Palermo un sistema di governo accentrato e ben ordinato, i cui modelli erano Bisanzio e gli stati musulmani, ma, lungimirante e tollerante, riconobbe il pieno diritto alle numerose etnie presenti nei suoi dominii (fra cui Greci, Ebrei e Arabi) di conservare lingua, tradizioni, religione e diritto propri. Consapevole di governare un'area strategicamente fondamentale nello scacchiere mediterraneo, cercò di potenziarne il ruolo espandendosi verso l'Africa settentrionale, le isole greche, l'Epiro e il Peloponneso. Alla sua morte, avvenuta nel 1154, il regno di Sicilia dominava il Mediterraneo meridionale, lo Ionio e parte dell'Egeo, la sua economia era fiorente e la sua capitale - segnata dalla cattedrale e dall'inconfondibile reggia in stile arabo-normanno - un vivacissimo centro di scambi e di cultura.

Cristo incorona Ruggero II re di Sicilia. Mosaico nella chiesa della Martorana a Palermo (metà del XII secolo).
Cristo incorona Ruggero II re di Sicilia. Mosaico nella chiesa della Martorana a Palermo (metà del XII secolo).

1147

Seconda crociata, che segue la capitolazione di Edessa, uno degli stati crociati.
La seconda crociata (1145-1149) fu la più imponente spedizione crociata, successiva a quella del 1096, condotta dall'Europa contro l'Islam.
La seconda crociata venne annunciata da papa Eugenio III e fu la prima ad essere guidata da regnanti europei, ovvero Luigi VII di Francia e Corrado III di Svevia, coadiuvati da numerosi altri nobili. Gli eserciti dei due re marciarono separatamente per tutta l'Europa e, dopo aver attraversato il territorio bizantino in Anatolia, vennero entrambi sconfitti dai turchi Selgiudichi. La principale fonte storiografica cristiana occidentale, rappresentata dalle cronache di Odo di Deuil, e le fonti cristiane siriache, raccontano che l'imperatore bizantino Manuele I Comneno operò segretamente per ostacolare l'avanzata dei crociati, in particolare durante il loro passaggio in Anatolia, dove si ritiene che abbia deliberatamente ordinato ai Turchi di attaccarli. Luigi VII e Corrado III, con i resti dei loro eserciti in rotta, raggiunsero Gerusalemme e, nel 1148, si lanciarono in uno sconsiderato attacco a Damasco. La crociata si concluse così con il completo fallimento dei cristiani e con il rafforzamento dei musulmani, un epilogo che contribuì alla caduta di Gerusalemme, che avvenne circa quarant'anni più tardi, e alla conseguente proclamazione della Terza Crociata alla fine del XII secolo.

 

La Seconda Crociata
La Seconda Crociata

Vi partecipano alcuni sovrani ma si rivela un fallimento per il fallimentare assedio di Damasco voluto da Luigi VII di Francia.

Schiacciata tra l’incredibile e inaspettato successo della prima crociata e l’epica delle terza crociata, la così detta crociata dei re, la seconda crociata è forse una delle più dimenticate tra le spedizioni europee in Terrasanta. Eppure anche a questa vi parteciparono monarchi di primo piano, anzi fu la prima che vide la partecipazione delle teste coronate, e fu l’ultimo tentativo cristiano di espandere i confini dell’Oriente Latino oltre i risultati della prima crociata. Dopo il fallimento sotto le mura di Damasco infatti l’Europa sarebbe tornata in Terrasanta solo dopo lo shock della perdita di Gerusalemme tentando o di riconquistare il terreno perduto, o di aiutare indirettamente ciò che restava dei regni crociati prendendo 'alle spalle' il mondo musulmano (puntando ad esempio all’Egitto o persino a Tunisi).
Da www.restorica.it

1158

Federico Barbarossa, supportato dai giuristi dell'Università di Bologna, emette la Constitutio de regalibus.
Gli iura regalia, cioè i diritti pertinenti al sovranoo per sua concessione ad altra autorità, che erano caratteristica manifestazione della sovranità nel campo giurisdizionale e amministrativo. L’elaborazione della teoria dei regalia deriva dalla Constitutio de regalibus, emanata da Federico I Barbarossa alla dieta di Roncaglia (1158), diretta a rivendicare al sovrano quei diritti e beni pubblici che i Comuni italiani avevano usurpato. La costituzione, compresa nei Libri feudorum, fu ricevuta con essi in Germania. Si distinsero regalia maggiori, inscindibili dal concetto di sovranità, e regalia minorio accidentali, che potevano essere oggetto di concessione o alienazione. In Italia, con la pace di Costanza, Federico Barbarossa dovette rinunciare ai regalia in favore delle città, solo riaffermandone la derivazione regia. In Germania, i regalia furono ben presto riconosciuti ai maggiori signori territoriali.
Il termine è usato anche per designare l’insieme degli oggetti che sono attributi del potere regale (corona, scettro ecc.).

Federico Barbarossa assedia Ancona - Stampa da 'Mondo Illustrato' del 1848.
Federico Barbarossa assedia Ancona - Stampa da 'Mondo Illustrato' del 1848.

 

Federico Barbarossa.
Federico Barbarossa.

Vuole riprendere i diritti usurpati dai comuni italiani, ma essi gli si ribelleranno

1165

La lettera del sedicente Prete Gianni arriva in occidente e ridesta l'interesse verso l'Asia o l'Africa, dove regnerebbe un re cristiano in grado di aiutare l'Europa contro i musulmani.
Caratteristiche del Prete Gianni nella tradizione medievale sono:
a) il fatto che egli professa la religione cristiana e che, pur non essendo cattolico, desidera istruirsi nella dottrina accolta dalla Chiesa romana (ciò che è attestato anche da tutta la corrispondenza ufficiale diretta al Prete Gianni, dalla lettera del papa Alessandro III a quella di Eugenio IV);
b) la sua grandissima ricchezza in metalli preziosi e gemme (dallo scettro di smeraldi, che gli attribuisce già Ottone di Frisinga, alle ricchezze in auro et argento atque lapidibus pretiosissuperiori a quelli di ogni altro uomo al mondo, secondo i Mirabilia, e sino all'epopea cavalleresca e alla descrizione ariostesca del castello 'più ricco assai che forte - Ove ha dimora d'Etiopia il capo';
c) il fatto che il suo paese si trovi agli estremi confini del mondo (nell'epopea cavalleresca si arriverà ai margini del Paradiso Terrestre, dato accettato dallo stesso Ariosto);
d) l'inimicizia con i musulmani suoi contermini e quindi la possibilità di un'alleanza con gli stati cristiani di Occidente. Quest'ultimo dato, come vedremo, avrà poi importanza fondamentale in quanto provocherà storicamente i tentativi di varî stati europei (specialmente italiani) di mettersi in relazione col probabile alleato monarca d'Oriente.

Nel 1165 l’imperatore bizantino Manuele I Comneno riceve una strana lettera, da lui poi girata a papa Alessandro III e a Federico Barbarossa. L’autore della lettera si autoproclamava 'prete re' e discendente di uno dei tre Re Magi.
Nel 1165 l’imperatore bizantino Manuele I Comneno riceve una strana lettera, da lui poi girata a papa Alessandro III e a Federico Barbarossa. L’autore della lettera si autoproclamava  'prete re' e discendente di uno dei tre Re Magi.

1176

Federico Barbarossa, senza l'appoggio di Enrico il Leone, viene sconfitto dalla lega lombarda nella battaglia di Legnano.

Data 29 maggio 1176
Luogo Legnano
Causa Tentativo di egemonizzazione dei comuni dell'Italia Settentrionale da parte diFederico Barbarossa
Esito Decisiva vittoria della Lega Lombarda
Modifiche territoriali Nessuna

La Battaglia di Legnano di Amos Cassioli (1860), dipinto conservato presso la Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.
La Battaglia di Legnano di Amos Cassioli (1860), dipinto conservato presso la Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.

L'imperatore ha nemici su tutti i fronti (papato, Bizantini, comuni, principi tedeschi, Normanni, Veneziani...), per questo tenterà di rompere il blocco avversario alleandosi prima di tutto col papa.

1184

Istituzione dell'Inquisizione.
Le origini dell’Inquisizione vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede - ritenendo insufficienti alla repressione dell’eresia (soprattutto catara e valdese) i mezzi ordinari e l’autorità vescovile - nominò propri delegati-inquisitori (inquisitores) con l’incarico di ricercare e giudicare gli eretici.

L'Inquisizione religiosa.
L'Inquisizione religiosa.

1189

Terza crociata
Dopo aver raccontato della crociata che conquistò Costantinopoli e della seconda crociata, è giunto il momento di ripercorrere gli eventi di quella che, forse ancor più della prima, è diventata per antonomasia La crociata e sto parlando ovviamente della Terza. Conosciuta anche come la crociata dei re, ciò in ragione dei pezzi da novanta del panorama europeo che vi parteciparono (Federico Barbarossa, Filippo Augusto e Riccardo Cuor di Leone), questa definizione è in realtà fuorviante in quanto abbiamo visto che già la seconda spedizione in Terra Santa vide la partecipazione di due teste coronate di tutto rispetto: Luigi VII di Francia e l’Imperatore Corrado III di Germania. Dopo il fallimento del loro attacco a Damasco i latini in Terra Santa erano progressivamente passati sulla difensiva soprattutto dopo che, nel 1173, al signore turco della Siria Nur al-Din successe uno dei suoi più valenti ufficiali: il curdo Salah al-Din Yusuf al-Ayyubi meglio conosciuto con il suo nome occidentalizzato Saladino.
Da restorica.it

Dopo la sconfitta di Hattin, il difensore della città di Gerusalemme patteggia un'onorevole resa che permette l'evacuazione ordinata degli Occidentali, senza spargimenti di sangue.
Riconquista di San Giovanni d'Acri e pace col Saladino

1190

Muore in Cilicia Federico Barbarossa durante la traversata dall'Anatolia per partecipare alla terza crociata.
Un profilo dell'imperatore Federico I
'Federico era pronto nelle decisioni, bramoso di combattere, cupido di gloria e ansioso di cimentarsi nelle imprese più difficili, sensibilissimo alle offese, di aspetto attraente e di ingegno acuto, parlava con eloquente avvenenza la sua lingua, mentre non altrettanto bene padroneggiava la latina. Rosso di capelli, Federico aveva la barba dello stesso colore e da ciò gli venne la denominazione Barbarossa. I suoi occhi furono cerulei e freddi, altero il portamento e grande sentimento ebbe della sua autorità'.
Wibaldo, abate di Stavelot, sec. XII

Miniatura di Federico I Barbarossa tra i suoi figli, Enrico e Federico.
Miniatura di Federico I Barbarossa tra i suoi figli, Enrico e Federico.