San Girolamo termina la Vulgata Il Vangelo cristiano è tradotto in latino. San Girolamo e il sacco di Roma Di fronte al sacco di Roma, perpetrato dai Visigoti nell'agosto 410, il monaco Girolamo, destinato a diventare santo, scrive: 'La mia voce si spegne ed i singhiozzi m'impediscono la parola. E' stata conquistata la città che ha conquistato il mondo. [...] Muore di fame prima di morir di spada e pochi sono i superstiti da trascinar in servitù [...]'.
406
Vandali, Suebi e Burgundi attraversano il limes del Reno e invadono la Gallia. Le migrazioni barbariche possono essere lette come un episodio del millenario scontro tra nomadi e sedentari. L’impero si costituisce a sua volta come una reazione dei popoli mediterranei alla pressione dei popoli settentrionali e orientali. Dopo vari momenti di particolare tensione tra impero e popolazioni confinanti tra il II e il IV secolo, la grande migrazione parte nel 375 dalla regione danubiana, e nel giro di un secolo cancella in Occidente il potere unitario dell’impero romano. Arte barbarica 'I barbari che si installarono nell'Impero romano nel V secolo non erano quei popoli giovani ma selvaggi, appena usciti dalle foreste o dalle steppe, come li hanno rappresentati i loro detrattori dell'epoca o i moderni ammiratori [...]. La maggior parte aveva, direttamente o indirettamente, subito l'influsso delle culture asiatiche, del mondo iranico e di quello greco-romano, soprattutto nella sua parte orientale la quale, sul punto di diventare bizantina, restava la più ricca e vitale. Portavano con loro tecniche metallurgiche raffinate: damaschinatura, tecniche per la cesellatura, l'arte del cuoio e la mirabile arte 'delle steppe', con i suoi motivi di animali stilizzati'. J. Le Goff, 1981
I Visigoti sono pacificati con l'impero e i loro territori sono riconosciuti.
415-416
I Visigoti conquistano la Spagna. Un intellettuale nella Spagna dei Visigoti Nella Spagna visigotica dei decenni a cavallo fra VI e VII secolo emerge quello che possiamo definire come uno dei 'fondatori' della cultura medievale: Isidoro di Siviglia. Di origine ispano-romana, questi diventò arcivescovo della sua città verso il 600 e ben presto guida spirituale della chiesa cattolica, rafforzata dalla conversione dei Visigoti (589). Considerato dai suoi contemporanei "l'uomo più sapiente delle età moderne", ha condensato nelle Etimologie - che oggi ci appaiono come un bizzarro tentativo di far derivare la natura profonda delle cose dai loro nomi - tutto il sapere della sua epoca.
431
Concilio di Efeso Il concilio di Efeso fu il terzo concilio ecumenico e si tenne nel 431 a Efeso, in Asia Minore, sotto il regno dell'imperatore Teodosio II; vi parteciparono approssimativamente 200 vescovi e si occupò principalmente del nestorianesimo. Gli atti del concilio si svolsero in un'atmosfera surriscaldata di confronto e recriminazioni.
Condanna del nestorianesimo e proclamazione della divina maternità di Maria.
431-432
San Patrizio inizia l'evangelizzazione dell'Irlanda. L'Irlanda (in irlandese: Éire, in inglese: Ireland), è uno stato membro dell'Unione europea, costituito come repubblica indipendente e sovrana, che ricopre approssimativamente cinque sesti dell'omonima isola situata a nord-ovest della costa occidentale dell'Europa. L'unico Stato con cui l'Irlanda confina è il Regno Unito, che mantiene la sovranità sul rimanente sesto dell'isola, conosciuto come Irlanda del Nord, comprendente sei delle nove contee della provincia storica dell'Ulster.
441
Elezione di papa Leone I Leone I, detto anche Leone Magno, è stato il 45. vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il suo pontificato va dal 29 settembre 440 alla sua morte. Wikipedia
Rafforzerà la supremazia della sede di Roma
451
Attila sconfitto dalle forze romano-barbariche nella battaglia dei Campi Catalaunici.
470 circa
Codex euricianus del visigoto Eurico.
Prima raccolta di leggi scritte di una popolazione barbarica
476
L'ultimo imperatore romano, Romolo Augusto, è deposto da Odoacre, re degli Eruli. La fine dell'Impero Romano d'Occidente e il governo di Odoacre in Italia 'Da tempo in realtà i Romani avevano cominciato a far entrare nel loro esercito gli Sciri, gli Alani e altre popolazioni gotiche [...]. E man mano che aumentava fra loro il numero dei barbari, veniva meno il prestigio dei militari romani [...]. I barbari [...] pretesero di dividere addirittura con loro i territori dell'Italia... C'era fra loro poi Odoacre, facente parte della guardia del corpo dell'imperatore, il quale si impegnò a soddisfare i loro desideri a patto che lo eleggessero re. Conseguito così il titolo regio, egli non danneggiò in alcun modo l'imperatore Augustolo, limitandosi a costringerlo a ritirarsi a vita privata. Poi, dato ai barbari un terzo delle terre [...], conservò il potere senza contrasti per un decennio'. Procopio di Cesarea, sec. VI
Fine convenzionale dell'Impero romano d'Occidente
481
Clodoveo re dei Franchi. Tra i vari regni romano-barbarici quello dei Franchi si dimostrerà, malgrado vicende dinastiche agitatissime, il più solido. La precoce conversione al cristianesimo di rito cattolico (496), che assicura loro l'appoggio della potente gerarchia ecclesiastica, la saggia scelta di favorire una politica di integrazione con i gallo-romani, la vocazione all'espansione territoriale costituiscono gli elementi, individuabili già a partire dal regno di Clodoveo (481-511), sui quali i Franchi edificheranno le loro fortune.
493
Teodorico il Grande abbatte gli Eruli e fonda il regno degli Ostrogoti in Italia.
496
Clodoveo si converte al cristianesimo sottomettendosi al papa, primo sovrano a riconoscere l'autorità romana. La conversione di Clodoveo e del suo popolo 'Una volta a conoscenza di ciò, il vescovo, pieno di gaudio, fa preparare il fonte battesimale. Le piazze vengono ombreggiate da tendaggi variopinti, le chiese ornate da bianche cortine. Il battistero è pronto: vi si spandono profumi, vi brillano ceri odorosi; tutto è impregnato d'un odore celestiale; Dio riempie i presenti di una tale grazia che si ritengono trasportati nel denso dei profumi paradisiaci [...]. Così dunque il re, confessato il Dio onnipotente nella sua Trinità, fu battezzato [...]. Con lui, più di tremila uomini del suo esercito ricevettero egualmente il battesimo'. Gregorio di Tours, sec. VI
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