Articolo apparso sulla rivista La Capitanata nel 1969

Oggi più che mai la terra di Capitanata è al centro dell'interesse speculativo nel campo della cultura. Continue scoperte vengono a meravigliare gli amatori del passato. La Capitanata non finisce di stupire per la ricchezza della sua cultura e, che la incuria dei nostri predecessori ha tenuto per molto tempo in ombra.
E' questa la volta di Michelangelo Manicone.
Tutto il merito della scoperta del suddetto va al dott. Francesco Javicoli di Vico del Gargano, uomo di non comune talento, innamoratissimo della terra dauna; ha trovato dei preziosi manoscritti del Manicone, salvandoli dalla solita fine, riservata da incompetenti profani a numerose opere di tanti nostri scrittori.
Grazie a questi 'inediti', che al più presto vedranno la luce, potremo avere un quadro meno incompleto della grande figura di Michelangelo Manicone.
Costui finora non ha goduto di una adeguata conoscenza, che pur meriterebbe per le indiscusse multiformi qualità di scrittore. Quei pochi meriti che gli si attribuivano erano desunti dall'unica sua opera conosciuta: La fisica appula, 1806/7, in cinque grossi volumi di importanza capitale per la Daunia antica e moderna.
Bisogna pur riconoscere, e nella nostra ricerca ci stiamo rendendo conto di persona, che gli scrittori posteriori fanno grandissimo uso di questa sua opera; ma non tutti sono sinceri: molti partono da lui, prendendo materiale senza però fare un accenno della fonte. Questo certo non fa onore a tali autorelli, mentre costituisce un pregio per Manicone.
Tuttavia non mancano riferimenti di plauso e di stima profonda nei migliori scrittori pugliesi e napoletani, quali G. M. Galanti, M. Fraccacreta, G. De Leonardis, M. De Angelis, C. Villani, G. Checchia-Rispoli, A. Lucarelli, S. La Sorsa, G. M. Monti, V. Ricchioni, M. Vocino ... A questi Manicone appare lo scrittore dalle idee chiare che hanno il loro riflesso nella storia e nella vita della Daunia.
Ma colui che ha rischiarato con maggior luce questa figura di scrittore è p. Doroteo Forte sia in articoli su periodici, sia in Testimonianze francescane nella Puglia dauna.
E' nostra viva speranza che il Manicone possa avere altri numerosi studiosi, onde essere conosciuto nel suo vero valore.