garganovede, il web dal Gargano, powered in S. Marco in Lamis
Genere orchis

Genere orchis

Genere orchis In evidenza

Si fa presente che la classificazione delle specie qui riportata è fatta esclusivamente su base morfologica e con strumenti sostanzialmente da amatori (a cominciare dai testi, passando per la mancanza di collezioni per arrivare alla capacità di analizzare i cromosomi e via dicendo). Chi abbia un po' di dimestichezza con i tentativi di classificazione delle varie specie, sa che c'è una enorme variabilità nei caratteri dei singoli individui legati soprattutto all'ambiente, ma anche a situazioni di ibridazione, di poliploidia, ecc. I caratteri rinvenuti in campo, allora, non sempre corrispondono a quelli descritti nei testi. Inoltre, bisogna tener presente che, in generale, la nomenclatura adottata dai vari autori per le Orchidee è un vero e proprio ginepraio. Infine, va considerato il fatto che non ci consideriamo affatto degli esperti di Orchidee, ma dei semplici amanti della natura. Pertanto, se ci dovesse capitare di prendere qualche abbaglio, il lettore non ce ne…

Caratteristiche

  • Immagine Immagine
  • Nomenclatura e sistematica

    Il genere Orchis L. appartiene alla Famiglia delle Orchidaceae e alla Classe delle Monocotiledoni. Dal genere Orchis deriva il nome di tutta la famiglia delle Orchidaceae. Il Pignatti suddivide il genere in due subgeneri: subgene Orchis  e subgenere Dactylorchis a sua volta diviso in due sezioni: Sambucinae e Maculatae.
    Il subgenere Dactylorchis=Dactylorhiza, da altri autori è considerato un genere a se stante e non un subgenere. In questo caso non si usa il temine Dactylorchis, ma è usato il termine Dactylorhiza. Qui si adotterà il termine Dactylorhiza assumendolo, quindi, come genere a se stante. Il motivo è molto semplice: nella maggior parte dei testi che arrivano al grande pubblico è fatta questa scelta che ci pare opportuno condividere.
    Il genere Orchis differisce dal genere Dactylorhiza per i seguenti caratteri (Pignatti):

    • Orchis: tuberi interi, tepali esterni conniventi ad elmo oppure i laterali patenti o riflessi.

    • Dactylorhiza: tuberi +/- profondamente divisi, tepali laterali esterni patenti o riflessi.

  • Portamento e radici

    Piante erette, perenni, con fusto cilindrico o angoloso. Le radici sono date da 2 bulbo-tuberi, talora 3 o più, globosi od ovoidali con un peduncolo di solito corto; questi sono affiancati da poche radici.

  • Foglie

    Per lo più riunite in rosetta, le caulinari guainanti il fusto o libere. Intere, con macchie o senza.

  • Fiori

    Infiorescenza multiflora. Sepali patenti o riflessi oppure conniventi a formare un cappuccio o elmo. Petali patenti. Labello intero o suddiviso in tre lobi con quello centrale che, a sua volta, può suddividersi ulteriormente. Sprone sempre presente. Ginostemio eretto, unica antera con due pollinodi muniti di caudicola e a forma di clava. Pollinodi attaccati ai retinacoli o viscidii chiusi in un'unica borsetta.
    Sprone +/- lungo e glabro. Ovario +/- contorto.

  • Impollinazione Entomofila
  • Frutti Capsule deiscenti.
  • Confusione e riconoscimento

    Il Pignatti annovera tra il genere Orchis le seguenti specie e sottospecie (le specie evidenziate in giallo, secondo tale autore, non si trovano in Puglia e, se si trovano, mancano sul Gargano). La nomenclatura del Pignatti è stata integrata con quella reperita in altri testi per dare la possibilità al lettore di individuare con più precisione la specie

    1. Orchis brancifortii Bivona. Sicilia e Sardegna;
    2. Orchis collina Solander = O. saccata Ten.;
    3. Orchis coriophora L. = O. nervulosa Sakalo. Ha due varietà: O. coriophora L. varietà coriophora, O. coriophora L. varietà fragrans (Pollini) Boiss = O. fragrans Pollini = O. polliniana Sprengel;
    4. Orchis italica Poiret = O. longicruris Link;
    5. Orchis lactea Poiret = O. parviflora Ten. = O. ricasoliana Parl. Toscana, Sicilia, Sardegna, Campania, Basilicata;
    6. Orchis laxiflora Lam. =O. elegans Heuffel = O. pseudolaxiflora Czerniakovska;
    7. Orchis longicornu Poiret = O. longicornu Auct.: Sicilia, Sardegna, Calabria;
    8. Orchis mascula L. Diverse varietà tra le quali la olbiensis (Reuter) Schlechter;
    9. Orchis militaris L. Nord-Centro sino a Lazio e Abruzzo;
    10. Orchis morio L.;
    11. Orchis pallens L. In tutta Italia tranne Sicilia, Sardegna, Puglia, Basilicata, Campania;
    12. Orchis palustris Jacq. = O. intermedia Lloyd = O. laxiflora Lam. subsp. palustris (Jacq.) Bonnier et Layens. Nord sino alla Toscana, Calabria e Sicilia;
    13. Orchis papilionacea L. Ha subspecie: O. papilionacea L. subsp. papilionacea e O. papilionacea L. subsp. subspecie grandiflora Boiss = O. papilionacea L. subsp. grandiflora (Boiss.) Baumann Jahresber;
    14. Orchis patens Desf. = O. panormitana Tineo = O. brevicornis Viv. Solo Liguria;
    15. Orchis pauciflora Ten. =O. calabra N. Terr. = O provincialis Balbis ex Lam. et DC. subsp. pauciflora (Ten.) E. G. Camus et Al;
    16. Orchis provincialis Balb.;
    17. Orchis purpurea Hudson = O. fusca Jacq.;
    18. Orchis quadripunctata Cyr;
    19. Orchis simia Lam. = O. tephrosanthos Vill.;
    20. Orchis spitzelli Sauter. Lombardia, Friuli, Trentino, App. Centrale;
    21. Orchis tridentata Scop = O. variegata All. Ci sarebbero secondo altri autori: subspecie tridentata, subspecie commutata (Tod.) Nyman;
    22. Orchis ustulata L.
  • Curiosità

Orchis italica In evidenza

Caratteristiche

  • Immagine Immagine
  • Nomenclatura e sistematica

    Orchis italica Poiret = Orchis longicruris Link. Orchidea italiana, Uomo nudo. Classe: Monocotiledoni, Famiglia: Orchidaceae.

  • Origine del nome

    Orchis: dal greco che significa testicolo per la forma dei tuberi; italica: italico, italiano; longicruris: dal latino longus = lungo e crus = gamba, cioè dal gambo lungo.

  • Comportamento ed habitat

    Pascoli aridi sino a 800-900 metri di altitudine.

  • Diffusione

    In Italia vive in Sicilia e su tutta la penisola dal Sud sino alla Romagna; segnalata anche in Lombardia; manca in Sardegna. Diffusa su tutto il Gargano.

  • Portamento e radici

    Pianta eretta, robusta, perenne, alta 20-50 cm, fusto cilindrico. Le radici sono date da poche radichette e da 2 bulbo-tuberi.

  • Foglie

    Foglie basali ovate, oblunghe; poche caulinari; opache, talora con macchie, a margini molto ondulati. Brattee corte: 1-3-1/4 dell'ovario.

  • Fiori

    Infiorescenza molto densa, inizialmente conica poi ovata. Sepali violacei con striature di colore più marcato, triangolari, liberi ma riuniti a formare un cappuccio; petali laterali conniventi. Labello con l'aspetto generale di un omiciattolo, biancastro soffuso di roseo o viola con macchie di viola intenso; formato da tre lobi, di cui i laterali sono nastriformi e un po' arrotolati, il centrale diviso in due lacinie separate da un dente acuminato. Sprone sottile, lungo la metà dell'ovario.

  • Epoca di fioritura Marzo-maggio
  • Impollinazione Entomofila
  • Frutti Capsula deiscente.
  • Confusione e riconoscimento

    I caratteri più distintivi sono dati dalle foglie dal margine molto ondulato e dalla forma generale del labello che potrebbe assomigliare a quello dell'Orchis simia che però ha i lobuli laterali con l'apice rivolto in alto e il colore diverso in quanto gli apici di tutti i lobuli del labello sono porporini mentre il resto è bianco.

  • Utilizzo

    Pianta a rischio come tutte le Orchidee. Pertanto, è opportuno lasciarla dove si trova e accontentarsi di ammirarla in natura o limitarsi a fotografarla.

  • Curiosità

    Apocromia e ipercromia, Ibridazione, Introgressione. Vedi Orchis morio.
    Fecondazione e Riproduzione delle orchidee per seme (via gamica). Vedi Ophrys tenthredinifera.
    Apparato riproduttore. Vedi Orchis pauciflora.

Orchis ustulata In evidenza

Caratteristiche

  • Immagine Immagine
  • Nomenclatura e sistematica

    Orchis ustulata L. Orchidea bruciacchiata, Orchidea strinata. Classe: Monocotiledoni, Famiglia: Orchidaceae.

  • Origine del nome

    Orchis: dal greco che significa testicolo per la forma dei tuberi; ustulata: dal latino ustulatus = torrefatto, per il colore dei fiori nero-vinaceo.

  • Comportamento ed habitat

    Specie che predilige la montagna dove vegeta nei prati aridi e nelle boscaglie.

  • Diffusione

    In Italia vive su tutta la penisola; manca in Sicilia e Sardegna.

  • Portamento e radici

    Pianta di piccole dimensioni (10-25 cm di altezza), eretta, perenne. Le radici sono date da poche radichette e da 2 bulbo-tuberi.

  • Foglie

    Le basali sono allungate ed acute; le caulinari guainanti il gambo. Brattee lunghe quanto l'ovario, +/- triangolari e rosso-scure.

  • Fiori

    Infiorescenza compatta specialmente da giovane quanto si presenta di colore rosso tendente al nero, come di bruciato, donde il nome. Tale colore la pianta tende a mantenerlo verso l'apice anche quando cominciano a sbocciare i primi fiori (dal basso). Fiori piccoli, numerosi e un po' profumati. Tepali conniventi ad elmo, di colore rosso vinoso scuro. Labello trilobo con i lobi laterali più piccoli e quello mediano allungato e a sua volta bilobo; colore del labello biancastro con macchie rosso-scure. Sprone metà dell'ovario o più corto.

  • Epoca di fioritura Aprile-luglio
  • Impollinazione Entomofila
  • Frutti Capsula deiscente contenente numerosi e piccoli semi.
  • Confusione e riconoscimento

    Non dà adito a confusioni.

  • Utilizzo

    Pianta a rischio come tutte le Orchidee. Pertanto, è opportuno lasciarla dove si trova e accontentarsi di ammirarla in natura o limitarsi a fotografarla.

  • Curiosità

    Apocromia e ipercromia, Ibridazione, Introgressione. Vedi Orchis morio.
    Fecondazione e Riproduzione delle orchidee per seme (via gamica). Vedi Ophrys tenthredinifera.
    Apparato riproduttore. Vedi Orchis pauciflora.

Caratteristiche

  • Immagine Immagine
  • Nomenclatura e sistematica

    Orchis tridentata Scop. = Orchis variegata All. Orchidea screziata. Classe: Monocotiledoni, Famiglia: Orchidaceae, genere: orchis.

  • Origine del nome

    Orchis: dal greco che significa testicolo per la forma dei tuberi; tridentata: con tre denti; variegata: di vari colori, disposti in striature irregolari.

  • Comportamento ed habitat

    Pascoli aridi e boscaglie, dal mare ai 1400 metri di altitudine.

  • Diffusione

    Comune in tutto il territorio nazionale ed ovviamente anche sul Gargano.

  • Portamento e radici

    Pianta eretta, perenne, alta 30-50 cm,fusto cilindrico. Le radici sono date da poche radichette e da 2 bulbo-tuberi.

  • Foglie

    Le basali, in numero di 3-4, sono da lineari a lanceolate-lineari; le caulinari più piccole e guainanti il gambo. Brattee lunghe poco meno dell'ovario.

  • Fiori

    Infiorescenza densa, globosa o conica. Sepali rosa -viola chiaro con intense nervature violetto scuro, conniventi, saldati in parte e con gli apici liberi; petali laterali conniventi. Labello trilobo di colore bianco soffuso di rosa o viola chiaro soprattutto verso i bordi oppure interamente roseo-violetto chiaro; presenza di numerose macchie violetto scuro; lobi laterali del labello +/- tozzi, lobo mediano del labello più lungo dei laterali e diviso a sua volta in due lobuli, tra i quali può esserci un dente. Sprone lungo quanto l'ovario, rivolto in basso.

  • Epoca di fioritura Aprile-giugno
  • Impollinazione Entomofila
  • Frutti Capsula deiscente.
  • Confusione e riconoscimento

    Potrebbe essere confusa con l'Orchis militaris. Però intanto questa sul Gargano pare che non ci sia; inoltre

    • Orchis militaris ha: infiorescenza prima conica e poi cilindrica, brattee e sprone lunghi 1/3-1/4 dell'ovario, lobulo mediano del labello allungato, lobuli laterali sempre divisi da un dente acuminato.
    • Orchis tridentata ha: infiorescenza conica o globosa, brattee e sprone lunghi +/- quanto l'ovario, lobuli laterali del labello non sempre divisi da un dente.
  • Utilizzo

    Pianta a rischio come tutte le Orchidee. Pertanto, è opportuno lasciarla dove si trova e accontentarsi di ammirarla in natura o limitarsi a fotografarla.

  • Curiosità

    Apocromia e ipercromia, Ibridazione, Introgressione. Vedi Orchis morio.
    Fecondazione e Riproduzione delle orchidee per seme (via gamica). Vedi Ophrys tenthredinifera.
    Apparato riproduttore. Vedi Orchis pauciflora.

Orchis purpurea In evidenza

Caratteristiche

  • Immagine Immagine
  • Nomenclatura e sistematica

    Orchis purpurea Hudson = Orchis fusca Jacq. Orchidea maggiore. Classe: Monocotiledoni, Famiglia: Orchidaceae.

  • Origine del nome

    Orchis: dal greco che significa testicolo per la forma dei tuberi; purpurea: per il colore purpureo dei sepali.

  • Comportamento ed habitat

    Secondo il Pignatti, si trova nei boschi xerofili e nei cespuglieti. Le foto si riferiscono ad un querceto di Roverella e Cerro. Osservata dal sottoscritto anche al di fuori dei boschi, ad esempio lungo i bordi delle strade e nei prati (Alba Fucens).

  • Diffusione

    Secondo il Pignatti, l'Orchidea maggiore è diffusa in tutta l'Italia ad eccezione di Puglia, Calabria e Sicilia. In Puglia, e specificamente sul Gargano, evidentemente si trova, visto che le foto si riferiscono al bosco Difesa S. Matteo di S. Marco in Lamis (FG).

  • Portamento e radici

    Pianta eretta, perenne, robusta, alta (generalmente 50-70 cm),fusto cilindrico. Le radici sono date da poche radichette e da 2 bulbo-tuberi.

  • Foglie

    Grandi, larghe, lucide, +/- erette ed ovate; basali (una diecina) riunite in rosetta. Brattee fiorali ridotte a squame violacee.

  • Fiori

    Infiorescenza densa, cilindrica lunga anche una ventina di cm.  Sepali conniventi, tranne che verso l'apice, a formare dei cappucci rosso-scuri, tipo vinoso. Labello con tre lobi: i laterali lineari, il centrale più grande e diviso in due; tutto il labello è di colore bianco-rosa con bordo scuro o con chiazze e macchie rosso-scuro o violacee su tutta la superficie. Ovario contorto. Sprone lungo la metà dell'ovario, cilindrico e rivolto in basso.

  • Epoca di fioritura Marzo-giugno
  • Impollinazione Entomofila
  • Frutti Capsula contorta, deiscente contenente numerosi e piccoli semi.
  • Confusione e riconoscimento

    Per le dimensioni della pianta e l'aspetto generale dell'infiorescenza non dà adito a confusioni.

  • Utilizzo

    Pianta a rischio come tutte le Orchidee. Pertanto, è opportuno lasciarla dove si trova e accontentarsi di ammirarla in natura o limitarsi a fotografarla.

  • Curiosità

    Apocromia e ipercromia, Ibridazione, Introgressione. Vedi Orchis morio.
    Fecondazione e Riproduzione delle orchidee per seme (via gamica). Vedi Ophrys tenthredinifera.
    Apparato riproduttore. Vedi Orchis pauciflora.

Hai mai visto gli ex voto di san Matteo? Conosci Giovanni Gelsomino?