Malus sylvestris In evidenza
Caratteristiche
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Immagine:
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Nomenclatura e sistematica:
Malus sylvestris Miller = Pyrus malus var. sylvestris Auct. = Malus acerba Murat. (Fam. Rosaceae). Melo selvatico o Melastro. In dialetto è detto 'Melàine' (sammarchese).
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Origine del nome:
Malus: così i Romani chiamavano il Melo.
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Comportamento ed habitat:
E' ubiquitario e lo troviamo dal Lauretum sino al Fagetum. Lo troviamo ai margini delle radure, nel bosco come specie del piano dominato, lungo i pendii assolati. Non forma popolamenti puri ma vegeta isolato su terreni di diversa natura verso i quali è indifferente. Questo è un fatto molto importante in arboricoltura in quanto proprio per questo il Melastro viene utilizzato come portainnesto su terreni difficili là dove altri portainnesto darebbero risultati minori.
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Diffusione:
E' presente in tutta l'Italia, isole comprese. Sul Gargano è presente ovunque.
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Portamento e radici:
Morfologia
Arbusto o alberello di 6-7 m sino a 10, appartenente alle Dicotiledoni. Rami spinosi e con tomento da giovani. Rami adulti glabri. Vive sino a 80 anni.
Corteccia
Da giovane grigio chiara con sfumature rossastre. Da adulta grigio scura fessurata in scaglie irregolari che tendono a desquamarsi.
Gemme
Rotondeggianti in punta. Marroni, di colore dei ramuli. -
Foglie:
Caduche, alterne, semplici. Verde-chiare, lucenti e glabre di sopra da adulte; pubescenti di sotto e con grossa nervatura centrale e 3-4 laterali. Consistenza coriacea. Con 2 stipole caduche, aghiformi, biancastre o rossicce, lunghe quanto il peduncolo. Ovali o ellittiche, con margine dentellato. Apice acuto, base acuta o rotondata. Lunghe 4-7 cm e larghe 2-4 cm. Picciuolo lungo 1-3 cm.
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Fiori:
Sono ermafroditi e in infiorescenze con 3-7 fiori terminali ed erette, su rami corti di 2-3 cm. Peduncolo fiorale di 1-3 cm, peloso. Sepali 5, stretti, terminanti con una punta scura e rivolti verso il basso. Calice gamosepalo, peloso. Corolla con 5 petali obovati con unghiatura che si restringe di colpo, bianchi internamente o con macchie rosa, esternamente macchiati di rosa o rosso, lunghi 1-1,5 cm, larghi 0,5-0,8 cm. Stami 10-20 con filamenti biancastri e antere gialle. Ovario unico a 5 logge con 2 ovuli ciascuna; 5 stili saldati tra loro alla base.
- Epoca di fioritura: Aprile-maggio
- Impollinazione: Entomofila
- Frutti: Pomi di 3-4 cm. Globosi o schiacciati tra i resti del calice ed il peduncolo. A maturità verdi, giallastri o rossi. Presentano resti del calice. Peduncolo lungo quanto il frutto. Asprigni. Semi a forma di goccia, scuri, compressi, 2 per loggia.
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Confusione e riconoscimento:
Nell'ambito del genere Malus ci interessano due specie:
1. Melo selvatico o Melastro. Malus sylvestris Miller = Pyrus malus var. sylvestris Auct. = Malus acerba Murat.
2. Melo comune, Malus domestica Borkh. = Pyrus malus L. = Malus communis DC = Malus sylvestris var. mitis Wallr. ; incl. var. tomentosa Koch et var. dasyphylla Asch et Gr.
Secondo alcuni autori il Melo selvatico sarebbe indigeno anche per l'Italia o per lo meno sarebbe introdotto da così lungo tempo che ormai si può ritenerlo spontaneo e da esso deriverebbero le numerose varietà coltivate di Melo.
Secondo altri autori i Meli coltivati trarrebbero la loro origine da incroci molteplici tra il Melastro e specie provenienti dall'Oriente; queste forme sarebbero poi stabilizzate dalla coltura (Pignatti).
Nel bosco Difesa S. Matteo troviamo, ovviamente, solo il Melastro che in primavera lo si riconosce nelle macchie o sul limitare del bosco molto facilmente per i fiori grandi, bianchi e soffusi di rosa o di rosso all'esterno; i fiori sono molto evidenti in fase di schiusura. -
Utilizzo:
Uso agricolo
In agricoltura, per le sue caratteristiche di vegetare bene su terreni di diversa natura, è utilizzato come portainnesto del Melo comune, soprattutto in situazioni non ottimali.
Altri usi
L'interesse silvocolturale del Melo selvatico è pressoché nullo perché piccolo di dimensioni, di lenta crescita e il legno è poco pregiato, meno di quello del Perastro. Il legno, duro, va bene per lavori al tornio. I frutti vanno bene per l'alimentazione degli animali. -
Curiosità: