garganovede, il web dal Gargano, powered in S. Marco in Lamis

1864-Cletto Arrighi-I 450 deputati-Pietro Bastogi

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente e i deputati dell'avvenire, Milano 1864
Pietro Bastogi
Vi sono taluni i quali con una carità tutta propria, che saremmo tentati di chiamar pelosa, vorrebbero che sulla faccenda delle strade ferrate meridionali nessuno avesse più a fiatare eternamente. Noi non siamo di quest'avviso; prima perché una promessa ci fa obbligo di parlar anche del signor Pietro Bastogi, il quale, al tempo che fu cominciata quest'opera, era ancora deputato; in secondo luogo perché, crediamo che non sia sano il dimenticar troppo presto le brutte azioni e i loro autori, ed essere carità di patria il rammentarne di quando in quando il castigo inflitto, come esempio solenne di pubblica moralità. E tanto più che vi hanno uomini interessati a far comparire - non difficile intento! - bianco il nero e nero il bianco, a minorare ogni colpa, a volgerle fors'anche in senso contrario. Chi avrebbe detto che un barone Ricasoli osasse rilasciare al Susani un benservito, che nessuna cima di galantuomo avrebbe sperato migliore? Al Susani che non ha pur saputo risponder sillaba alle sanguinose imputazioni mossegli in pieno Parlamento e fuori, e che preferì farsi condannare dalla nazione in contumacia, purché fosse salvo il fatal milioncino ....

1864-Cletto Arrighi-I 450 deputati-Cesare Cantu'

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente e i deputati dell’avvenire, Milano 1864
Cesare Cantù
Tre mesi or sono politicamente egli era vivo ancora. Oggi, Cesare Cantù non è più; egli è morto. Requiem aeternam.
Codesta non può essere dunque che la sua necrologia; e il pensiero che parliamo d’un morto, ci manterrà meno sdegnosi e più calmi.
Cantù fece, sopra se stesso, ciò che l’onorevole Ferrari avrebbe voluto si facesse di Mazzini, quando disse:

“Voi dovevate trascinarlo in questo recinto e farlo morire qui su questi banchi”.

1964-Cletto Arrighi-I 450 deputati-Giovanni Lanza

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente, Vol. I, Milano 1864

Giovanni Lanza (1810-1882)
Salute al veterano!
Giovanni Lanza, deputato di Vignale, Gran Cordone dell’Ordine Mauriziano, rappresenta la storia vivente del Parlamento, dacché esso ebbe origine fino ai giorni nostri. [...]

1864-Cletto Arrighi-I 450 deputati-Guido Susani

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente, Vol. I, Milano 1864
Guido Susani (1823-1892)
La biogiafia del deputato di Sondrio avremmo voluto assoggettarla a quella stessa operazione, che i Veneziani fecero al ritratto del doge traditore.
Un nero velo calato sul di lui nome sarebbe stato, per certuni, più significante che un volume di fatti.
Ma ci trattenne il doppio pensiero che quest’opera, per vivere più in là del momento, per aspirare a qualche cosa di più utile e di più durevole, che non sia un successo d’attualità, aveva d’uopo di contenere in sè qualche serio ammaestramento pel futuro, e di essere, per così dire, un manuale storico e statistico del primo Parlamento italiano. [...]

1864-Cletto Arrighi-I 450 deputati-Marco Minghetti

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente, Vol. I, Milano 1864
Marco Minghetti (1818-1886)
Ogni biografia di deputato italiano - tranne quelle dei più immeritevoli o dei più giovani - ogni biografia, diciamo, è una pagina strappata dal libro angoscioso della storia d’Italia; storia politica, storia civile, rivoluzionaria, letteraria, diplomatica …
E allorché questo grandioso lavoro sarà terminato, la generazione attuale delle diverse provincie della penisola, troverà in essa la palingenesi del suo risorgimento e la cronaca completa del nostro secolo.
Marco Minghetti, deputato del primo collegio di Bologna, e oggi ministro delle finanze del regno d’Italia, tra le molte figure di martiri e di uomini pratici, di eroi e di amministratori, di apostoli e di tribuni, che prepararono colle idee, colle opere, colla rivolta e colla resistenza il nostro Risorgimento, non è certo né la più pura né la più eccelsa. [...]

1865-Cletto Arrighi-I 450-Ruggiero Bonghi

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente, Volume V, Milano 1864
Ruggero Bonghi (1826-1895).
Nella vita pubblica di quest’onorevole di destra c’è un fatto singolare. Egli fu eletto dal Collegio di Manfredonia, dove non credeva d’essere conosciuto neppur di nome; il che può provare due cose: o che i meriti del traduttore di Platone fossero a quell’epoca maggiori di quelli ch’egli stesso credeva, o che la consorteria napoletana fosse potentissima e riuscisse a far eleggere i suoi addetti, quantunque sconosciuti.
Comunque sia è certo che il Bonghi non è di quegli uomini di cui non si sappia che cosa dire, tanto in bene che in male. [...]

1865-Cletto Arrighi-Giuseppe Garibaldi

Cletto Arrighi, I 450 deputati del presente, Volume VI, Milano 1865
Giuseppe Garibaldi.
È inutile dissimularlo. Su quest’uomo, che per molti aspetti è una delle più grandi figure storiche che abbiano mai vissute, c’è in Italia un terribile malinteso che potrebbe esser causa di triste conseguenze.
La nazione, riguardo a Garibaldi, è divisa in due campi: nel primo stanno le moltitudini che lo adorano ancora colla cieca fede dei settarii del Vecchio della montagna, mentre nel secondo si numera una certa quantità di individui d’ambo i sessi delle classi aristocratiche, i quali dimenticando tutto ciò che Garibaldi fece e soffrì per l’Italia, esagerano i suoi difetti e lo riguardano quale un pericolo permanente alla loro beata tranquillità.
Coloro che stanno in mezzo a questi due estremi, coloro che non vanno soggetti a esagerazioni, né di entusiasmo, né di biasimo, coloro che non fanno di quell’uomo un feticcio e non lo credono esente di difetti, costoro non han voce in capitolo, giacché è d’uopo persuadersi che il partito della vera moderazione e del buon senso in Italia non ha ancora il predominio che dovrebbe avere, e la imparzialità in politica è riguardata come ipocrisia o come versatilità. [...]

1865-Cletto Arrighi-Carlo Cattaneo

Cletto Arrigi, I 450 deputati del presente, Volumer VI, Milano 1965
Carlo Cattaneo (1801-1869).
All’epoca delle elezioni dei deputati lombardi al Parlamento subalpino, per la candidatura proposta del Cattaneo, tutti i partiti, tutti i giornali sorsero in campo o a combatterla o a difenderla.
Molti e disparati furono i giudizii, non tutti imparziali e giusti. Pare che il profilo biografico pubblicato dall’Unione, giornale del compianto Bianchi-Giovini, meriti sopratutto la preferenza, e perchè lo riputiamo equo e assennatamente scritto: [...]

1866-Aristide Calani-Cesare Cantù

Aristide Calani, Il Parlamento del Regno d’Italia, Milano 1866
Cesare Cantù (1804-1895) - Deputato.
Anche qui, avendo troppo a dire dell'uomo di lettere e dello scrittore storico, siamo costretti a dir poco, se non vogliamo uscir fuori dei limiti che omai ci sono assegnati.
Possiamo noi fare un'analisi delle Storiche e letterarie del Cesare Cantù º chi non le cono sce d'altronde ? chi non le ha studiate, chi non le ha almeno percorse, chi non ne ha inteso parlare º chi non ne ha vedute delle critiche elogiose troppo o troppo severe? Ci limiteremo a constatare che all'estero, in Germania, in Francia sopratutto, si rende più giustizia al Cantù che non gli se ne renda in Italia e si ammirano colà assai più i suoi scritti, e la gioventù studiosa vi si esercita sopra e vi medita molto più che nol faccia la nostra. La mente del Cantù è possente, è vasta ; la di lui volontà è ferrea, per ciò che riguarda almeno la co stanza nel lavoro intellettuale. Non v' ha impresa per colossale che sia, la quale valga a sgomentarlo, e che incominciata ei non conduca a termine con una pron tezza e una coscenziosità ammirabili. [...]

1860-Aristide Calani-Il Parlamento italiano 1

Aristide Calani, Il Parlamento del Regno d’Italia, Milano 1860
... [Gabrio Casati]
Figlio a Gaspare ed a Luigia De Capitani di Settala, discendente da famiglia appartenente all'antico patriziato milanese, nacque il conte Gabrio Casati il 2 agosto del 1798 in Milano.
Fatti gli studi preparatori nei collegi di Mercate e di Monza e nel liceo di Sant'Alessandro, ov'ebbe premi in matematica, in fisica e storia naturale, passò all'università di Pavia ove tolse la laurea in ambe le leggi il dì 7 agosto del 1820, e nelle scienze fisiche e matematiche il 12 agosto dell'anno consecutivo.
Non prese parte diretta nei movimenti del 1821, ma non fuvvi neanche del tutto estraneo.
Fratello a Teresa Confalonieri pose ogni sua cura a sollevarne l'animo dai crudi affanni che l'opprimevano. Le si fece anzi compagno nel viaggio a Vienna che la sventurata consorte del conte Federico compiè onde impetrare dall'imperatore Francesco la grazia del marito, e nulla essendosi positivamente ottenuto, il Casati, ricondotta in patria la sorella, riprese lo stesso dì, munito di suppliche delle notabilità di Milano, la via alla volta della capitale austriaca, sinché conseguì pel generoso condannato che la pena di morte gli fosse mutata in quella del carcer duro nel forte dello Spielberg.
Non volendo percorrere la carriera degl'impieghi sotto un aborrito Governo il conte Gabrio continuò ad occuparsi di studi, in ispecial modo matematici; tolse in moglie il 15 gennaio del 1827 la nobile Luigia Bassi, e nel corso di quello stesso anno, essendo stati sottratti all'immediata sorveglianza del direttore generale i ginnasi di Milano, accettò la nomina di vice direttore del liceo di Sant'Alessandro nella qual carica durò sino a tutto il 1855.
Dimessosi volontariamente in quell'anno, ricusò pure di accettare l'impiego di direttore generale dei ginnasi per la Lombardia, impiego cui era stato chiamato, mediante un decreto che portava già la firma dell'imperatore. [...]

1866-Aristide Calani-Il Parlamento italiano 2

Aristide Calani, Il Parlamento del Regno d’Italia, Milano 1866
Mamiani Della Rovere Conte Terenzio (1779-1885) - Deputato.
Questo è il nome d'un uomo che ha reso cogli scritti e cogli atti segnalati servigi alla patria, di un uomo la cui mente elevata, la cui dottrina profonda, il cui nobile cuore, non hanno mai fallito un giorno, un istante al sublime compito del risorgimento civile e politico d'Italia, cui hanno cooperato in più d'un'occasione ad efficacemente coadjuvare.
I nostri lettori non si dorranno se noi ci tratterremo alquanto nel riferire le vicissitudini di un'esistenza a più d'un riguardo così interessante. [...]

1882-G.C.Abba-Noterelle di uno dei Mille

Giuseppe Cesare Abba, Da quarto al Volturno - Noterelle di uno dei Mille, Bologna 1882
[Alla vigilia della “grande impresa”]
Parma, 3 maggio 1860. Notte.
Le ciance saranno finite. Se ne intesero tante che parevano persino accuse.
_ Tutta Sicilia è in armi; il Piemonte non si può muovere; ma Garibaldi?
- Trentamila insorti accerchiano Palermo: non aspettano che un capo, Lui! Ed egli se ne sta chiuso in Caprera?
- No, è in Genova.
- E allora perché non parte?
- Ma Nizza ceduta? dicevano alcuni.
E altri più generosi: - Che Nizza? Partirà col cuore afflitto, ma Garibaldi non lascierà la Sicilia senza aiuto. ...

1921 - Giuseppe Fumagalli - Sfarfalloni

Giuseppe Fumagalli, Chi l’ha detto?, Ulrico Hoepli 1921
Sfarfalloni.
[...] Chiudo questo modesto repertorio di frasi storiche e letterarie popolari fra noi con un mazzetto di citazioni che non hanno altro merito se non quello della scempiaggine loro, veri sfarfalloni o grullerie passate alla posterità come tali.
Appartengono quelle che ho raccolto, per la maggior parte al teatro, tranne alcune che ad eccezione di un paio sono di origine poetica: do queste per prime e comincio con le famose: ...

Hai mai visto gli ex voto di san Matteo? Conosci Giovanni Gelsomino?