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2021-Venti culturali da S. Marco in Lamis

Da Facebook del 29.08.2021
Venti culturali da San Marco in Lamis
Il Solco e La Fionda
Tratto da: Giuseppe De Cato, Viaggio tra giornali e giornalisti garganici - Collana La Magna Capitana - Biblioteca Provinciale di Foggia - Grenzi Editore, Foggia, 2014
Il Solco, settimanale dal carattere letterario e culturale in genere, dichiaratamente orientato a sostenere i “grandi meriti del fascismo e del Duce” e La Fionda, rivista mensile di lettere ed arti, sono certamente fra le più interessanti esperienze giornalistiche di San Marco in Lamis. ...

T. Nardella rezenzisce M. Manicone

Da Rassegna storica del Risorgimento, 1997, Pagg. 545-547
Recensione del libro
Nello Biscotti, Padre Michelangelo Manicone. Un dimenticato naturalista del Settecento, con prefazione di Grazia Francescato; Foggia, Claudio Grenzi Editore, 1996, in 8, pp. 94. S.p.
Tommaso Nardella
Non tragga in inganno il titolo di questo volumetto, smilzo e pur sostanzioso: Nello Biscotti, studioso di scienze agrarie connesse a problematiche ambientali, sulla scorta delle relazioni del Galanti e del Longano, analizza con acribia le linee di tendenza e di sviluppo del pensiero scientifico-naturalista, pur con talune ingenuità, del francescano Michelangelo Manicone autore della Fisica Appula apparsa in Napoli negli anni 1806-1807. ...

2003-Leonardo Giuliani-T.Nardella-1860

Leonardo Giuliani, L'ottobre 1860 in San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Cagnano Varano, 2003
A cura di Tommaso Nardella
Il 2 agosto 1860 l'intendente di Capitanata Bernardo Sanfelice, duca di Bagnoli, notificava al notaio Leonardo Giuliani (1786-1865) un decreto reale mediante il quale Francesco II di Borbone lo nominava sindaco di San Marco in Lamis in sostituzione dell'arciprete Francesco Paolo Spagnoli.
Per la quarta volta il Giuliani, personaggio di cospicuo rilievo sia nella storia che nella tradizione storiografica sammarchese, risaliva le scale di Palazzo Badiale mentre Garibaldi si accingeva dalla Sicilia a sbarcare i suoi volontari sulle spiagge calabresi.
Già noto per i suoi trascorsi politici liberaleggianti nel nonimestre del 1820 e poi per manifeste simpatie costituzionali nel maggio del 1848, era finito nelle finche dei famigerati registri degli "attendibili" quale liberale effervescente avendo tentato, pur servendosi dell'attiva collaborazione di due figli sacerdoti, di persuadere i suoi amministrati che "la dinastia borbonica, rappresentata dal figlio della santa Maria Cristina di Savoia, era al tramonto e che occorreva accettare il nuovo proveniente dalla rivoluzione siciliana". [...]

Hai mai visto gli ex voto di san Matteo? Conosci Giovanni Gelsomino?