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1995 - Silvio Benvenuto - La Costituzione

AA. VV., Il Ministero per la Costituente, La Nuova Italia 1995
[...] Ma questa volta i padri della Patria dissero cose esatte solo a metà: dalle elezioni non uscì affatto quel pieno di persone, di esperti, che tutti noi ci attendevamo: ne uscì un piccolo numero, e ciò ebbe un risultato anche negativo, in quanto portò all’abbandono di campo di taluni dei vecchi esperti, sfiduciati ormai sul futuro del Paese. Fu un male, non lo fu, lo dirà la storia: il fatto è però certo, né è spiegato dal giudizio circa l'insufficienza dei “politici”, che pur si suole addurre, perché invero il fatto fu molto più profondo e ampio di quanto si reputi comunemente.
Il risultato è comunque noto: una Costituzione sulla quale il giudizio è ormai quasi unanime: splendida per la prima parte (diritti-doveri) banale per la seconda (struttura dello Stato), che in effetti è una cattiva applicazione di un modello (lo Stato parlamentare) già noto e ampiamente criticato.
E inutile oggi recriminare, pensare che forse avrebbe potuto essere altrimenti se si fossero fatte alcune cose. I fatti della Storia si accettano per come sono; è solo consentito adoperarsi per modificarli in meglio. Ma il guaio è che neanche questo è stato fatto, nel mezzo secolo successivo, né lo si sta facendo. E allora?
Massimo Severo Giannini [...]

1995 - I verbali delle riunioni

AA. VV., Il Ministero per la Costituente, La Nuova Italia 1995
Verbali delle riunioni del Consiglio dei Ministri (a cura di Alfonso Isinelli e di Vincenzo Marco)
Riteniamo opportuno, per consentire una più completa rievocazione del quadro politico in cui fu istituito ed operò il Ministero per la Costituente, riprodurre i verbali (gentilmente fornitici dall'Archivio Centrale dello Stato e che dobbiamo alla cortesia della Dott.ssa L. Montevecchi alla quale manifestiamo il nostro più caloroso ringraziamento) di alcune fra le più importanti sedute del Consiglio dei Ministri tenutesi nell'estate-autunno del 1945. [...]

1888 - Federico Donaver - Il Conte di Cavour

Federico Donaver, Uomini e libri, Genova 1888
Fra gli uomini politici ch'ebbe l'Italia da un cinquant'anni, e che più conferirono alla sua unità, alla sua grandezza, quello che maggiormente si approssimò alla perfezione fu Camillo di Cavour. In questi le qualità richieste all'uomo di stato erano concentrate armonicamente, in guisa da lasciar nulla o ben poco a desiderare. Egli diplomatico, egli economista, egli finanziere, egli amministratore, egli legislatore; ed ognuna di queste virtù non mediocremente, ma come pochi sanno, le spiegava incessantemente e nel medesimo istante con rara facilità. [...]

L'Anonima DC - Cap. I

Orazio Barrese e Massimo Caprara, L’Anonima Dc, Prefazione e Cap. I, Feltrinelli 1979
Questo libro non è il repertorio di tutti gli scandali propagandisticamente imputabili alla DC.
Per elencarli uno per uno, quand'anche fosse produttiva un'impresa del genere, oltretutto esposta all'accusa di faziosità, avremmo dovuto dedicarci alla stesura di un'opera monumentale, organizzata a soffietto, qualcosa come un manuale, un'enciclopedia piuttosto che uno strumento informativo.
Questo libro vuole essere invece un sussidio, di carattere storico e documentario alla ricerca sul modo di governare della Democrazia cristiana, nei suoi riflessi ideologici, culturali e pratici, sull'uso dei meccanismi istituzionali di controllo dell'economia, sulla loro manomissione e sugli effetti di scollamento, di blocco e di sclerosi, accumulatisi in oltre trent'anni di dominanza politica, di uso disonesto del consenso elettorale. [...]
Non tutti gli scandali discendono schiettamente dalla DC in quanto tali, essendo assai bastardo e aggrovigliato il ceppo di collusioni, coperture, interessi corporativi di gruppo e di formazioni politiche da cui tali scandali sono stati generati. [...]

L'Anonima DC - Cap. II

Orazio Barrese e Massimo Caprara, L’Anonima Dc, Cap. II, Feltrinelli 1979
Gli enti utilissimi
L'invasione dei centri di potere da parte della DC è antecedente al 18 aprile 1948. Le prime operazioni si hanno subito dopo la Liberazione, ma le grandi manovre incominciano all'indomani della consultazione elettorale del 2 giugno 1946, che dà alla Democrazia cristiana la maggioranza relativa all'Assemblea Costituente. Se ne occupa lo stesso De Gasperi che nel suo secondo gabinetto assieme alla presidenza del Consiglio riserva per sé il Ministero degli interni. In tale veste rimuove quasi tutti i prefetti che erano di nomina politica (Troilo che rimane in carica sino al dicembre '47 è un'eccezione) e li sostituisce con l'unzionari di carriera che sono divenuti galoppini della DC, ma che non avevano certo "demeritato" durante il fascismo. [...]

L'Anonima DC - Cap. III

Orazio Barrese, Massimo Caprara, L’Anonima DC, Cap. III, Feltrinelli 1979
Vi presento alcuni brani del libro L’anonima DC, Cap. III, edito la prima volta nel 1977 dalla Feltrinelli di Milano, da Orazio Barrese e Massimo Caprara. In esso vi è contenuto quasi tutto il debito pubblico italiano (manca poco a 3.000 miliardi di Euro, quasi il 150% - fra poco - del Prodotto Interno Lordo.
Si rubava, si ruba e ... si continuerà a rubare.
I commenti tra parentesi tonde - () - appertengono al testo.
I commenti “esterni”, presi dal web o dal mio Archivio digitale, sono messi tra parentesi quadre - [] -, i personaggi dei quali non ho trovato nulla sul web, sono messi con [?]. I personaggi o le situazioni che, per motivi “logistici” o per altro, sono messi tra parentesi quadre [… segue].

L'Anonima DC - Cap. IV

Orazio Barrese, Massimo Caprara, L’Anonima DC, Cap. IV, Feltrinelli 1979
Agli inizi degli anni 60, l'aggregato di forze sociali col quale la DC, a partire dal '48, ha cementato il suo blocco interclassista impone ancora i suoi "dazi" parassitari al potere. Contemporaneamente, al suo interno, si manifestano nuove tensioni.
Gradualmente ma incessantemente, assumendo il ruolo permanente di partito-Stato nella direzione del Paese, la DC, da una parte continua a provvedere al controllo delle fonti tradizionali di compensi e spartizioni imprenditoriali assicurati dall'amministrazione degli enti locali e delle grandi opere pubbliche; dall'altra sperimenta le sue capacità di polo catalizzatore della piccola e media borghesia, attirandone ed insediandone i vertici alla testa delle principali industrie pubbliche. [...]

L'Anonima DC - Cap. V

Orazio Barrese, Massimo Caprara, L’Anonima DC ..., Cap. V, Feltrinelli 1979
Vi presento alcuni brani del libro L’anonima DC, Capitolo V, edito la prima volta nel 1977 dalla Feltrinelli di Milano, da Orazio Barrese e Massimo Caprara.
In esso vi è contenuto quasi tutto il debito pubblico italiano (manca poco a 3.000 miliardi di Euro, quasi il 150% - fra poco - del Prodotto Interno Lordo.
Si rubava, si ruba e si continuerà a rubare
I commenti tra parentesi tonde - () - appartengono al testo (in genere).
I commenti “esterni”, presi dal web o dal mio Archivio digitale, sono messi tra parentesi quadre - [] -, i personaggi dei quali non ho trovato nulla sul web, sono messi con [?]. I personaggi o le situazioni che, per motivi “logistici” o per altro, messi tra parentesi quadre [Approfondimento], sono “approfondimenti”, inesistenti nelle versione originale e sono stati inseriti dal sottoscritto per dare alle varie situazioni una parvenza di completezza. [...]

L'Anonima DC - Capitolo VI

Orazio Barrese, Massimo Caprara, L’Anonima Dc ..., Capitolo VI, Feltrinelli Milano 1979
Vi presento alcuni brani del libro L’anonima DC, Capitolo VI, edito la prima volta nel 1977 dalla Feltrinelli di Milano, autori Orazio Barrese e Massimo Caprara.
In esso vi è contenuto quasi tutto il debito pubblico italiano (manca poco a 3.000 miliardi di Euro, quasi il 150% del PIL - fra poco - del Prodotto Interno Lordo.
Si rubava, si ruba e si continuerà a rubare
I commenti tra parentesi tonde - () - appartengono al testo (in genere).
I commenti “esterni”, presi dal web o dal mio Archivio digitale, sono messi tra parentesi quadre - [] -, i personaggi dei quali non ho trovato nulla sul web, sono messi con [?]. I personaggi o le situazioni che, per motivi “logistici” o per altro, messi tra parentesi quadre [Approfondimento], sono “approfondimenti” (li trovi dopo il “file” originale), inesistenti nelle versione originale, che sono stati inseriti dal sottoscritto per dare alle varie situazioni una parvenza di completezza.

2012-V. Sgarbi-M.Ainis-Il tesoro d'Italia

Vittorio Sgarbi, Il tesoro d’Italia, 2012
L’Italia è un Paese ricco. L’Italia ha un tesoro di inestimabile valore. Ed è un tesoro diffuso, capillare, democraticamente disperso ogni due chilometri quadrati del suo suolo. Ma gli italiani non sanno di averlo, questo tesoro. E, non sapendolo, lo sciupano. Opere, pitture, beni nascosti, apparizioni storiche: la mappa d’Italia tratteggiata da Vittorio Sgarbi è una lunga avventura nella storia dell’arte, raccontata attraverso i tesori di oltre 40 artisti - alcuni notissimi, molti pochissimo noti - che hanno lasciato la loro impronta lungo tutto lo stivale: da Anagni a Modena, da Parma a Ferrara, da Cremona a Padova a Venezia, dalla Romagna alla Toscana alla Sicilia. Tante tappe, che conducono infine alla felicità espressiva del Rinascimento. Delle vere e proprie scoperte, tutti tesori che Sgarbi perlustra e racconta. Ne esce non solo una "cartografia del cuore" ma una ragionata e cronologica storia dell’arte, come mai è stata raccontata, che in questo volume si sofferma sui secoli XI, XII, XIII, XIV. Questo libro, dunque, è strumento per chi vuole conoscere il nostro Paese, per chi vuole conoscere l’arte, per chi vuole, semplicemente, ad apertura di pagina, decidere di vedere quale tesoro si "nasconda" dietro l’uscio della propria casa.

Hai mai visto gli ex voto di san Matteo? Conosci Giovanni Gelsomino?