Cenno sulla Origine di S. Marco in Lamis nel Feudo Badiale e del governo Economico-Politico-Ecclesiastico, della floridezza, della sua popolazione ecc.
E primieramente diremo siccome tra le lame del Celano, ed in un gran bacino del vallone tra i monti Nord Est a un miglio di distanza dal già Ospizio di S. Giovanni in Lamis, surse questa città sotto il governo dei Longobardi: e giova credere poco dopo che da costoro venisse appellato S. Giovanni in Lamis l'Ospizio formato dal Tempio di Giano, siccome innanzi è stato detto. E poiché nella nostra città il dialetto è quasi un misto del Longobardo - Greco - Saraceno, ancora per questa circostanza, pare che potessimo affermare l'origine della nostra città tra il settimo e l’ottavo secolo di nostra salute.
Né questo nostro avviso ci sembra del tutto sfornito di solide ragioni, quando ci fermeremo un poco a considerare la condizione dell'Italia, poi che principiò a risorgere dal conquasso in che fu tutta sconvolta per le irruzioni dei Barbari. Fu nel Medio Evo che le genti Italiane si scossero a novella vita, e nuovi pensieri, nuovi costumi, novelle istituzioni adottarono. Dopo la guerra greca in Italia in [il] primo Esarca di Ravenna, abrogati gli antichi ordinamenti civili, volle istituiti in tutte le città e terre grandi alcuni capi, che Duci si chiamarono, con designato territorio. I Goti non ricusarono di stabilire in ciascuno di questi partimenti Amministrazioni, e Giudicature; e quell'assegnazione di Beneficii, furon quelli appunto che in progresso di tempo si denominarono Feudi. Questi Ducati pel sistema di successione in Contee adottato dai Longobardi vennero suddivisi; e finalmente nella irruzione dei Saraceni, si formarono tanti indipendenti castelli, per quante erano le isolate popolazioni, che da quelle orde erranti si difendevano con le proprie forze, dando così l’iniziativa a quelle speciali associazioni, che poi università si addimandarono (Nota 1).
Nota
(1) Sismondi cap: II. par. 1. Stor: delle Rep: Ital:
Origini di S. Marco in Lamis
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