Sicilia e Garibaldi
1860 - Mondo Illustrato - Garibaldi e la Sicilia
Il Mondo Illustrato, Anno III, 7 luglio 1860, Torino, 1860
[...] Alle 9 del giorno 7, la spedizione ancorava nel porto di Talamone: quivi fu letto il primo ordine del giorno. Il corpo riprendeva il glorioso nome di Cacciatori delle Alpi, il grido era Vittorio Emanuele re d'Italia. Applausi ed entusiasmo! Fatta la rassegna delle forze, si riconoscono 710 i volontarii venuti dalla Lombardia, 360 cittadini delle antiche provincie del Piemonte, per la maggior parte liguri, 35 di questi erano carabinieri genovesi, aggregati alla compagnia di Bixio, passarono sul Lombardo.
Da Talamone a S. Stefano, dove si approvigionarono di carbòn fossile; indi proseguirono la navigazione, incerti, guardinghi, parati a tutto.
Vennero in vista della Sicilia. Incontrarono un bastimento mercantile inglese; gli diedero notizie per Genova. Un uomo cadde a mare, Garibaldi lo fece trarre in salvo. Davanti a Marsala si credono inseguiti dagli incrociatori - forza alle macchine per isbarcare prima del loro arrivo.
In breve tutta la squadra li sopraggiunge.
Due legni da guerra inglesi richiamano a bordo i loro uffiziali. Appena finito lo sbarco, comincia un cannoneggiamento vivissimo; ma quantunque i volontarii dovessero percorrere un tratto scoperto prima di entrare in città, nessuno fu ferito. Durante la notte il Piemonte fu catturato, il Lombardo era stato quasi calato a fondo, avendo il capitano prima di sbarcare aperti i rubinetti.
Quei giorno Marsala fu in gran festa! [...]
Data creazione | Venerdì, 27 Settembre 2019 |
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Categoria | Giuseppe Garibaldi |
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