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La burocrazia

1965 - Ernesto Rossi - Lo sfasciume generale

1965 - Ernesto Rossi - Lo sfasciume generale

Ernesto Rossi (1897-1967), L'Astrolabio, Pagg. 14-19, Anno III, N. 11 (52), 16-30 Giugno 1965
[...] Anche se i magistrati si limitassero a punire chi ruba il pubblico denaro avrebbe sempre troppo da fare.
Oggi nel nostro paese, si ruba a man salva nelle casse dello Stato e degli enti pubblici, con la complicità dei ministri e dei più alri funzionari, ai quali è affidata la vigilanza sui diversi servizi. E questa complicità rende dìfficilissimo far luce sulle maggiori malefatte compiute nella pubblica amministrazione. Quasi tutte le iniziative delle ultime azioni penali contro pubblici funzionari sono venute da impiegati disonesti che hanno tirato troppo la corda per ricattare i loro superiori o sono state una conseguenza di contrasti fra le diverse fazioni del partito dominante. La magistratura è riuscita a rompere il muro della omertà, delle false testimonianze e delle contro relazioni addomesticate soltanto quando ha avuto l'appoggio di una di queste fazioni.
Ha, perciò, al mio palato, un amaro sapore di ironia l'affermazione del comm. Marzano che i processi recenti hanno confermato l'idoneità delle nostre istituzioni a reagire ai casi “eccezionali e sporadici” di disonestà.
“Niente - egli scrive - consente di pensare che, se ancora ve ne fossero, non riceverebbero la giusta sanzione”.
È un'opinione più ingenuamente ottimistica di quella di chi sostenesse che i casi di adulterio sono in Italia rarissimi perché sono pochi i processi per adulterio, e che le condanne inflitte ai colpevoli di tale reato dimostrano che la magistratura è efficientissima nel reprimere l'adulterio.
Nella pubblica amministrazione, si ruba, come ho detto, a man salva. Si ruba in forma diretta, levando taglie, balzelli e “bustarelle” nei punti di passaggio obbligato, ma molto più si ruba attraverso le “gestioni fuori bilancio”, i “fondi scorta”, le società per azioni con capitale totalmente o parzialmente dello Stato; le banche che danno premi di “scarrellamento” sui depositi del denaro che avrebbe dovuto essere versato in tesoreria; le associazioni private alle quali sono affidate funzioni pubbliche. Buona parte di questi quattrini va nelle tasche dei ladri; ma una parte molto maggiore serve a finanziare le “macchine” e i giornali dei partiti governativi. (Negli enti locali, i partiti di opposizione, quando possono, emulano i partiti governativi; ma in generale rubano molto meno, in conseguenza del più severo controllo esercitato dalle prefetture sulle loro gestioni).
L'aspetto più negativo di queste operazioni sta nel fatto che i funzionari che tengono il sacco ai segretari amministrativi dei partiti diventano intoccabili; qualunque sia la loro incapacità e la loro disonestà, se riescono a mettere da parte una documentazione sufficiente per poter ricattare gli uomini politici, sono sicuri di fare le più brillanti carriere e se ne possono fregare allegramente dì qualsiasi denuncia alla autorità giudiziaria.
Va aggiunto che i finanziamenti ai partiti ed ai giornali con i quattrini rubati nelle casse degli enti pubblici e delle società controllate dallo Stato, se non fosse per questi riflessi negativi indiretti sarebbero di gran lunga preferibili ai finanziamenti fatti dai Grandi Baroni dell'industria e della finanza, in cambio di divieti alle importazioni, di premi alle esportazioni, dì garanzie di crediti all'estero, di forniture a prezzi maggiorati, di esenzioni fiscali, di salvataggi di aziende dissestate, e di alti privilegi dello stesso genere.
Sono anche queste operazioni predatorie come quelle alle quali ho sopra accennato, anche se sfuggono al codice penale perché non lasciano tracce, o perché vengono autorizzare con provvedimenti legislativi e con circolari ministeriali cucinate dagli stessi interessati; ma sono operazioni molto più costose: per ogni miliardo che arriva nelle casse dei partiti, molte decine di miliardi del consumatori o dei contribuenti sdrucciolano nei conti bancari dei “generosi benefattori”. [...]

Data creazione Domenica, 22 Settembre 2019
Categoria Ernesto Rossi
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