Annessione o liberazione?
1860 - Aurelio Lepre - La liberazione del Mezzogiorno
Aurelio Lepre, Storia del Mezzogiorno nel Risorgimento, Editori Riuniti, Roma, 1974
[...] Le popolazioni nel richiedere la ripartizione dei demani invocano lo esercizio di un diritto dal governo istesso loro accordato. Nominaronsi commissari ripartitori, e questi non ne fecero nulla, invece se ne stettero ad oziare in Napoli, malgrado le ripetute doglianze ed i clamori. Ricordo a me stesso che l'uomo di Stato deve aprire l'occhio sulla presente condizione dei comuni. Il popolo minuto e miserabile vede poter migliorare il proprio stato, e quindi più non vede, più non cura ordini delle autorità se prima non vede soddisfatti quei diritti ch'esso domanda esercitare in nome della legge [...]". Se non si voleva procedere alla quotizzazione, continuava l'intendente, era necessario l'impiego di truppe regolari. Era facile, a suo parere, reprimere i tentativi borbonici, ma era difficile tenere a freno le popolazioni che chiedevano la ripartizione in nome i Vittorio Emanuele. Ma occorreva, ad ogni modo, sradicare "un albero che avrebbe potuto dare velenosi frutti". Il timore dell'intedente non era infondato: il frutto più velenoso sarebbe stato il brigantaggio. [...]
Data creazione | Sabato, 14 Settembre 2019 |
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Categoria | Risorgimento |
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