Massimo Omiccioli, La “strana” biblioteca di uno “strano” economista Viaggio tra i libri di Ernesto Rossi, Pagg. 397-401, Roma 2018
1915 Dopo la maturità classica si iscrive a Medicina all’Università di Bologna.
1916 A marzo si arruola come volontario e a giugno entra alla Scuola Militare di Modena.
1917 Il 12 maggio è ferito nel corso della decima battaglia dell’Isonzo.
1918 A gennaio si iscrive alla scuola di volo presso l’aeroporto di Pisa San Giusto.
Il 17 giugno muore al fronte il fratello Mario, tenente dei bersaglieri.
1919 Congedato dall’esercito, pubblica articoli sul Popolo d’Italia. A luglio abbandona gli studi di Medicina per iscriversi a Giurisprudenza all’Università di Siena. Conosce Gaetano Salvemini e il 25 dicembre pubblica un articolo sul giornale da lui diretto, L’Unità. Muore suicida la sorella Maria.
1920 A ottobre diventa segretario della sezione fiorentina dell’Associazione Agraria Toscana.
1921 A ottobre inizia in Basilicata un’indagine sulla società meridionale per conto dell’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno.
1922 Torna a marzo a Firenze presso l’Associazione Agraria Toscana e dirige il Giornale settimanale degli Agricoltori Toscani.
1923 Insieme a Salvemini, ai fratelli Rosselli e ad altri costituisce a marzo il Circolo di Cultura di Firenze.
1924 Milita nel movimento clandestino Italia Libera. A giugno abbandona la direzione del Giornale settimanale degli Agricoltori Toscani. Da novembre insegna discipline economiche presso l’istituto “Galileo Galilei” di Firenze.
Ricercato dalla polizia, il 31 maggio sfugge all’arresto e si rifugia a Parigi, mentre il fratello Paolo ripara in Svizzera. Rientra a Roma a ottobre per partecipare al concorso per l’insegnamento di discipline giuridico-economiche negli istituti tecnici, piazzandosi primo in graduatoria.
1926 Insegna all’istituto tecnico “Vittorio Emanuele II” di Bergamo e a marzo-aprile inizia a collaborare con il periodico torinese La Riforma Sociale, diretto da Luigi Einaudi.
1928 A Milano collabora segretamente con Riccardo Bauer, Vincenzo Calace, Umberto Ceva, Ferruccio Parri, Dino Roberto e altri antifascisti. A ottobre conosce Ada Rossi, anche lei insegnante presso l’istituto “Vittorio Emanuele II”.
1929 Muore suicida la sorella Serenella.
1930 Arrestato a scuola il 30 ottobre, viene condotto in carcere a Bergamo. Durante il trasferimento a Roma, il 3 novembre, salta dal treno in corsa, ma viene catturato il mattino seguente. Il 5 novembre è rinchiuso, in isolamento assoluto, nel VI raggio del carcere romano di Regina Coeli, riservato ai detenuti deferiti al Tribunale speciale.
1931 Il 30 maggio il Tribunale speciale infligge venti anni di reclusione a Rossi e Bauer e dieci a Calace e Roberto. A luglio viene trasferito a Pallanza (numero di matricola 5030) e il 24 ottobre sposa in carcere Ada Rossi con rito civile. Il 24 novembre, dopo il terzo tentativo di evasione, viene trasferito a Piacenza.
1932 Ad agosto viene inasprito il regime carcerario con la proibizione dei giornali, il sequestro di carta e penna, il divieto di scrivere ai familiari se non in un camerone sotto il controllo degli agenti.
1933 Svelato da un delatore un nuovo tentativo di fuga, a novembre viene trasferito nel IV braccio del carcere di Regina Coeli, a Roma.
1934 Il 6 marzo il Consiglio di disciplina gli infligge tre mesi di isolamento aggravato e un mese di sospensione della corrispondenza e di privazione dei libri.
1937 Il 9 giugno vengono assassinati in Francia i fratelli Carlo e Nello Rosselli su mandato dei servizi segreti militari e del ministro Ciano.
1938 Ottenuto all’inizio di ottobre il permesso di prendere appunti utilizzando un tavolino all’interno di una cella tutti i giorni dalle 17 alle 18,30, inizia la stesura di un manuale di economia.
1942 A novembre viene arrestata anche Ada Rossi e inviata al confino a Forino, in provincia di Avellino, e poi a Melfi e Maratea.
1943 Nuovamente arrestato, è trasferito con Bauer e Calace a Regina Coeli in isolamento.
Liberati il 30 luglio, Rossi viene nuovamente arrestato dopo poche ore, per essere rilasciato in serata. In estate si trasferisce a Firenze, promuove il Movimento federalista europeo e aderisce al Partito d’Azione. Il 14 settembre, ricercato dai tedeschi e dalla polizia fascista, si rifugia in Svizzera, dove il 28 settembre lo raggiunge la moglie Ada. Si stabiliscono a Lugano.
1944 Si trasferisce a Ginevra, dove si impegna a diffondere le tematiche federaliste. A maggio viene pubblicato dalla casa editrice milanese La Fiaccola il testo La Riforma agraria, da lui composto a Ventotene nel 1941.
1945 A marzo pubblica, con lo pseudonimo Thelos, L’Europe de demain. Il 19 aprile rientra a Milano, dove collabora alla stampa clandestina. In precarie condizioni di salute, il 20 maggio si traferisce a Firenze. Dal 5 luglio all’8 dicembre è Sottosegretario alla Ricostruzione nel Governo Parri; dal 25 settembre fa parte della Consulta nazionale.
Il 29 ottobre è nominato presidente dell’Arar (Azienda rilievo alienazione residuati).
A dicembre pubblica per La Fiaccola il saggio Critica del sindacalismo, scritto al confino nel 1942.
1946 Pubblica per La Fiaccola il saggio Abolire la miseria. Esce per Einaudi il volume Pianificazione economica collettivistica, di cui aveva curato la traduzione. Accetta la candidatura alla Costituente nella lista del Partito d’Azione per favorire l’elezione di Pietro Calamandrei.
1947 A luglio rivede Salvemini rientrato dall’esilio. A novembre pubblica per le Edizioni di Comunità Banderillas, che raccoglie alcuni suoi saggi usciti durante l’estate su Italia socialista.
1949 Il 19 febbraio esce il primo numero del periodico Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio, sul quale pubblicherà circa cinquecento articoli e dove tiene la rubrica Lettere scarlatte.
1950 Si impegna nella campagna federalista di raccolta delle firme per la costituzione dell’Unione europea, alla quale aderisce anche il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
1952 A febbraio pubblica Settimo: non rubare, nella collana Laterza “Libri del Tempo”, nella quale usciranno anche altri suoi libri. L’11 ottobre inizia la collaborazione con La Stampa, che proseguirà sino alla fine del 1954.
1953 Pubblica con Laterza Lo Stato industriale, in cui riporta i risultati dell’indagine sull’Iri commissionatagli da Mario Einaudi.
1954 Pubblica per Laterza Il Malgoverno.
1955 Pubblica per Laterza I padroni del vapore e cura il volume antologico di Luigi Einaudi Il buongoverno. Saggi di economia politica (1897-1954). Il 12 marzo presenta al primo convegno degli Amici del Mondo (i cui atti saranno editi da Laterza con il titolo La lotta contro i monopoli) una relazione sul problema delle nazionalizzazioni; interviene anche al convegno del 9 luglio dedicato alla questione petrolifera (i cui atti saranno pubblicati con il titolo Petrolio in gabbia). Il 10 novembre dà vita a un acceso dibattito con il presidente della Confindustria Angelo Costa. Partecipa alla costituzione del Partito radicale.
Il 20 dicembre pubblica con Feltrinelli Una spia del regime, sulla figura di Carlo Del Re e i suoi rapporti con la polizia politica.
1956 Ad aprile pubblica con Laterza Aria fritta, in cui raccoglie suoi articoli comparsi su Italia socialista e su Il Mondo. A novembre pubblica con la casa editrice Guanda La pupilla del duce: l’Ovra.
1958 A gennaio viene liquidata l’Arar. Il 22 febbraio interviene al settimo convegno degli Amici del Mondo (i cui atti saranno editi da Laterza con il titolo Stampa in allarme) con una relazione sulla censura e la libertà d’informazione. Ad aprile pubblica per Parenti Il manganello e l’aspersorio, dedicato alla memoria di Salvemini. A maggio organizza a Roma un ciclo di lezioni sul fascismo.
1959 Cura per Parenti La Conciliazione; interviene all’ottavo convegno degli Amici del Mondo (i cui atti saranno editi da Laterza con il titolo Verso il regime) con una relazione sulla Rai-Tv.
1960 A gennaio pubblica per Parenti Lo Stato cinematografaro sulla censura e sugli incentivi statali assegnati a registi e case di produzione. Organizza il nono convegno degli Amici del Mondo sulle prospettive di riforma dell’industria elettrica (i cui atti saranno editi da Laterza con il titolo Le baronie elettriche) e vi presenta una relazione contro il monopolio privato.
1961 Il 4 marzo interviene al decimo convegno degli Amici del Mondo con la relazione I guai della borsa. Pubblica con Laterza Borse e borsaioli, in cui raccoglie i suoi articoli comparsi su Il Mondo sul tema della speculazione finanziaria.
1963 Il 16 gennaio si presenta davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta per un’audizione sui limiti posti alla concorrenza in campo economico. Il 25 marzo esce il primo numero del periodico L’astrolabio, da lui fondato insieme al direttore Ferruccio Parri. Il 30-31 marzo organizza il primo convegno del Movimento Gaetano Salvemini e ne cura gli atti La Federconsorzi per Feltrinelli.
1964 Pubblica con Laterza I nostri quattrini, in cui raccoglie una quarantina di suoi articoli di politica economica.
1965 A luglio pubblica con le Edizioni di Comunità Critica delle costituzioni economiche, in cui raccoglie due saggi scritti in carcere e al confino. A novembre pubblica con Editori Riuniti Viaggio nel feudo di Bonomi, in cui raccoglie i suoi articoli comparsi su L’Astrolabio di critica alla Federconsorzi. Pubblica per Editori Riuniti la silloge sulle encicliche pontificie Il sillabo e dopo. Insieme a Giampaolo Nitti cura per la Fondazione Luigi Einaudi l’opera Banche, Governo e Parlamento negli Stati Sardi: fonti documentarie, 1843-1861, di cui esce il primo volume.
1966 L’8 febbraio partecipa alla tavola rotonda organizzata dal Movimento Salvemini con una relazione sul finanziamento dei partiti politici. A settembre gli viene conferito dall’Accademia dei Lincei il premio “Francesco Saverio Nitti” per gli studi di scienza delle finanze e politica economica. A novembre pubblica per Samonà e Savelli Pagine anticlericali.
1967 Muore a Roma il 9 febbraio; è sepolto nel cimitero di Trespiano, sui colli di Firenze, dove riposano anche Carlo e Nello Rosselli e Gaetano Salvemini.