All'alba lu pajese sta a remore. Lu sìnneche vurria qualche parere, Apposta ha convocato l'Assessore, Li guardaboschi culli Cunsigliere, Pe' cuncertà nu mode bone e spicce E ascì da meze a simile pasticce.
Io sarò breve, come voi vedrete: O che ci liberiamo dal Dragone, o se no, tutti quanti lo sapete... Oggi vi ho convocati per cagione, Di trovare un'idea che ci consiglia Pe' far tornar la pace 'gni famiglia.
Cu bella voce e cu parlà scosite Mo pigghia la parola 'umpà Lazzare Ch'è n'atu capemastre assà 'struite, E dice: "Pe piglià qualche ripare Dobbiamo fabbricare un muro grande 'Nntorno al paese da tutte le bande".
"Meglio sarebbe invece una ringhiera, Tutta in ferro battuto, com'è quedda Della villa - bonalma - quando c'era" Dice cumpà Lunarde Cimaredda, Costruttore di zappe e di 'nzirrime, Tra li ferrare cima delli cime.
Già steva la seduta a quistu punte Che interviene lu Sinneche dicenne: "Signori Consiglieri... ora, a ben cunte, Se andiam di questo passo, qua si spenne Parole e tempo in lunghi battibecchi, Per fino a diventar cretini e vecchi.
Io avanzo pertanto una proposta: Cioè, direi di fare armar la gente E di uscire e di andare a far la posta Fin dove si rintana quel serpente: Dargli battaglia e... Insomma io vi dico Che bisogna affrontarlo l'inimico".
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All'alba il paese è in subbuglio. Il sindaco vorrebbe qualche parere, per questo ha convocato gli assessori, i guardaboschi con i consiglieri, per concordare un modo buono e spiccio e uscire fuori da simile pasticcio.
Io sarò breve, come voi vedrete: O che ci liberiamo dal dragone, o se no, tutti quanti lo sapete... Oggi vi ho convocati per cagione, di trovare un'idea che ci consiglia, per far tornar la pace in ogni famiglia.
Con bella voce e con parlar squisito ora prende la parola compar Lazzaro che è un altro capomastro assai istruito, e dice: "Per pigliar qualche riparo dobbiamo fabbricare un muro grande attorno al paese da tutti i lati".
"Meglio sarebbe invece una ringhiera, tutta in ferro battuto, come quella della villa - buon'anima - quando c'era" dice compar Leonardo Cimarella, costruttore di zappe e serrature, tra i ferrai cima delle cime.
Già stava la seduta a questo punto che interviene il sindaco dicendo: "Signori consiglieri... ora, a buon conto, se andiamo di questo passo, qua si spende parole e tempo in lunghi battibecchi, fino a diventar cretini e vecchi.
Io avanzo pertanto una proposta: Cioè, direi di fare armar la gente e di uscire e di andare a far la posta fin dove si rintana quel serpente: dargli battaglia e... insomma io vi dico che bisogna affrontarlo l'inimico".
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