Missiva inviata nel 2003 da Antonello Soccio, attualmente Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista ed allora Segretario della locale sezione del partito.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cosa si sta facendo per la cultura, lo sport e il tempo libero a S. Marco in Lamis?
La domanda è d'obbligo, visto che siamo nel periodo delle vacanze estive e, in genere, si sono sempre organizzate manifestazioni degne della nostra cittadina. La risposta è assolutamente negativa e questo, se ancora ce ne fosse bisogno, la dice lunga sull'inettitudine dell'attuale amministrazione comunale. Ricordiamo che quest'estate non è stata finanziata la manifestazione dell'associazione culturale Mo' l'estate, che ormai da qualche anno faceva arrivare a S. Marco gruppi musicali di livello nazionale e costituiva un vero fiore all'occhiello per il nostro paese, tanto da essere recensita sulle pagine dei grandi quotidiani. Il sindaco ha negato ogni contributo con la scusa che non ci sono soldi (che si trovano, poi, quando si vota l'oscena indennità per i consiglieri comunali di 400 euro al mese), perdendo in questo modo l'occasione per proporre ai nostri concittadini uno spettacolo veramente interessante che ci metteva, una volta tanto, positivamente al centro dell'attenzione dei mass-media. Pensiamo, poi, al cinema comunale F. De Robertis (grande regista nato a San Marco in Lamis ndr), punto di ritrovo per giovani e meno giovani, chiuso da tempo e ormai completamente divorato dai topi.
Lo sport, d'altro canto, non è mai caduto in basso come in questi ultimi tempi; il culmine si è avuto con la radiazione della Virtus Sammarco (la squadra di calcio), che ha tolto ai sammarchesi anche l'ultima grande passione, quella per il calcio locale.
Eventi culturali di grande portata non ne abbiamo visto, se si eccettua la presentazione di qualche libro. Non c'è un progetto organico del fenomeno cultura e pensiamo che diffìcilmente ci sarà, visto e considerato che la giunta Tenace tira soltanto a campare finché possibile, figuriamoci se può occuparsi di simili quisquilie! Eppure cultura, sport e tempo libero dovrebbero essere essenziali punti di riferimento nella vita della nostra comunità, soprattutto se si considera il contesto economico depresso del nostro paese, segnato da tanti problemi, a cominciare dalla disoccupazione per finire al crescente degrado sociale. La cultura è sinonimo di civiltà di una società e, insieme alle attività sportive e ricreative, riesce a far diminuire le devianze e l'emarginazione sociale, sempre in agguato soprattutto nel mondo giovanile. Speriamo che, con un slancio veramente impensabile per come stanno andando le cose, la giunta comunale possa mettere in atto le misure necessario per dare nuova linfa al settore culturale, destinando ad esso fondi consistenti, piuttosto che pensare ad opere inutili come la cosiddetta piazza Portoghesi, indesiderata dalla stragrande maggioranza della popolazione.
Antonello Soccio
Segretario cittadino del Partito della Rifondazione Comunista