San Marco in Lamis, Borgo Celano e San Giovanni Rotondo sul web

Il portale ufficiale del Comune di San Marco in Lamis non riporta quasi nulla sulla città. Salta subito all’occhio, nella sezione Vivere la città - Il territorio - Storia del comune, l’espressione “La storia della città si intreccia con quella del santuario di San Matteo, il cui edificio a prima vista può essere scambiato per un'antica fortezza, ma in realtà è un monastero di frati cappuccini risalente al IX-X secolo. Nel medioevo l'imponente struttura garantiva protezione agli abitanti del luogo, per la sua posizione inespugnabile, arroccata su un colle”.
Espressione palesemente errata, in quanto nel Convento citato dimorano i Frati Minori e non i Cappuccini. Ė sconcertante notare che tale impropria affermazione è ripresa da ben 17 altri siti web, come abbiamo potuto facilmente appurare con una semplice ricerca sul motore Google.
Altra informazione palesemente falsa è quella del portale turistico regionale, che scrive, a proposito del Convento di San Matteo: ”Importante centro benedettino, dominò con la propria influenza l’intera Capitanata. Dal 1311 al 1578 divenne convento cistercense e, infine, passò sotto il controllo dei frati francescani, che lo reggono ancora oggi”.
La pubblicazione Il pellegrino al Santuario di San Matteo, edita dai Frati Minori di San Matteo, riporta che i Cistercensi stettero dal 1311 al 1327, dipoi iniziò la serie degli Abati Commendatari che affidarono nel 1578 il convento ai Frati Minori.

Molto meglio si comportano alcuni portali locali, ricchi di informazioni sul Convento di San Matteo, sulla sua Biblioteca, su Borgo Celano e sul Parco Paleontologico e dei Dinosauri.
Tali siti illustrano solo le attrazioni turistiche che si riferiscono al complesso San Matteo - Borgo Celano - Bosco Difesa e dintorni e non parlano in modo specifico di San Marco in Lamis.
Purtroppo questi ultimi benemeriti portali fanno soltanto informazione.
Singolare è il caso di un hotel a San Giovanni Rotondo, da parecchie centinaia di posti/letto.
Sembra che abbia chiuso nel 2011 o prima.

Eppure nel 2014 appare un messaggio di complimenti su Tripadvisor. L’albergo, da me fotografato il 3 giugno 2014, sembra in stato di abbandono.
Scrivendo questo lavoro ho fatto un grande uso di ricerche sul web ed ho notato la mancanza di un prodotto informatico unico che parli del Gargano, che presenti un inventario di tutte le sue risorse turistiche, religiose, culturali, che non sono poche.
Penso ad una banca dati che immagazzini informazioni e schede su flora, fauna, architettura civile e religiose, raccolte di beni culturali, alberghi, bar, ristoranti ecc.
Si tratta di informazioni sul Gargano che potrebbero essere di aiuto ai turisti ed anche ai residenti.
Un esempio potrebbe essere quello della Valle del Metauro.