

La parte moderna lascia alquanto a desiderare: i nuovi quartieri che vanno dalla località “Starale” in direzione della strada per Sannicandro, sono di fatto dei quartieri-dormitorio. Essi si sono sviluppati a partire dagli anni 80 ed attualmente viene consumato il poco terreno ancora rimasto.
In questi quartieri vi abita la maggior parte della popolazione (il centro storico continua a svuotarsi) e vi manca ogni servizio, ad eccezione di una scuola media e di un bar.
La viabilità interna non è buona; i trasporti sono insoddisfacenti e la popolazione residente è obbligata ad usare l’auto privata.
Stranamente i parcheggi a pagamento, riservati ai “turisti”, sono desolatamente vuoti.
Di seguito una tabella con alcuni dati demografici sulla città.
A fine novembre 2013 la città contava 13.940 abitanti.
Spulciando nel web, ho scoperto che la città possiede una Croce processionale d’argento, opera di Nicola da Guardiagrele, della seconda metà del sec. XV.
In un altro punto della sua relazione, il Boraccesi continua: “Dal punto di vista dell’oreficeria profana non si può non dare risalto alla particolare e ben nota vocazione artigianale di San Marco in Lamis per la lavorazione di monili; in un lungo lasso di tempo compreso tra il XVIII e il XX secolo, qui sono, infatti, attestati numerosi maestri orafi e argentieri (MAVELLI 2005, p. 128; BORACCESI 2007a.), chiaro indice della floridezza economica della città garganica”.
La croce astile si trova in una teca posta nella Chiesa Collegiata dedicata a Maria SS. Annunziata.
Le manifestazioni più importanti sono:
1. La processione delle Fracchie, che si svolge il Venerdì Santo a sera ed attira qualche migliaio di visitatori.
2. Cchiù fa notte e cchiù fa forte, manifestazione che quest’anno (2014) si svolgerà il 23 agosto.
Anche questa manifestazione attira qualche migliaio di visitatori.
S.Marco in Lamis
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