Natale, antiche incisioni è la prima di tre raccolte iconografiche prodotte dalla Biblioteca del Santuario di S. Matteo a S. Marco in Lamis tra il 1987 e il 1993.
Dopo il tema di Natale, è venuto S. Francesco e poi è toccato al grande Santorale dell’Ordine francescano pubblicato tra la fine del sec. XVIII e la fine del XIX. Avrebbero dovuto seguire la Passione di Gesù, i Santi francescani e i Santi pugliesi se la sorte ci fosse stata favorevole. La raccolta sul Natale ha avuto grande successo. È facile capirne il perché.
Le immagini sono contenute nei libri liturgici conservati nella nostra Biblioteca di S. Matteo, soprattutto Messali e Breviari editi tra i sec. XVIII e XIX. Queste opere hanno la bella abitudine di introdurre la preghiera liturgica delle feste più importanti con grandi tavole illustrate con accuratezza. La pratica medievale di introdurre il lettore nello spirito della festa attraverso la successione delle miniature, è rimasta intatta nell’editoria liturgica fino ad alcuni decenni fa.
Uno dei motivi di forza dei libri liturgici non più in uso è costituito dalla diffusa pregevolezza degli impianti editoriali: grafica raffinata, impaginazioni accurate senza alcun risparmio di materiali, legature preziose variamente ornate e personalizzate, materiale cartaceo di prim’ordine, tagli in oro, capilettera, lettere parlanti, finalini, incisioni spesso di grandi autori ottenute con varie tecniche.
Questi libri, anche se nelle intenzioni degli editori erano diretti a un modesto e povero pubblico di frati e di semplici sacerdoti, esprimono la preziosità unica e creativa del momento della preghiera. La preghiera, infatti, lungi dall’esprimere l’estraneamento dal mondo e il ripiegarsi dell’uomo sul proprio intimo, coinvolge e dà sintesi a tutto ciò che la persona è, a quel che si porta dentro, alla sua ricchezza interiore, alla complessità dei suoi rapporti, al suo desiderio di rompere i muri che lo opprimono e di librarsi verso un universo fatto di bellezza pura e creatrice. Hanno tuttavia un torto.
Altre immagini sono state dedotte dalle diverse edizioni della Bibbia, stampate dalla seconda metà del XVI e il sec. XIX, presenti nella nostra Biblioteca di S. Matteo. È appena il caso di ricordare che la Bibbia, per il suo carattere di racconto è naturalmente aperta all’immagine che rende storicamente presente l’oggetto del narrare.
Queste immagini, in occasione del Natale 1986, sono state oggetto di una mostra allestita nei locali della Biblioteca del convento con la collaborazione di Filippo Pirro, autore delle schede artistiche, e di Pietro Saracino, autore delle gigantografie. L'interesse e la partecipazione suscitata dalla mostra hanno indotto la Fraternità Francescana di S. Matteo a promuovere questa pubblicazione nel ricordo del Presepe di Greccio.
p. Mario Villani, o.f.m.