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Nel 2009 fu molto trattata la notizia della presentazione della Croce processionale in argento di Nicola da Guardiagrele presente a San Marco in Lamis. Nel mio archivio ho trovato questo interessantissimo articolo, che vi propongo alla lettura. Personalmente non ho mai visto questa croce processionale, che dovrebbe trovarsi nella Chiesa della Collegiata a San Marco in Lamis. Dell'avvenimento fece un bel resoconto anche Tonino Daniele, in un portale web locale. Vedendo le foto, devo riconoscere che il manufatto è molto bello. Chiederò quanto prima informazioni a don Pierino Giacobbe, mio vecchio compagno di studi. Chi di voi si ricorda della campana che si trovava nella Chiesa delle Grazie? E' molto antica e bella: risale ai primi anni del 1300 e fu fusa da Magister Manfredinus. Ricordo alcuni ricercatori polentoni che nel 2013 chiesero informazioni al riguardo. Ora dove si trova questa campana?

Foto della croce processionale di Nicola di Guardiagrele che si trova a San Marco in Lamis
Foto della croce processionale di Nicola di Guardiagrele che si trova a San Marco in Lamis
Il 20 novembre 2009 alle ore 17,30, presso la Galleria Nazionale della Puglia, inaugurata nell’aprile 2009 e collocata nel cinquecentesco Palazzo Sylos Calò di Bitonto (BA), sarà presentata la Croce processionale d’argento di San Marco in Lamis (seconda metà del secolo XV), opera della bottega del famoso orafo abruzzese Nicola da Guardiagrele.
Il prezioso manufatto si è miracolosamente salvato dal terremoto, che nello scorso aprile ha colpito L’Aquila. Infatti, la croce era esposta nella mostra dedicata all’attività di Nicola da Guardiagrele e della sua bottega, allestita negli ambienti sotterranei del castello del capoluogo abruzzese, ma per fortuna non ha subito alcun danno.La croce sarà esposta nella galleria sino all’8 dicembre. Dal prossimo anno, sarà sistemata in un'apposita teca nella sua sede originaria – la collegiata della Santissima Annunziata di San Marco in Lamis – grazie alla sensibilità e all'interessamento delle autorità civili ed ecclesiastiche locali e della popolazione della cittadina garganica.
La presentazione della croce di San Marco in Lamis fa parte del programma ideato dalla Soprintendenza per i Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici della Puglia per tenere viva l’attenzione sulla Galleria Nazionale della Puglia di recente istituzione e al tempo stesso per documentare l’attività della Soprintendenza e del suo laboratorio di restauro.In occasione della mostra viene pubblicata una brochure dal titolo Splendori dalla terra d’Abruzzo. La croce processionale di San Marco in Lamis (XV sec.), contenente le presentazioni di Ruggero Martines, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, e di Fabrizio Vona, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, la scheda storico artistica sulla croce e su Nicola da Guardiagrele e la sua bottega di Antonella Simonetti, un testo di Giovanni Boraccesi sull'oreficeria abruzzese in Puglia, la relazione tecnica di restauro di Vito Jacobellis.
Storia dell’opera
La croce processionale in argento della Collegiata della Santissima Annunziata di San Marco in Lamis era stata portata a L'Aquila in occasione della mostra dedicata a Nicola da Guardiagrele (Guardiagrele 1389 ca.- 1459 ca), maestro illustre dell'oreficeria sacra abruzzese tra Tardogotico e Rinascimento, ed è rimasta miracolosamente indenne durante il violento terremoto che ha colpito l'Abruzzo nello scorso aprile.
 
Foto della croce processionale di Nicola di Guardiagrele che si trova a San Marco in Lamis
Foto della croce processionale di Nicola di Guardiagrele che si trova a San Marco in Lamis
La croce è un'opera sconosciuta ai più, sebbene di grande interesse per la rarità e la complessità della fattura e, al contempo, in quanto preziosa testimonianza dell'attività della bottega orafa impiantata da Nicola da Guardiagrele.
Gli anni e le vicende non tolgono fascino alla croce, che - come tanti altri manufatti di oreficeria sacra – calici, ostensori, reliquiari – deve il suo pregio soprattutto alla complessa tecnica con cui fu eseguita e al repertorio iconografico e decorativo che la impreziosisce, una sorta di Biblia pauperum, ideata da committenti colti e assimilata e “trascritta” dagli artisti delegati all’esecuzione. Opere come la croce di San Marco in Lamis, sono pregiate e rare, dato che gli oggetti di oreficeria vanno incontro, purtroppo più di altri, a dispersioni, trafugamenti e manomissioni, che nei secoli hanno privato la collettività di importanti testimonianze della cultura artistica del territorio.
Realizzata in lamina d’argento dorata, incisa, sbalzata, cesellata e bulinata, la croce fu eseguita nella seconda metà del XV secolo. L'assenza di una base, la presenza della lunga asta lignea con inserti metallici in rame dorato e delle decorazioni sia sul recto che sul verso confermano che veniva certamente utilizzata nelle processioni. I decori sono legati all'iconografia sacra con personaggi del Vecchio e del Nuovo Testamento e scene legate alla Passione e Resurrezione di Cristo.
L'opera, restaurata nel 1999 nel laboratorio della Soprintendenza pugliese competente per i beni artistici e storici, presenta rimaneggiamenti ed aggiunte realizzate in epoca imprecisata che ne alterano in parte la leggibilità. Il confronto con analoghi esemplari del grande orafo abruzzese, come le croci di Monticchio, Lanciano, L’Aquila e Guardiagrele ha consentito di attribuire l’opera piuttosto che all'intervento diretto del maestro, alla produzione di un suo allievo.
La manifestazione è realizzata con il sostegno di Enrico Trizio Gioielli, Associazione commercianti e Operatori Orafi- Gioiellieri della Provincia di Bari, Rivera, I vini pregiati di Puglia.
13 novembre 2009
Fonte: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenut...

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