[...] Giuseppe, [...] articola il suo racconto sul piano di un amore profondo, quanto discreto, per il suo paese e per l’umanità che lo abita. A lui non stanno bene le denunce, non ama gridare, né si propone di scuotere chicchessia col violento impatto delle immagini. [...] Ne viene un caleidoscopio di sentimenti immediatamente espressi senza la mediazione di parole. Ha sempre inteso la sua attività di documentatore e interprete della città come un servizio. In questo senso Giuseppe ha obbedito sempre alla sua ispirazione, alla fantasia, inventando una notevole serie di attività artistiche e divulgative.
Padre Mario Villani, 24 aprile 2012
Foto di Giuseppe Bonfitto
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