Pancotto con catalogne e fave In evidenza

Il pancotto era un piatto povero, per poveri. Veniva preparato dai poveri contadini meridionali, sostanzialmente con verdura e pane. Il tutto veniva condito con olio di oliva. Quest'ultimo è diventato un prodotto di massa nei primi anni del '70 (1900...!). Vi consiglio di leggere il capitolo che vi ha dedicato il bravo Italo Palasciano, in Le lunghe vie erbose. Il piatto è molto saporito, da buongustai ed, oserei dire, per ricchi: un chilo di verdura costa più di un chilo di carne. Questo web ha trattato spesso il problema del mangiare come cultura. Bellissimi sono gli scritti che vi ha dedicato il grande scrittore di San Marco in Lamis, Pasquale Soccio. (Aneto ed asfodelo) e (Pane nostro quotidiano).
Ne parla anche Michele Ceddia, anch'egli di San Marco in Lamis (Contadini e cafoni)
San Marco in Lamis era grande produttrice ed esportatrice di patate da semina (Leggi). Ma questo tanti, tanti anni fa. Ora si esportano solamente giovani braccia.
Semplici preparazioni delle Patate
Patate arrostite alla rete
Cotte fra le braci le patate, polite e condite di sale, pepe, e polvere di semi di finocchi, si inviluppano ad una ad una in tanti pezzi di rete di porco, o di capretto ec. Così fatte si dispongono al fuoco sulla graticola per far riscaldare, e cuocere la rete, la quale si polverizzerà di pan grattato, per farle far la crosta.

Caratteristiche

  • Immagine: Immagine
  • Ingredienti:

    Per 4 persone
    1 kg. di catalogne
    800 gr. di fave tenere
    Pane raffermo
    Olio extravergine di oliva
    Sale q. b.
    Pepe a piacere

  • Preparazione:

    Cuocere separatamente la catalogna e le fave.
    Unire le due verdure e continuare la cottura, facendo in modo che ci sia sufficiente acqua di cottura.
    Immergere il pane raffermo tagliato a tocchetti, facendo attenzione che non rimanga troppo tempo nella pentola.
    Scolare e mettere nei piatti.
    Condire con olio extravergine di oliva ed, a chi piace, spruzzare del pepe nero.