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Bosco, macchia, gariga
Bosco o foresta

Costituisce il massimo della evoluzione delle formazioni vegetali: quando le condizioni climatiche e di terreno sono ideali, la vegetazione tende a ricoprire il terreno con il bosco. Le foreste non toccate dall'intervento dell’uomo sono dette foreste vergini. In Europa, al di là di alcune zone della Romania, non esistono più foreste vergini.
Macchia
Il termine indica delle boscaglie sempreverdi, tipiche della vegetazione mediterranea. La macchia è caratterizzata dalla prevalenza di arbusti sclerofilli di 2-3 metri che, assieme ad alcuni arbusti lianosi, costituiscono un groviglio intricato di vegetazione che tende ad occupare tutto lo spazio disponibile, sottraendolo alle piante erbacee. La macchia può esistere come formazione primaria o come degradazione del bosco. La prima è legata al clima e al terreno, la seconda generalmente all'intervento distruttivo dell'uomo. Se l'azione di quest'ultimo cessa, la macchia ricostituisce la foresta.
Gariga
Territorio caratterizzato da cespugli bassi e radi, presenti su un suolo di solito roccioso, comunque povero. Le condizioni climatiche sono date da aridità, forte insolazione, siccità estiva. La gariga, in genere, deriva dalla degradazione della macchia. Le piante della gariga, però, per lo più, non hanno origine dalla macchia, ma sono quelle delle rupi, delle pietraie, delle sabbie, cioè delle condizioni di vita estreme. Esse, piante pioniere, intervengono a ricoprire il terreno dove le piante tipiche della macchia non possono più farlo. Sono in maggioranza piante aromatiche o bulbose. Se le condizioni generali migliorano, dalla gariga si può ricostituire la macchia.

Vari tipi di macchia
Macchia a Leccio
La specie più importante è il Leccio (Quercus ilex L.). Nel sottobosco ci sono Lentisco, (Pistacia lentiscus L.), Fillirea (Phillyrea sp.), Alaterno (Rhamnus alaternus L.), Corbezzolo (Arbutus unedo L.), ecc.
Macchia a Ginepro
Di solito si sviluppa sui litorali sabbiosi dove predomina il Ginepro coccolone (Juniperus oxycedrus L.). Spesso cresce insieme al Ginepro fenicio (Juniperus phoenicea L.). Accanto a queste due specie si trovano Lentisco, Mirto (Myrtus communis L.), Salsapariglia (Smilax aspera L.), Cisti (Cistus sp.), Asparago (Asparagus acutifolius L.), ecc.
Macchia ad Euforbia
La specie predominante è l'Euforbia arborea (Euphorbia dendroides L.). Assieme ad essa ci sono il Cisto di Montpellier (Cistus monspeliensis L.), il Lentisco ed altre specie.
Macchia a Palma nana
Predomina la Palma nana (Chamaerops humilis L.), associata a specie particolarmente resistenti al caldo.
Macchia a Corbezzolo ed Erica
Questo tipo di macchia si sviluppa dove ci sono incendi ripetuti. I tipi di suolo sono quelli acidi, silicei, umiferi.
Macchia a Ginestre
Una forma meno degradata è quella a Ginestra odorosa (Spartium junceum L.), presente nelle zone dei querceti caducifogli. Un'altra forma è quella a Spazio villoso (Calicotome villosa (Poiret) Link.), che ricopre le zone più degradate dei litorali.

Alcune piante rilevate tra Capo Gallo e Isola delle Femmine
Fico d'India spinoso (Opunzia maxima Miller), originario dell'America Centrale, Palma nana, Euforbia arborea, Pomo di Sodoma (Solanum sodomaeum L.), una pianta di origine sudafricana ormai molto diffusa anche in Italia, Papavero cornuto (Glaucium flavum Crantz), Damigella scapigliata (Nigella damascena L.), Scilla marittima (Urginea marittima L.), Finocchio marino (Crithmum maritimum L.), Cappero, varie specie di Composite, tra le quali la Masticogna (Atractylis gummifera L.) e varie specie di Graminacee.