Qualesammarco, Nr. 0 del Maggio 2008
Gruppo Speleologico Montenero
Quindici anni di scoperte
di Mario Ciro Ciavarella
Essendo il nostro paese quello più ricco in senso geomorfologico, sarebbe stato un peccato che non ci fosse un gruppo speleologico che continuasse l’operazione di scoperte e catalogazioni di altre eventuali cavità non ancora conosciute del nostro promontorio. Ed ecco che nel mese di settembre del 1996, grazie ad un incontro casuale tra Nicola Bonfitto e Gianpiero Villani nasce il Gruppo Speleologico “Montenero”, con sede a Borgo Celano. I due pionieri della speleologia locale, già avevano alle spalle anni di esperienze nel settore: il primo proveniva da un gruppo speleologico di Pordenone e il secondo da quello di Rignano.
Le prime uscite della neonata associazione, servirono per “reclutare” giovani (e non) volenterosi appassionati della natura e quindi mettere su un gruppo stabile, come poi avvenne nel giro di poco tempo. Intervistando l’ex presidente del gruppo Nicola Bonfitto (l’attuale presidente è Gianpiero Villani) mi sono reso conto di come sia viva in lui questa attività naturalistica e di come siano vivi i ricordi di tante escursioni e scoperte fatte dal gruppo “Montenero”. E già, il gruppo locale di speleologia ha scoperto ben 30 nuove cavità naturali (e in 11 anni non sono poche). Di queste, 12 già accatastate presso la Federazione Speleologica Pugliese, e le altre 18 da accatastare. Scoperte fatte tutte all’interno del nostro promontorio. Per nuove scoperte geomorfologiche, si intende sia il “semplice” riparo (comunque difficile da individuare), sia grotte vere e proprie, che raggiungono lunghezze che superano anche i 50 metri. Nella sede del gruppo, fanno bella mostra circa 100 planimetrie di grotte e cavità varie di tutto il Gargano, dove possiamo notare che la più profonda è la grava di Campolato (300 metri), invece la grotta più lunga del Gargano è la nostra grotta di Montenero, lunga oltre 60 metri. Della grotta di Montenero, la credenza popolare ne attribuisce un’estensione e una profondità di gran lunga superiori al suo reale sviluppo. Cosi la descrisse il succitato Manicone da Vico nella sua opera La Fisica Appula (1806):
“Evvi poi nella Difesa della Regia Badia di S. Marco in Lamis una grotta, che riesce gradevolissima agli occhi del viaggiatore. Chiamasi Grotta di Montenero … Dentro quest’antro evvi una fresca e dolce acqua, che distilla dai sassi. Io la bevvi nell’arsa state che riescì gustosa al mio palato”.
La discesa di Manicone non avvenne in un “modo turistico”, ma in un modo alquanto avventuroso.
E per evitare escursioni avventurose e quindi pericolose, il gruppo Montenero con il patrocinio dell’Ente Parco del Gargano ha già presentato un progetto per la messa in sicurezza della grotta, installando un impianto elettrico fisso e la costruzione della “viabilità” in grotta. Ci assicura Nicola Bonfitto che il progetto è a buon punto e che la nostra amata grotta, tra non molto, sarà facilmente visitabile da chiunque. Sono tanti i turisti che visitano la Difesa anche perché sono a conoscenza della vicina grotta, ma spesso i nostri speleologi non possono accontentare le richieste di gruppi composti da 3-4 persone; sarebbe utile se questi gruppi fossero composti almeno da 20 persone. Per visitare la grotta di Montenero, è bene informarsi prima presso la sede del gruppo a Borgo Celano. In questa sede prendono posto oltre 20 soci e tanti altri potrebbero farne parte, basta solo informarsi presso i suddetti componenti del gruppo. E come si dice in questi casi “no perditempo”, ma giovani molto motivati e interessati alla natura che ci circonda. I nuovi associati potranno partecipare a corsi di speleologia di primo livello, tenuti da istruttori con esperienza decennale e potranno partecipare anche ad allestire, sempre nella sede del gruppo, il “Parco dei dinosauri”.
Sì, avete letto bene: dinosauri.
Forse non tutti sanno che nel nostro territorio sono state scoperte decine di orme di dinosauri di diversa grandezza, e i calchi di queste orme faranno bella mostra all’interno del museo, dove sarà allestita anche una sala multimediale per meglio spiegare ai visitatori la storia di un lontano passato del nostro territorio. A proposito di un lontano passato, 2.000 anni fa, in una grotta a Betlemme, nacque un uomo che cambiò la storia dell’umanità. E da undici anni il mistero di quella nascita si ripete anche nella grotta di Montenero, dove il gruppo speleologico organizza “La Messa in grotta”. Una vera e propria funzione religiosa che attira centinaia di fedeli (e curiosi) ogni anno nel periodo natalizio, e vi posso assicurare che è un vero e proprio spettacolo (di fede). Ammirerete un altare “sospeso” tra due stalagmiti, il celebrante e due speleologi che fungono da chierichetti. All’interno della grotta aleggia il mistero della nascita (di Dio) e il mistero della Natura, due entità che si fondono per dare vita ad una bellezza come quella della grotta di Montenero.
P.S.: Ma la grotta di Montenero finisce lì dove tutti pensiamo, oppure prosegue?
14 - 2008-0 - Mario Ciro Nardella - Gruppo Speleologico Montenero
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