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Da Qualesammarco, Nr. 1 di Febbraio 1994
Spazio aperto
Proposta per la sistemazione della villetta
Ipotesi di:
Arch. Antonello Cocca
Arch. Angela Iacovino
Arch. Rosanna Nardella
Ing. Matteo Ciro Nardella

Da Qualesammarco del Febbraio 1994 p. 12
Da Qualesammarco del Febbraio 1994 p. 12
La “Villetta” è un’area che, pur essendo destinata a verde pubblico, non ha quei connotati urbani e spaziali che possono permetterne una fruizione come luogo di passeggio e per il tempo libero. Infatti quest’area viene semplicemente attraversata da chi, provenendo dal centro storico, vuole raggiungere le scuole ed i servizi ad essa adiacenti. La sua stessa denominazione denuncia il fatto che essa è secondaria come importanza alla vicina villa comunale. La proposta per la sistemazione di tale area verde nasce dalla consapevolezza di una sua riqualificazione, date le potenzialità urbane che quest’area ha per la sua posizione centrale e il suo ruolo di filtro e di cerniera all’interno della città. Nella proposta d’intervento “la villetta” continua a mantenere la fisionomia di parco urbano, ma le modalità di approccio alle aree verdi vengono modificate creando zone appropriate per la sosta e per il gioco dei bambini, con la possibilità di usufruire del parco nella sua totalità, abolendo il concetto di “aiuola”. Inoltre viene perseguita l’idea di realizzare una serie di spazi urbani, dotati anche di locali e negozi, senza alterare l’aspetto del luogo. Il terreno in pendenza della “villetta” viene cosi inciso da tre tagli profondi che costruiscono altrettante piazze direttamente collegate con la strada alberata su Viale della Repubblica.
Queste piazze sono ritagliate sulla superficie non occupata dagli alberi esistenti e su di esse affacciano locali e negozi, i cui ambienti si sviluppano in profondità, insinuandosi con discrezione sotto il manto erboso. La prima delle tre piazze, la più importante, accoglie e valorizza il monumento ai caduti, che riacquista in questo ambito, le originarie valenze simboliche. Agli accessi alle piazze si contrappongono, lungo via Dante Alighieri, gli ingressi al parco.
Questi sono sottolineati da una serie ritmata di coppie di setti, che hanno lo stesso orientamento delle strade del tessuto urbano settecentesco frontistante, e quindi entrando lo sguardo dell’osservatore riesce ad attraversare tutta la città, avvistando le montagne sullo sfondo. Vengono così assicurati i collegamenti, visuali e reali, che tagliano l’area del parco. Dunque scopo del progetto è di restituire alla città un’area dimenticata e sotto-utilizzata. La nuova sistemazione potrebbe ampliare i circuiti consueti di percorrenza del Centro di S. Marco in Lamis, attivando un anello che coinvolga, oltre che Piazza Europa, Piazza Oberdan e Corso Matteotti, anche Piazza Gramsci e Viale della Repubblica. Tutto ciò determinerebbe certamente, in breve tempo, anche la trasformazione dell’intero settore sudovest del centro urbano, di cui la “villetta” occupa una posizione focale, in un’area densamente dotata di servizi per la città.
Tale proposta risulta certamente più allettante, con un pensiero rivolto all’economia del paese, se si considera che il progetto è del tutto autofinanziato, attraverso la vendita delle superfici destinate a locali pubblici e negozi da realizzare in loco, La nostra speranza è che questa idea venga presa in considerazione dagli amministratori locali, sia per ottenere all’interno della città spazi verdi praticabili, in contrapposizione al verde oggetto, sia per creare un’alternativa ai luoghi di passeggio quali Corso Matteotti e i “Viali”. La realizzazione di tale progetto, sicuramente nuovo rispetto alle tradizionali aree verdi, contribuirebbe a migliorare dal punto di vista architettonico-ambientale, l’immagine della città.

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