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Da Qualesammarco, Nr. 1 di Febbraio 1994
Ospedale di S. Marco
Forum della salute contro la chiusura di Pediatria

Da Qualesammarco del Febbraio 1994 p. 2
Da Qualesammarco del Febbraio 1994 p. 2
Peccato … Sì, perché al Forum sulla salute del 10 gennaio mi aspettavo più semplici cittadini e meno personalità ed è accaduto invece l’esatto contrario: c’erano amministratori e consiglieri comunali, l’amministrazione della Usl accompagnata da qualche suo dirigente, politici, dipendenti dell’ospedale, i soliti presenzialisti ubiquitari, poche decine di persone “normali”, persone cioè che quel lunedì sera rappresentavano solo se stessi.
In barba alle unanimi dichiarazioni di disponibilità a partecipare al Forum, assicurataci dalle numerose coppie di giovani e dagli altri sammarchesi che sono stati informati nei giorni precedenti dell’iniziativa ...
E meno male che l’argomento era da ritenersi importante per la nostra comunità (e per qualche altra vicina): nientedimeno che il taglio della divisione della pediatria del nostro Ospedale, previsto dalla Regione nel suo piano di riordino dell’assistenza ospedaliera pugliese!
Mi domando se ci sarà mai qualche problema sul quale si possa coagulare un interesse davvero spontaneo della nostra gente e se quest’inerzia non dipenda infine (come assicurano, malevoli, alcuni nostri vicini...) da una caratteristica razziale che sta diventando col tempo sempre più dominante. Gli ingredienti per una partecipazione più generale c’erano tutti: la perdita della divisione, comportante la futura impossibilità di ricovero di bambini sammarchesi (e di nascita) nell’ospedale locale e, argomento altrettanto importante per le nostre latitudini, la perdita di una decina e oltre di posti di lavoro; la palese ingiustizia del provvedimento regionale, deciso nonostante la bontà degli indici di funzionalità del reparto a fronte di quelli minimi richiesti per la sopravvivenza (intorno all’80% contro il 70-75% richiesto), ingiustizia davvero palese se confrontando tale provvedimento a quello che riguarda il taglio solo parziale, da 94 a 80 posti letto, della pediatria di Casa Sollievo, nonostante indici di funzionalità e tempi medi di degenza indubbiamente peggiori; la sconcertante tiepidità delle amministrazioni di Usl e Comune nell’affrontare il problema, quasi paghe di non aver subito perdite maggiori (abbiamo salvato l’ospedale, è stato detto da alcuni, anche se a prezzo della perdita della pediatria; ma qualcun altro ha ironizzato che con altre di queste vittorie si perderanno altre divisioni dell’ospedale fino alla vittoria finale della sua chiusura ...); la convinzione che ad influire negativamente sull’andamento dell’ospedale siano i troppi “stranieri” che vi lavorano nei posti nevralgici ...
E, invece, nonostante un interesse diretto dei sammarchesi, partecipazione scarsa e coinvolgimento emotivo quasi nullo. Le stesse associazioni che sono riuscite a organizzare il Forum e a concluderlo con un ordine del giorno dignitoso nascondono a fatica una crisi interna profonda sui modi e sui motivi dell’associarsi delle persone, sull’impegno diretto senza deleghe (si può dire che ogni associazione presente a San Marco in Lamis viva sull’impegno di poche persone).
Ma, nonostante tutto, non mi lascerò prendere dalla tentazione a rinchiudermi in una torre d’avorio, come troppi altri che giocano a far gli intellettuali sparando sentenze sul popolo bue. Cercherò invece di capire, con quanti altri interessati, perché i nostri sammarchesi in alcuni momenti più particolari della vita del loro paese vengono meno all’impegno e all’autotutela, rifugiandosi nel fatalismo e nell’inerzia. Queste righe, in fondo, sono un primo messaggio ai concittadini: vogliamo parlarne?
Ordine conclusivo del Forum sulla salute
I cittadini di San Marco in Lamis e Rignano Garganico, riuniti nell'incontro promosso dalle associazioni “AIDO, AVIS, BEL LOMBROSO, LEGA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI, PROGETTO SPERANZA operanti nel campo del volontariato e della solidarietà sociale, sul tema del piano del riordino della rete ospedaliera regionale constatato che - la Divisione di Pediatria dell'Ospedale Umberto I di San Marco in Lamis si è da sempre contraddistinta per gli ottimi indici di utilizzo dei posti letto disponibili, grazie al costante impegno degli operatori, risultando in recenti statistiche regionali ai primi posti e contribuendo così al miglioramento generale del servizio offerto all'utenza dall'intero ospedale:
- da un punto di vista economico, volendo tener presenti parametri di contenimento della spesa, il costo delle giornate di degenza risulta più bassa rispetto a quello di ospedali pubblici e viciniori;
- reparti pediatrici di ospedali più grandi presenti nel territorio provinciale e regionale, nonostante indici di utilizzo peggiori e maggiori costi, non subiscono tagli significativi o addirittura chiusure totali;
- la soppressione della pediatria di San Marco in Lamis determinerebbe il progressivo indebolimento della funzionalità degli altri reparti, a partire dall'ostetricia, con la scomparsa dell'unico presidio ospedaliero pubblico del Gargano;
considerato che tale provvedimento, così come previsto dal richiamato piano di riordino della rete ospedaliera regionale, è in totale contrasto con la stessa normativa nazionale e regionale vigente in materia,
propongono
- alla Giunta e la Consiglio Regionali di modificare l’ipotesi di soppressione della Divisione di Pediatria dell’Ospedale “Umberto I” di S. Marco in Lamis, optando invece per una direzione di politica sanitaria che privilegi, in misura territorialmente più equilibrata, la presenza negli ospedali più piccoli di effcienti divisioni di base e in quelli più grandi, accanto ad una dotazione minima indispensabile di esse, quella di servizi più complessi;
- dichiarano lo stato di agitazione permanente delle cittadinanze interessate e si costitaiscono da subito in comitato intercittadino, con lo scopo di rappresentare le istanze legittime delle popolazioni presso gli organi regionali preposti, riservandosi nel contempo di intraprendere tutte le iniziative ritenute necessarie.
San Marco in Lamis, 10 gennaio 1994

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