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Da Qualesammarco, n. 3 del 1993
Diritto allo studio e assistenza sociale: la Regione blocca i fondi
Oltre ai continui tagli finanziari agli Enti Locali da parte del Governo centrale, anche la Regione Puglia contribuisce a provocare pesanti squilibri nei bilanci dei Comuni.
In particolare nel settore dei Servizi Sociali assistiamo ad una vera e propria “truffa legalizzata” che impedisce ai Comuni di effettuare un minimo di interventi per garantire il diritto allo studio, attraverso l'acquisto dei libri nelle scuole dell’obbligo per tutti i ragazzi, o per assicurare qualche risposta ai tanti casi di anziani, di minori, di famiglie che vivono in condizioni di estrema povertà e precarietà sociale.
E sconcertante che a tutt’oggi il Comune, per il 1993, non ha avuto alcuna assegnazione formale dei fondi per il diritto allo studio e che addirittura deve ancora materialmente riscuotere quelli assegnati nel ‘91 (£ 75.825.000) e nel ‘92 (£. 77.115.000)
Peggiore è la situazione nel campo dell’assistenza sociale dove il Comune ha subito una drastica riduzione dei contributi regionali che sono passati da oltre 500 milioni a poco più di 100 milioni negli ultimi anni.
Senza dimenticare che anche per l’assistenza il Comune di San Marco deve ancora riscuotere i fondi assegnati nell’89 (£ 119.401.00), quelli del ‘92 (£ 112.126.000) e quelli del ‘93 (£ 112.126.000).
Di fronte a questa situazione il Comune è costretto a ricorrere alle anticipazioni di cassa (pagando interessi alle banche, le uniche ad avvantaggiarsi dallo sfascio della finanza pubblica) per coprire le spese in questi settori di attività e deve sempre più, come nel caso della mensa per le scuole materne o del servizio di scuola-bus, accollarsi le spese dal proprio risicato bilancio.
Ormai è una amara verità constatare che i Comuni, anche in altri settori di attività, non possono fare affidamento sui contributi regionali e sui trasferimenti da parte dello Stato.
Da questa verità l’attuale Amministrazione Comunale non può che ricavare un motivo in più per dare l’assoluta priorità alle iniziative di risanamento del bilancio comunale e di superamento della critica e anomala situazione finanziaria.
Solo così il Comune potrà offrire, anche nei servizi sociali, una maggiore attenzione ai bisogni vecchi e nuovi delle categorie sociali più deboli e svantaggiate.
Emanuele Leggieri
Assessore al Bilancio

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