Antonio Del Vecchio: I Portali
Memorie di pietra nella vita quotidiana di San Marco in Lamis
Centro Regionale Servizi Educativi e Culturali
Distretto FG / 27, San Marco in Lamis, 1997, pp. 172
Il 'cammino' di questo volume va al di là della demografia ed urbanistica della città, con tutte le connessioni umane e storiche; al di là della tipologia edilizia e dell'impianto urbano, con la evidenziazione della valenza della maestranza locale (operante sul marmo e sulla pietra).
Qui, le parole ed i sentimenti sono 'pietre', memorie visibili e palpitanti.
Gli architravi, i frontoni, i timpani, le decorazioni, le datazioni trasudano umori, travagli e sforzi immani di 'formiche' laboriose, dalla volontà incrollabile, tese a costruirsi un 'sito'. E l'artigianato, così, si fa arte, seguendo il ricco filone della tradizione garganica e daunia (Acceptus, David magister, Guglielmo, Giordano, e così via).
Gli stilemi, con archi a tutto sesto, tra beati con bassorilievi, caratterizzano la capacità inventiva di un popolo che nei secoli ha saputo creare ed innalzare chiese, conventi, castelli, fortificazioni, mura, con visioni fantastiche e sublimi, dando vita ad un'arte autoctona, ben individuabile e ben visibile, nonostante i molti guasti.
Un libro, quello di Del Vecchio, che va letto con la visitazione in loco, non alieno dai percorsi culturali e religiosi del 2000. E se questo è stato l'intento di chi l'ha curato, crediamo che egli ci sia riuscito in pieno. S.Marco in Lamis (e tutto il Gargano), anche per questi contenuti artistico popolari, va visitata, fruita e 'goduta'.
(da Il Corriere del Golfo, n. 2 del 9/03/1999, pag. 28 CULTURA)