Ho trovato questo testo nel mio archivio informatico. Penso che lo abbia reso pubblico la buonanima di Gabriele Tardio, grande sammarchese. Ho arricchito il testo con foto di mia proprietà e con un breve filmato della Cumpagnia del 1985.

Lettera relazione della Cumpagnia del Preziosissimo Sangue al Priore della Confraternita del Carmine - Anno: 1884

Breve nota: Antonio Ciavarella, 'priore' della compagnia relaziona al Priore della confraternita del Carmine, Giuseppe Tardio, su come si è svolto il pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo nel 1884. Fa anche delle illazioni sulle altre compagnie di San Marco in Lamis. La relazione è molto ricca di particolari sullo svolgimento del pellegrinaggio, si riferisce, tra le altre cose, che sono partiti 160 persone a piedi e 10 cavalcature al seguito, che tutti hanno pagato il dovuto alle taverne per dormire 'non come lo scorso anno che Angela Cera non ha voluto pagare per via dei pitocchi', che tutti hanno mangiato pane ed acqua solo un gruppo familiare ha portato pure la musciska (Nota 1) e, quindi, si chiede di espellerlo.
Nel pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo la compagnia di San Bernardino sono stati una trentina, mentre la compagnia della Collegiata un centinaio con uno che bestemmiava e beveva vino.
La statua di san Michele che è nella chiesa del Sacro Cuore o santa Chiara è della confraternita del Carmine. (Nota 2).
Si evince che la scelta del priore della compagnia è fatta dal priore della confraternita del Carmine.

Testo

All’Ill.mo Priore
d. Giuseppe Tardio
Congrega del Carmine
Sammarco in lamis

S. Marco in Lamis. La cumpagnia nel 2009
S. Marco in Lamis. La cumpagnia nel 2009
Caro don Peppino, Reverendo Priore della Congrega del Carmine,
mi hai chiesto di relazionare sulla Compagnia a Monte Sant’Angelo dei nostri ascritti al Sangue di Gesù, di seguito relaziono e faccio il confronto con le altre compagnie di San Marco.
Quest’anno eravamo 160 a partire dalla Chiesa di Santa Chiara il giorno 26 xbre a piedi, mentre partivano anche 10 cavalli con persone al seguito. Era assistente d. Pietro Tancredi, che è stato molto spirituale e a confessato tutti e a tenuto tutte le funzioni e preghiere bisogna dargli un regalo per il lavoro svolto. Santo sacerdote e riuscito a mettere a freno Pietro Soccio che voleva stare per forza colla fidanzata. I bastoni benedetti questo anno sono stati 18, sono tutti bravi giovani, hanno seguito sempre tutto. Tutti hanno portato la corona angelica, il rosario, il bastone, lo scapolare e pane e acqua, solo Antonio Calvitto con la famiglia ha portato questo anno la muscisca. Io propongo di fargli un richiamo alla assemblea in Santa Chiara di tutti gli ascritti al Sangue di Gesù e se non si corregge espellerlo dagli ascritti.
S. Marco in Lamis. Convento di S. Matteo. Pellegrini a piedi
S. Marco in Lamis. Convento di S. Matteo. Pellegrini a piedi
A Monte solo Pietro Soccio è stato dovuto tenere a bada che non andasse colla fidanzata, tutti si sono addormentati presso la taverna di Rinaldi, le donne e le bambine presso la taverna di La Torre, tutti hanno pagato il dovuto, non come lo scorso anno che Angela Cera non ha voluto pagare per via dei pitocchi. Sono venuti con noi anco Michele Mossuto, Angelo Ceddia con tutto il loro gruppo che prima erano con la compagnia della Collegiata hanno detto che li c’era Luigi Perta che bestemmiava e beveva vino con noi si sono trovati bene perché ci è molta serietà e compostezza. Sono venuti Ciro Villani e Gualano Matteo con i familiari e amici, che prima andavano colla compagnia di San Bernardino, hanno detto che si sono trovati bene perché eravamo un grosso numero, mentre quelli di San Bernardino sono solo una trentina la volta. Colla compagnia della Collegiata sono un centinaio. Tutte le preghiere sono state recitate con devozione e tutto il gruppo di Anna Contessa sono andati a piedi scalzi, tutti i cozzi che abbiamo incontrato sono rimasti edificati per i canti e le preghiere che recitavamo.
S. Marco in Lamis. Pellegrino
S. Marco in Lamis. Pellegrino
Il terzo giorno abbiamo ricevuto la benedizione per i pellegrini da parte del Reverendo Padre Arciprete, abbiamo lasciato una buona offerta. Il giorno 29 nella Chiesa di Santa Chiara, che è di questa confraternita abbiamo fatto la festa solenne e abbiamo fatto l’apparato nuovo alla statua di San Michele che è proprietà della confraternita del Carmine. Tutti gli ascritti al Sangue di Cristo si gloriano di far parte della confraternita del Carmine e di avere un simile illustre medico a Priore che è attento alle esigenze del culto e devozione. Per migliorare la compagnia io propongo di fare la compagnia nel mese di maggio perché alcuni nel mese di xbre devono vendemmiare e devono seminare, senza però accavallarci colla compagnia della Collegiata, partire una settimana dopo e così solo S. Bernardino va a xbre. Non dobbiamo fare come la compagnia della Collegiata di fare poche preghiere perché d. Antonio Cera vuole solo bere, evitiamo al ritorno di fare la processione colla statua di San Michele come a San Bernardino, ma facciamo solo il Te Deum e la benedizione con Gesù Sacramentato.
Ti consiglio di stampare un libretto con le preghiere per chi sa leggere cosicché la devozione a San Michele può crescere. Si può continuare a pagare le annate, così abbiamo tutti i benefici della Congrega del Carmine, mentre le spese per Santa Chiara le facciamo noi, così possiamo continuare a tenere aperta la Chiesa e il culto a San Michele.
Ti ringrazio per la fiducia che hai nei miei riguardi e saprò ricambiare. Assicuro una preghiera a te e a tutta la tua famiglia.
Devotamente
Antonio Ciavarella
Sammarco in lamis, lì 5 ottobre 1884
Visto: Il Priore
G. Tardio (riporta il timbro della Confraternita)