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Anno 1911
L'Italia, animata da una campagna nazionalista favorevole all'intervento in Libia, dichiara guerra alla Turchia per il possesso della nazione nordafricana che invade. Per la prima volta un aeroplano, pilotato dal capitano italiano Piazza, viene usato in guerra.
La Francia occupa Fez in Marocco e l'imperatore tedesco Guglielmo II invia nella baia di Agadir la nave militare Panther, provocando la seconda crisi marocchina. La Germania ottiene come risarcimento parte dei territori del Congo francese.
Apis fonda la Mano Nera, l'associazione clandestina serba che mira alla formazione di una nazione slava.
Il movimento rivoluzionario antimanciù, sostenuto dal Kuomintang, si estende a tutta la Cina meridionale; insurrezioni a Nanchino, Shanghai e Canton. Le provincie centro-meridionali si dichiarano indipendenti da Pechino. Sun Yat-sen rientra dall'esilio e sbarca a Shanghai.
Maggio: in Messico Diaz si dimette. De la Barra viene nominato presidente provvisorio. Nuove elezioni presidenziali a novembre, Madero viene eletto capo dello Stato. In dicembre scoppia la rivolta contadina guidata da Emiliano Zapata.
In Germania Kandinskij fonda il movimento Der Blaue Reiter (“Il cavaliere azzurro”) con l'intento di sostenere, attraverso grandi mostre internazionali, tutte le tendenze dell'arte.
Comincia il periodo del cubismo sintetico di Pablo Picasso.
Carlo Carrà, pittore futurista, dipinge I funerali dell'anarchico Galli.
Giorgio De Chirico a Parigi dipinge la serie delle Piazze e delle Torri.
Il pittore russo Marc Chagall si trasferisce a Parigi.
Walter Gropius e Adolf Meyer progettano la Fabbrica Fagus a Alfeld-an-der-Leine, un altro passo verso l'architettura del Movimento Moderno.
La Nestor Film Corporation fonda il primo studio cinematografico di Hollywood.
Esce a Vienna il Trattato d'armonia (Harmonielehre) di Schönberg.
Escono i Principi di organizzazione scientifica del lavoro dell'americano Frederick Winslow Taylor.
Vengono costruite le prime filovie urbane.
A. Einstein enuncia il principio di equivalenza delle forze inerziali e gravitazionali, primo ampliamento della teoria della relatività ristretta.
E. Rutheford elabora il modello dell'atomo costituito da un nucleo intorno a cui ruotano gli elettroni.
In Inghilterra viene costruito il primo aereo bimotore.
8 novembre: a Londra una delegazione di donne, guidata dalla Pankhurst, viene brutalmente caricata dalla polizia a cavallo mentre si reca dal primo ministro. Le suffragette rispondono con una serie di atti di violenza cui le autorità reagiscono chiudendo le sedi del movimento e arrestando migliaia di donne militanti.
Coco Chanel inventa i cappelli a cloche.Piombino: il Partito Socialista organizza una manifestazione a sostegno del suffragio universale
20 marzo: Roma,
Luzzatti presenta le dimissioni del governo in seguito alle dimissioni dei ministri radicali Ettore Sacchi e Luigi Credaro, motivate dal voto contrario dei parlamentari radicali sulla mozione di fiducia alla Commissione nominata dalla Camera per l’esame del progetto di legge elettorale. L’incarico di formare il nuovo governo sarà dato a Giolitti che, pur confermando gran parte dei ministri precedenti, tenterà di dare una più spiccata fisionomia di sinistra al suo ministero, proponendo il portafoglio dell’agricoltura, industria e commercio a Leonida Bissolati, leader della destra della corrente riformista del PSI. Questi rifiuterà per non incrinare ulteriormente gli equilibri interni al Partito socialista, ma accetterà di essere consultato dal re al Quirinale sulla soluzione della crisi.
Aprile: Torino, si apre l’Esposizione universale ideata per celebrare il cinquantenario dell’unificazione d’Italia e che ospita il settore dedicato all’industria e alla tecnica. A Roma e Firenze, impegnate come Torino nelle manifestazioni celebrative, vengono allestite esposizioni e mostre di arte e archeologia.
6 aprile: Giolitti presenta il programma del nuovo governo alla Camera, indicando come impegni più urgenti la riforma elettorale, che prevede un deciso ampliamento del suffragio fino a comprendere tutti i maschi che abbiano compiuto i trent’anni o abbiano svolto il servizio militare; l’indennità ai deputati per consentire l’accesso al Parlamento anche alle persone meno agiate; il monopolio statale delle assicurazioni sulla vita. La richiesta del monopolio statale è motivata dalla necessità di destinare fondi alla Cassa per la vecchiaia e l’invalidità dei lavoratori, della quale Giolitti si propone di potenziare i compiti e le disponibilità finanziarie.
7 aprile: Sidney Sonnino, che voterà contro il programma di Giolitti insieme con la destra di Antonio Salandra, i cattolici e i repubblicani, dichiara di non avere particolari obiezioni su contenuti, ma di essere contrario alla scelta di Giolitti di fondare il suo governo sull’appoggio dei partiti dell’estrema sinistra.
8 aprile: Roma, nella replica alla Camera Giolitti ribadisce l’importanza del diritto ad assumere dirette responsabilità di governo per tutti i partiti rappresentati in Parlamento. Criticando gli atteggiamenti di chiusura nei confronti del suo tentativo di coinvolgere nel governo il socialista Bissolati, Giolitti rileva come il PSI abbia da tempo moderato il proprio programma e afferma che “Carlo Marx è stato mandato in soffitta”. La frase, poi divenuta celebre, susciterà vivaci reazioni fra i socialisti. Il gruppo parlamentare socialista voterà comunque in modo compatto, con solo due defezioni, a favore del programma di Giolitti, che otterrà la fiducia con 340 voti a favore, 88 contrari e 9 astenuti.
3 giugno: il progetto per il monopolio statale delle assicurazioni sulla vita, preparato dal ministro dell’Agricoltura, industria e commercio Francesco Saverio Nitti, è presentato alla Camera. Nei mesi precedenti il progetto era stato oggetto di dure critiche da parte di influenti economisti, come Luigi Einaudi, sulle colonne di giornali autorevoli quali Il Corriere della sera e Il Giornale d’Italia; era stato duramente criticato anche dalla stampa cattolica e dalle compagnie assicurative. Il progetto richiederà molti mesi di discussione anche alla Camera, dove si dichiareranno nettamente contrari i sostenitori di Antonio Salandra e quelli di Sonnino e i deputati cattolici.
4 giugno: promulgata la legge sull’istruzione elementare, legata ai nomi di Edoardo Daneo e del ministro dell’istruzione Luigi Credano. Pone quasi completamente sotto il controllo dello Stato l’istruzione primaria, fissa i compiti dei consigli scolastici provinciali relativi all’istituzione di nuove scuole e alla nomina dei maestri, promuove la preparazione di questi ultimi e il miglioramento delle loro condizioni economiche; prevede in dieci anni un aumento da 34 a 74 milioni all’anno degli stanziamenti statali per la scuola elementare. Osteggiata dai cattolici, la legge ha il sostegno di radicali e socialisti.
8 luglio: Giolitti difende la proposta del monopolio di Stato delle assicurazioni sulla vita e afferma che lo Stato anche in materia economica deve dirigere, non essere diretto. Riesce quindi a far approvare alla Camera una mozione per il passaggio alla discussione degli articoli del disegno di legge, che sarà approvato nel marzo 1912.
8 - 9 settembre: la Lega democratica nazionale, riunita in congresso a Firenze, si pronuncia contro la politica d’espansione coloniale, approvando all’unanimità una mozione presentata da Giuseppe Donati. Si oppongono alla guerra anche alcuni dirigenti delle leghe bianche, come Giuseppe Miglioli. La lega, che muterà il suo nome in Lega democratica cristiana, diverge ancora una volta dalle posizioni della maggioranza del clero e dei dirigenti cattolici italiani, molti dei quali giustificheranno la guerra anche come una nuova crociata contro gli infedeli.
14 settembre: la decisione di entrare in guerra contro la Turchia viene presa dal presidente del consiglio Giolitti e dal ministro degli esteri Antonio di San Giuliano. I grandi preparativi bellici che si svolgeranno nel corso del mese sono dettati principalmente dal timore che Austria e Germania, una volta avvertite delle intenzioni italiane, si impegnino in un’azione di mediazione per impedire la spedizione.
23 settembre: Argentina Altobelli, a nome della  Federazione nazionale della terra, lancia un appello contro la spedizione italiana a Tripoli attraverso un articolo pubblicato sul periodico bolognese La Squilla
27 settembre: lo sciopero generale contro la guerra in Libia, deciso il 25 settembre durante una riunione congiunta delle direzioni del Partito socialista e della CGdL, ottiene solo un successo parziale e non sarà seguito da altre iniziative di rilievo, anche a causa delle difficoltà interne alla CGdL e al PSI. Violente agitazioni contro la guerra si svolgono in Romagna sotto la guida di Benito Mussolini e del giovane repubblicano Pietro Nenni.
9 ottobre: L'Avanti!, organo del Partito socialista, si trasferisce da Roma a Milan. Lo dirige Claudio Treves.
11 ottobre: Libia, il corpo di spedizione italiano, formato da 35.000 uomini (che saliranno poi a 100.000) agli ordini del generale Carlo Caneva e dotato dei primi aeroplani impiegati dall’Italia per scopi bellici, sbarca sulle coste libiche e si concentra prevalentemente a Tripoli e nell’oasi circostante. Già dal 5 ottobre truppe italiane avevano occupato Tripoli e Bengasi dopo aspri combattimenti. Entro il 21 i principali centri costieri di Tripolitania e Cirenaica saranno occupati dagli italiani.
15 - 18 ottobre: il XII congresso nazionale del PSI, che si tiene a Modena, mette in evidenza la frattura irreversibile fra i riformisti di sinistra, come Filippo Turati e Giuseppe Emanuele Modigliani, decisi a passare all’opposizione per protestare contro la guerra coloniale, e la destra riformista di Ivanoe Bonomi e Leonida Bissolati, che continuerà a sostenere Giolitti in contrasto con la direttive del partito. La corrente rivoluzionaria di Giovanni Lerda, che sostiene una linea di assoluta intransigenza contro il governo, riporta una notevole vittoria morale, ottenendo la maggioranza relativa dei voti. Poiché nessuna delle mozioni congressuali raggiunge la maggioranza assoluta, resta in carica la direzione riformista.
23 ottobre: un attacco turco a Sciara Sciat provoca quasi 400 morti tra i bersaglieri italiani in Libia. Seguirà da parte italiana una feroce rappresaglia che colpirà anche la popolazione civile dell’oasi. Il comportamento italiano susciterà indignazione nella stampa internazionale e provocherà un’intensificazione della guerriglia araba di resistenza, che renderà molto più lenti del previsto i progressi dell’occupazione italiana.
17 dicembre: Imola, inaugurata la Casa del Popolo di San Prospero. E’ l’occasione per una grande festa unitaria del movimento cooperativo e di tutte le altre organizzazioni popolari imolesi.
Usa: Glenn Curtiss costruisce il primo idrovolante.
Olanda: Il fisico Heike Onnes scopre la super conduttività, ossia la diminuzione di resistenza elettrica in alcuni metalli a temperature molto basse.
Fonte: Mia elaborazione da https://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/1911-1 e www.skuola.net

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