Risorgimento
1982 - Archeologia digitale - ll caso della provincia di Capitanata
Vicende politiche e amministrative nell'Italia meridionale 1861-1865. Il caso della provincia di Capitanata
Giuseppe Dibenedetto
Direttore dell'Archivio di Stato - Bari
Le difficoltà per l'aggregazione del Mezzogiorno al regno Sabaudo, come è noto, furono tante e prevedibili ed immane la fatica dei ministri e dei legislatori del 1861 e degli anni seguenti. Infatti il movimento unitario non voleva dire annessione pura e semplice al Piemonte, nel senso della immediata estensione al regno dì Napoli dei sistema tributario e della legislazione piemontese, né bisognava confondere l'unità con l'accentramento.
Si trattava di fondere nel nuovo Stato gli antichi regimi italiani che, all'infuori del Piemonte, erano assolutistici e non possedevano nessuna delle istituzioni di uno Stato moderno; bisognava fondare l'unirà legislativa del Paese, dar vita all'amministrazione locale, organizzare i grandi servizi pubblici nazionali, dall'esercito alle scuole, alla rete stradale, alle ferrovie, adottare un sistema tributario fondato sull'eguaglianza tributaria legale ecc. In un'opera di così vasta mole gli errori erano, dunque, inevitabili; se poi si aggiungono le circostanze, la fretta che caratterizzò l'operato unitario sul piano amministrativo, legislativo, economico e la situazione internazionale, si comprende benissimo quale travaglio comportò l'inserimento del Mezzogiorno nell'Italia unita. [...]
Data creazione | Giovedì, 28 Aprile 2022 |
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Categoria | Risorgimento |
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